Il padre di lei non accetta la nostra differenza d’età

Inviata da Simone · 28 lug 2014 Terapia di coppia

Salve, sono un ragazzo di 29 anni che da qualche tempo esce con una ragazza di quasi 16 anni. E' nato tutto un po' per gioco, non sapevo l'età della ragazza, e appena saputo mi sono cominciato a porre delle domande riguardo la differenza di età, alle quali però non trovavo risposta. Premetto che io non ho mai avuto un rapporto sentimentale con ragazze di così tanto divario, e tutte più o meno erano della mia età o al massimo di 5 o 6 anni in meno.
Da subito mi sono reso conto del problema, e consapevole che i modi di pensare, di agire e di rapportarsi con gli altri fossero completamente diversi, ho deciso di portare avanti la cosa.
Con questa ragazza sto bene, e anche lei ogni giorno dimostra la stessa cosa nei miei confronti.
Mi sono fin dall'inizio reso disponibile a "camminare" con lei nel perdurare della relazione, nonostante io fossi già in grado di "correre". Questa andatura non mi pesa più di tanto, anzi, mi fa apprezzare ancora di più certi aspetti che magari non avevo colto prima negli anni passati.
Si è quasi integrata perfettamente nella mia compagnia, e non ho percepito da parte dei miei amici difficoltà nell'accettare la cosa, vabbè, qualche battutina è normale, credo ci stia e la accetto con divertimento.
L'unico neo in tutto questo è il padre.
Non appena ha saputo la mia età, si è subito opposto alla relazione, vietando alla figlia di proseguirla.
Nonostante un nostro lungo dialogo, e la richieta delle motivazioni che lo portavano a questa scelta, non ho ricevuto motivazioni a mio parare "valide" che potessero giustificare tale comportamento.
Le risposte che mi dava erano: "ti sembra una cosa normale che uno come te debba avere a che fare con una bambina?", oppure "lei deve avere le sue esperienze con i ragazzini della sua età", oppure ancora "i miei genitori non avrebbero mai permesso, tantomeno accettato una cosa simile".
La madre invece, ha accettato la cosa abbastanza bene (certo, all'inizio anche lei aveva i suoi dubbi, e probabilmente li ha ancora), e interagiamo con disinvoltura senza problemi.
Quello che volevo cercare di avere da suo babbo è che, se anche non era d'accordo, la possibilità di "lasciarla fare" in modo tale anche da dimostrare la naturalezza della nostra relazione, la consapevolezza della differenza di età e di tutte le conseguenze che ne derivano.
E' più che palese, l'influenza che hanno nel suo modo di valutare la cosa, gli interlocutori (amici, parenti e conoscenti), i quali, senza sapere ne tanto ne quanto, gli danno ragione, considerando una relazione del genere quasi aberrante.
Ho pensato più di una volta di abbandonare la relazione, ma se sto bene io, sta bene lei, dove risiede il problema??
E poi, una lancia a favore della ragazza la devo spezzare, mi sta dando dimostrazione, giorno dopo giorno, di essere e/o diventare una persona matura, con dimostrazioni uniche, che, vi posso garantire, molte ragazze più grandi non riescono ancora a fare!
Come mi devo comportare secondo voi?
Vi ringrazio anticipatamente per i consigli
Grazie :)

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Miglior risposta 2 SET 2014

Gentile Simone,
personalmente credo che ciò che lascia perplesso il padre non sia tanto la differenza di età in se stessa ma il fatto che la figlia sia un'adolescente e lei un uomo. Mi spiego meglio: se lei avesse 53 anni e la ragazza 40, sarebbe lo stesso un problema? Non posso negare che comprendo le ragioni del padre che teme che la sua "bambina" cresca troppo in fretta, soprattutto dal punto di vista sessuale (diciamolo pure), ma capisco anche che voi due vogliate per lo meno provare a crescere nella vostra relazione, visto che i sentimenti che vi manifestate sono sinceri.
Il mio consiglio è prima di tutto quello di dare a voi due, come coppia, del tempo: tempo per conoscervi, per amarvi, per crescere insieme. Inoltre vi consiglio di dare del tempo anche ai suoi genitori, al padre in particolare, per conoscere lei e il vostro rapporto e se ci tiene davvero alla sua ragazza, abbia pazienza e quando le sembrerà di non capire le ragioni del padre, provi a mettersi al suo posto. Infine le consiglio di non interrompere mai la comunicazione fra di voi, sempre nel pieno rispetto delle idee reciproche.
Buon lavoro!

Dott.ssa Marta Cogo

Dott.ssa Marta Cogo Psicologo a Padova

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29 LUG 2014

Caro Simone, anche se mi rendo conto delle difficoltà che questo tipo di relazione potrebbe creare a chiunque, sto cercando di trovare responsabilmente,un 'canale' attraverso il quale si possa prospettare una evoluzione meno conflittuale. Legge per la tutela del 'minore' a parte, avverto il tuo livello di consapevolezza ed il tuo serio investimento affettivo ma ti suggerisco di non farti prendere dall'euforia nel notare che la ragazza sta rispondendo favorevolmente alle tue aspettative, in quanto, come potrebbe accadere anche se fosse anagraficamente più adeguata, non c'è nessuna garanzia di un futuro prestabilito. La maturazione personale di qualsiasi individuo non si basa sulla dipendenza o su 'innesti' prematuramente determinati. Con tale premessa, nulla ti vieta di amare una persona con il dovuto rispetto e adeguandoti ad un tempo di attesa di limitata frequentazione della ragazza seguendo i principi di un padre che dovrebbero cedere un pò a quelli della madre. Quindi, scusa la mia lentezza nell'arrivare al dunque, potresti far leva appunto sulla comprensione della madre, attraverso la quale ottenere un minimo di comprensione dal padre. Il prezzo che devi pagare è quello di avere pazienza ed essere più distaccato emotivamente nell'attesa che la 'pianticella' cresca. Magari tra un paio d'anni potrai raccogliere i primi frutti. Spero di esserti stata utile e se credi possiamo riparlarne. Un caro saluto
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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