Buon giorno dott! La Ringrazio in anticipo della risposta .
Sono una ragazza di 31 anni fidanzata da 5 anni conviamo fin da subito ... abbiamo 31 e 35 anni e si parla spesso di fare una famiglia ,ma negli ultimi anni abbiamo.avuto un paio di crisi (credo di aver subito violenza psicologica anche se ora da quando lui va dalla psicologa stiamo un pochino meglio come coppia) ma ho molti dubbi riguardo la relazione e sono molto confusa .perche il.suo.carattere spesso maleducato e irrispettoso nn so quanto possa migliorare ancora....
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7 GIU 2020
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Nella prima parte parla della relazione usando la prima persona plurale( conviviamo...., abbiamo avuto...). Mi colpisce l'uso del verbo impersonale ( "si parla spesso di fare una famiglia"): mi lascia pensare all'idea di famiglia che lei e il suo compagno avete maturato e al valore e significato attribuito ed eventualmente condiviso. Mi colpisce ancora di più quella parentesi che racchiude qualcosa che sembra quasi incarnare l'essenza stessa della violenza, forma subdola, invisibile e silenziosa, presente ma nascosta.
Mi parla di una persona maleducata e irrispettosa, dei suoi dubbi rispetto ad un possibile miglioramento e della sua confusione. Volga lo sguardo dentro di sé tralasciando il "noi" per un attimo e si chieda cosa vuole veramente e se quello che sta sperimentando e provando la fa stare bene.
Saluti
Dott.ssa Grazia Muscogiuri
12 GIU 2020
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Cara Valeria, mi pare di capire che da un lato si sente legata a questa persona e alla voglia di costruire ma dall'altra ci sono lati del carattere di lui che l'hanno fatta e la fanno soffrrire oltre a episodi passati che, mi sembra, la abbiano molto segnata.
Il futuro non è possibile conoscerlo, né in termini di come sarete come coppia né in termini di vissuti, bisogni e comportamenti (lei non sa di cosa avrà bisogno nel futuro così come può sapere quali saranno bisogni e comportamenti futuro del suo compagno). Questo per dirle che comprendere se stessi significa farlo nel presente senza cadere nella trappola dello star male ma scegliere di restare perché "spero che cambi qualcosa nel futuro ".
Le domande su cui la invito a riflettere sono:
Cossa sente adesso nella relazione? Per mettere a fuoco le emozioni può aiutarsi con una lista di emozioni come il fiore di Plutchik (lo trova free su internet). Dopo aver messo a fuoco l'emozione ne ascolti il "volume": da 1 a 10 quanto è intensa?
Poi si chieda: cosa dice di me quell'emozione? Per quelle piacevoli si chieda: quale bisogno soddisfa? Per qe spiacevoli: di quale bisogno non soddisfatto mi parla?
Se riesce a mettere a fuoco i suoi bisogni PRESENTI soddisfatti e insoddisfatti nella coppia può forse chiarirsi di più le idee. Il supporto di un professionista sarebbe auspicabile per supportarla in questa fase.
Un caro saluto.
7 GIU 2020
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Cara Valeria,
In questo scritto arrivi a parlare di violenza psicologica, quindi presumo che abbia sofferto molto nel rapporto col tuo compagno. È molto positivo il fatto che lui stia andando da una psicologa e proporrei che anche tu potessi scegliere la/il tua/o terapeuta per approfondire la sofferenza provata e comprendere cosa è bene per te. Potreste optare anche per una terapia di coppia, pur continuando lui a fare il suo percorso personale.
6 GIU 2020
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Salve Valeria,
capisco che possa sentirsi confusa, la prima cosa che potrebbe fare è chiedersi da quanto si sente così.
Cos'è che la fa dubitare della relazione? C'è un dialogo con il suo compagno su questi dubbi?
Un percorso psicologico possa aiutarla a fare chiarezza su questi ed altri punti.
Cordialmente,
Dott.ssa Alessia Musicò
Disponibile su Firenze ed online