Buongiorno, è ormai da un paio di mesi se non di più , che ho questa paura di sentirmi male per strada , vi spiego brevemente come si è scatenata la cosa , in pratica mi sentii male mentre ero a lavoro di punto in bianco senza una ragione e li ebbi il mio primo attacco di panico , in pratica ebbi la sensazione di non respirare più tremori e giramenti di testa assurdi , da quel giorno lì ho sempre l’ansia che possa ricapitare di nuovo , anche perché ho due bimbi e abito lontana dalla mia famiglia quindi sono sola , non so più come uscirne .
Tra l’altro ho fatto analisi del sangue , TAC ma tutto bene , è solo una questione di ansia che non va via .
Non riesco ad uscire più , anche per mangiare fuori con la mia famiglia è diventato difficile
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8 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 11 persone
Buongiorno Simona,
Posso comprendere la sofferenza che sta provando in questo momento e le faccio i complimenti per il coraggio dimostrato nell’esporre una tematica così privata.
Le sue parole denotano un elevato livello di consapevolezza delle sue problematiche e, da come la descrive, la sintomatologia sembrerebbe riconducibile proprio ad un disturbo di panico. È stata molto responsabile nell’avere già indagato eventuali cause organiche, quindi è possibile che i sintomi siano effettivamente di origine psicosomatica. La sensazione di soffocamento, le vertigini e i tremori corrispondono ai sintomi più comuni tra le persone che soffrono di attacchi di panico. Nei disturbi d’ansia le manifestazioni sintomatiche (corporee e concrete) derivano da problematiche emotive (mentali e astratte), diventando il risultato di cambiamenti fisiologici innescati dalla paura, dall’ansia o dallo stress.
Studi scientifici hanno dimostrato che a livello cerebrale, di fronte ad un evento o ad un periodo ritenuto particolarmente difficoltoso, nell’individuo si attivano rapidamente i circuiti neurali deputati alla risposta di attacco-fuga. Questa predispone il corpo a reagire prontamente ad un pericolo (reale o presunto), quindi cerca di far affluire il sangue agli arti in modo da poter correre velocemente o attaccare con forza. Di contro, l’iperventilazione che comporta determina anche un eccesso di ossigeno e una carenza di anidride carbonica (che causa i giramenti di testa, le vertigini e gli svenimenti), un aumento del ritmo respiratorio (che causa la sensazione di non riuscire a respirare efficacemente), un aumento del ritmo cardiaco (che causa la tachicardia) e un irrigidimento dei muscoli (che causa i tremori).
L’individuo tende a sviluppare la tendenza a controllare ossessivamente il proprio corpo e ad interpretare qualsiasi lieve cambiamento fisiologico come il precursore di un attacco. La paura di poter sperimentare nuovamente sensazioni fisiche così spiacevoli peggiora quindi a sua volta l’ansia già esistente, dando origine ad un circolo vizioso che si traduce in un vero e proprio disturbo da attacchi di panico. Il rischio è quello di iniziare ad evitare qualsiasi situazione in cui vi sia la probabilità di stare male, limitando notevolmente attività che prima di allora venivano considerate normali.
Tali processi vengono innescati da un’area cerebrale molto antica, che ha garantito ai nostri antenati preistorici la sopravvivenza di fronte a minacce di morte. Il meccanismo si è conservato fino ai giorni nostri immutato e purtroppo può essere innescato anche in assenza di pericoli concreti. Sarebbe dunque utile indagare il periodo entro il quale è sorto il primo attacco di panico ed identificare eventuali trigger che lo hanno causato e che li mantengono tuttora.
Essendo sintomi che inficiano significativamente la qualità della vita, sarebbe meglio essere seguita da un professionista che capisca il motivo di ciò che le sta accadendo e che le fornisca strategie per imparare a gestirli il prima possibile. La terapia cognitivo-comportamentale è l’approccio d’elezione per i disturbi d’ansia, di panico, somatici ed ossessivi, dato che in tempi ragionevoli lavora sui pensieri, le emozioni e i comportamenti che causano i suoi attacchi e fornisce tecniche pratiche spendibili nell’immediato.
Resto a sua disposizione per qualsiasi eventualità e la invito a contattarmi tramite i recapiti che troverà sul mio sito o i miei social in caso necessiti di ulteriori informazioni o voglia intraprendere un percorso insieme.
Le auguro buona giornata,
Dott.ssa Alexa Rao
Psicologa, neuropsicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale specializzanda
Studio di Psicologia - Seregno (Monza Brianza) e online
26 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Simona,
in primo luogo, non aggiunga ansia all'ansia.
Voglio dire, ok, abbiamo questo problema di ansia panica che va a limitare la sua vita. E' qualcosa di complicato, noi psicologi lo sappiamo bene perché l'ansia, e l'attacco di panico, è uno dei disturbi più comunicati in terapia. E non sono pochissimi gli psicologi stessi che hanno sperimentato l'ansia panica!
Ecco, quindi parta dal presupposto che del suo "guaio" non morirà (gli accertamenti medici, peraltro e per fortuna, escludono basi fisiologiche), lo supererà perché l'ansia panica si supera, e vive in un mondo abitato da tante, tante persone che comprendono bene il suo disagio. Certo, "mal comune mezzo gaudio" vale poco come consolazione ma lo dico per farle capire che una cosa così diffusa e nota è stata da tempo studiata e sono molti gli strumenti per contenerla ed eliminarla.
Perciò, questo lungo preambolo lo usi per rassicurarsi circa il fatto che non vive una condanna a vita ma un segmento della sua vita complesso. Un segmento.
Dopodiché, Simona, se le manifestazioni paniche, attualmente, si presentano in gran numero e raggiungono il punto di compromettere la gestione della giornata, deve valutare, parallelamente ad una consulenza psicologica che di certo farà luce sul perché di questo fenomeno, la consulenza con un medico (di base secondo me può bastare per l'ansia panica, ma meglio uno psichiatra) perché l'utilizzo di un ansiolitico potrebbe giovarle nelle acuzie. Ma sarà il medico a valutare.
Questa è la prima indicazione che mi sentirei di darle.
Ma, soprattutto, ricordi che che ne verrà a capo.
Non tema
Un grande in bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi
23 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Simona,
Immagino quanto sia difficile convivere con quest'ansia che lei descrive. In realtà l' ansia e il panico funzionano come la spia di un'auto che segnala che c'è qualcosa che non va al suo interno e quindi impone di fermarsi e controllare di cosa si tratta. Ecco, le sembrará assurdo, ma in questi casi l'ansia, segnalandoci che c'è qualcosa che non va ad un livello più profondo (probabilmente qualcosa che neghiamo, non ascoltiamo o non conosciamo), ci fa un gran regalo, prima che la situazioni peggiori ulteriormente.
Le consiglio di dare un significato a questo sintomo all'interno di un percorso psicologico, per poterlo poi affrontare nel giusto modo.
23 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima Simona,
non devi preoccuparti. Il tuo è un problema ben conosciuto dagli specialisti e può essere risolto. Sono necessari farmaci psicotropi che può somministrarti uno psichiatra e può fare una psicoterapia analitica che può aiutarti a conoscerti meglio e quindi a stare meglio.
Se lo desideri, mantienimi aggiornato su quello che vuoi fare, cioè intraprendere.
Dott.Gazbriele Lenti Psicoterapeuta Genova
23 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Simona,
potrebbe essere che in quel periodo della tua vita stessi affrontando un momento di stress o difficoltà, o forse proprio in quel momento a lavoro, il quale ha fatto sì che sperimentassi una sensazione di ansia che ti ha portato ad avere quello che hai definito un attacco di panico. Purtroppo capita che dopo la prima volta si sviluppi poi la paura di averne di nuovi. Un modo per affrontarli è sicuramente la psicoterapia, la quale può aiutarti a comprendere meglio i tuoi vissuti e ad esplorare questa sensazione di ansia che descrivi. Nel frattempo potresti provare ad apprendere delle tecniche di respirazione oppure fare della meditazione per imparare a controllare il respiro e quindi anche la sensazione spiacevole in generale.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordialmente,
dott.ssa Valeria Passavanti
23 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Cara Simona, ahimè gli attacchi di panico sono oramai assai diffusi nella società moderna.
La vita frenetica, le aspettative che sovente percepiamo come un peso, sommati alla frequente mancanza di punti fermi portano il nostro cervello a percepire situazioni ambigue come un vero e proprio pericolo per la nostra sopravvivenza: a pensarci bene, quindi, da un punto di vista istintivo il nostro corpo si comporta in modo corretto.
In tal senso, quindi, l'unica cosa che può veramente aiutare è la prevenzione.
Fortunatamente oggi giorno esistono diverse metodologie che portano grande beneficio.. Occorre lavorare insieme ad un professionista per apprendere anche semplici esercizi quotidiani che supportino nei momenti complessi e che agiscano su tre livelli: causa (che può non essere consapevole) -> sintomi -> ansia anticipatoria, mirando alla 'rottura' del loop ricorsivo degli stessi.
Detto ciò, ovviamente occorrerebbe innanzitutto indagare i motivi legati a questa situazione attraverso un percorso di counseling.
Per il controllo dei sintomi, invece, la mindfulness rappresenta uno strumento elitario che dà ottimi risultati.
22 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buon pomeriggio
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta, per superare le sue problematiche.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
22 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buon pomeriggio
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Per superare, le sue problematiche.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
22 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Simona,
sarebbe interessante comprendere cosa sia accdauto precedentemente al suo primo attacco scatenante di panico , e soprattutto che tipo di vita conduce oltre al suo sentire emotivo che e' certamente importante e va accolto con cura e senza giudizio .
A tal proposito Le suggersisco di rivolgersi a una tipologia di intervento terapeutico ad appoccio integrato biopsicocorporeo che possa aiutarla e accompagnarla in un processo di osservazione accettazione ,e consapevolezza e con fiducia verso una trasformazione evolutiva e un miglioramento .
Importanti le tecniche di rilassamento il rebirthing e la cura del suo spazio vitale e tempo libero facendo anche cio che le piace .
Prenda in considerazione di potersi fare accompganre da un teraputa che piu' le aggrada in un percorso psicologico .
Confidando di poterle essere stata utile mi rendo disponibile anche online se volesse approfondire in modo più dettagliato, la invito pertanto a contattarmi se avra necessita di ulteriori info.
Cordilamente .
Dr.ssa Alessandra Petrachi
22 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Simona, l'ansia e gli attacchi di panico sono le problematiche più diffuse nella popolazione. Stress, modelli appresi, vita quotidiana, ci portano a vivere con ansia situazioni che prima gestivamo benissimo. Il primo passo è non colpevolizzarsi. Le cause possono essere molteplici e diverse per ciascuno di noi. Un percorso psicologico può aiutarti efficacemente a capire e gestire queste situazioni. In bocca al lupo!
22 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Simona, grazie per la condivisione che hai deciso di fare con noi.
L'ansia è un'emozione che deriva dalla paura e in particolar modo la paura dell'imprevedibile futuro, è sana per tutti gli esseri umani ma nel momento in cui senti che sia per te invalidante potresti intraprendere un percorso in psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale, che ha più referenze scientifiche per quanto riguarda gli attacchi da panico. Potrebbe essere per te un percorso di conosceza e di approfondimento del tuo individuale modo di funzionare e magari scoprire cosa nel profondo è legato a quell'evento iniziale.
22 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Simona,
convivere con ansia e gli attacchi di panico è molto difficile, come se avesse sempre un fardello sulle spalle. E' importante, per vivere meglio, contattare uno psicoterapeuta che la possa aiutare ad esplorare i motivi della sua ansia, ricordando che, in fondo, dietro all'ansia c'è una grande voglia di libertà.
Inoltre, mi chiedo se abbia il supporto di un eventuale compagno o di qualcuno di esterno alla famiglia, un'amica ad esempio che possa aiutarla nella gestione della sua vita anche a livello pratico.
Le auguro buona fortuna.
Dott.ssa Giulia Marano
22 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Simona,
Capisco che stia attraversando un periodo molto difficile. L'ansia e gli attacchi di panico possono essere molto debilitanti, ma è importante sapere che ci sono modi per gestirli e trattarli.
Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi di paura intensa che scatenano reazioni fisiche severe quando non esiste un pericolo reale o una causa apparente. Possono essere molto spaventosi quando accadono. Durante un attacco di panico, potresti temere di perdere il controllo, avere un attacco di cuore o addirittura morire.
Le cause degli attacchi di panico non sono completamente comprese. Alcuni studi suggeriscono che essi possono essere causati da fattori come il fumo, lo stress, l'uso di droghe, la depressione e alcuni disturbi d'ansia come il disturbo d'ansia sociale e il disturbo post-traumatico da stress.
I sintomi comuni di un attacco di panico includono ansia e nervosismo, mancanza di respiro, palpitazioni o battiti cardiaci anomali, sudorazione eccessiva, brividi, vampate di calore, vertigini, nausea e dolore al petto.
Il trattamento per l'ansia e gli attacchi di panico può includere psicoterapia e farmaci. La psicoterapia, o terapia parlata, può aiutarti a capire e gestire i sintomi dell'ansia e del panico. I farmaci, come gli antidepressivi e gli ansiolitici, possono aiutare a ridurre i sintomi.
È importante che parli con un professionista della salute mentale per discutere i tuoi sintomi e trovare il trattamento più adatto a te. Ricorda, non sei sola in questo. Ci sono molte persone che stanno attraversando la stessa cosa e ci sono risorse disponibili per aiutarti.
Inoltre, ci sono alcune tecniche di gestione dello stress che potrebbero aiutarti a gestire meglio l'ansia e gli attacchi di panico. Queste possono includere tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione, lo yoga e l'esercizio fisico regolare. Anche una dieta equilibrata e un sonno adeguato possono aiutare a gestire l'ansia.
Ricorda, è importante cercare aiuto se stai lottando con l'ansia e gli attacchi di panico. Non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto e ci sono molte persone e risorse disponibili per sostenerti.
22 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Simona, mi spiace! Dev'essere dura convivere con questa paura che gli attacchi di panico possano tornare all'improvviso e non sapere come gestirli per di più se senti la responsabilità dei tuoi bimbi. Tornare a star bene è possibile! Se posso permettermi ti consiglio una terapia di stampo cognitivo comportamentale che ti spieghi cosa lì scatena e come puoi gestirli. Vedrai che presto riprenderai in mano il timone della tua vita!
22 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima,
disturbi di ansia e di panico possono diventare davvero invalidanti. La buona notizia è che ci sono ormai diverse tipi di terapie che danno ottimi risultati. Si dia la possibilità di riprendere in mano la sua vita rivolgendosi a un/a professionista.
