Possibile amare ancora il proprio compagno dopo averlo tradito per mesi?
Ecco la mia situazione ... ho 28 anni, sto da 7 con un ragazzo con con cui convivo da 3 anni, una persona che ho sempre ritenuto l'amore della mia vita, pur con tutti gli alti e bassi (anche pesanti) che abbiamo vissuto e che però, nell'ultimo anno e mezzo, ha trascurato moltissimo il nostro rapporto in tanti ambiti: a livello sessuale (a causa di blocchi emotivi e, purtroppo, di abuso di cannabis, non riesce a completare un rapporto, con la conseguenza di non cercarmi più, in nessun modo - questo va avanti da oltre 1 anno) e a livello relazionale (è molto assorbito da lavoro e da impegni politici). Ne abbiamo parlato spesso, ma lui non si è mai realmente attivato per cambiare le cose, nonostante le mie richieste e la mia evidente sofferenza: la ragione sta nel suo carattere, penso, è una persona fragile e poco comunicativa, che davanti ai problemi preferisce mettere la testa sotto la sabbia ... Da parte mia, il mio errore è forse stato quello di essere troppo "morbida" e comprensiva. Comunque, circa 6 mesi fa, è successo quello che, per me, era impensabile: l'ho tradito con un mio collega. E' una cosa che è capitata, ma io non l'ho evitata ... Con il mio collega c'è stata da subito una forte attrazione intellettuale e sessuale e ammetto che, tradendo, non mi sono sentita in colpa, ma quasi "in diritto" di farlo, alla luce della trascuratezza e delle insicurezze che la situazione col mio compagno mi aveva fatto vivere ... Con quest'uomo mi sono sentita di nuovo viva, desiderata; anche lui è impegnato, eppure non siamo riusciti a smettere, a tal punto che la cosa è andata avanti fino ad ora. In questo periodo, pur sapendo di non essere innamorata del mio "amante", ho cominciato a nutrire dei dubbi verso i miei sentimenti per il mio compagno, soprattutto quando, dopo una dura discussione, lui ha attivamente reagito, diventando propositivo e attento, ma in me ha scatenato indifferenza e quasi fastidio ... Ne abbiamo parlato, ma le cose non si sono risolte e io, un mese fa, ho deciso di andarmene di casa e prendermi una pausa. Mi sento molto tormentata: non capisco se amo ancora il mio compagno, so di non amare nemmeno il mio collega ma di esserne molto attratta. Ora il mio compagno sa della mia confusione, è consapevole dei suoi errori e non aspetterebbe altro che un mio ritorno per poter lavorare insieme sul nostro rapporto. Io però non capisco cosa voglio. Con l'altro uomo abbiamo deciso di chiudere, anche perché lavoriamo insieme e teniamo molto ai nostri progetti professionali, nonché al nostro rapporto di stima reciproca; e perché lui, teoricamente, dovrebbe sposarsi in agosto: abbiamo chiarito che non ci siamo innamorati, anche se ci consuma un'attrazione forte, difficilmente gestibile, che ancora adesso non riusciamo pienamente a controllare, nonostante i buoni propositi e nonostante siano passati 6 mesi. Dal mio canto, sto cercando di capire cosa provo per il mio compagno (o ex, al momento): lo amo ancora e il raffreddamento che ho sentito è stato solo una conseguenza di una fase di appiattimento, di trascuratezza? Cosa mi ha spinto tra le braccia di un altro uomo, solo il sesso e l'attrazione o la consapevolezza di volere altro, di desiderare novità nella mia vita? Ovviamente il mio compagno mi manca, ma spesso mi dico che dopo 7 anni è normale ... per il resto non sono serena ma non sto nemmeno male, più che altro vivo in un limbo dove il mio tormento è capire cosa davvero desidero, e farlo in fretta, anche perché devo al mio ex compagno una risposta. A volte la malinconia per lui e per la nostra vita insieme è acutissima, e allora mi dico che forse l'amore c'è ancora, è solo da riportare in vita ... altre volte ho paura che sia solo il dolore fisiologico del distacco e la paura del cambiamento. Considerate anche che ho deciso di non raccontare al mio ex del mio tradimento: non so se sia una scelta giusta, ma ho pensato che, se ci lasceremo definitivamente, non vorrei lasciargli anche questa sofferenza da dover superare (io ci sono passata e so cosa vuol dire). Insomma, non ci capisco niente, non ancora almeno. Molti mi dicono di pazientare, che arriverà un'illuminazione e che tutto sarà più chiaro. Io spero solo di fare la scelta giusta. Posso aver tradito così a lungo e, nonostante tutto, amare ancora? Oppure temo solo la fine di una storia e non riesco ad accettarla?