Non so se dare un'altra occasione a mio marito

Buonasera, le persone cambiano solamente quando assumono consapevolezza di qualcosa in loro che vada modificata.
Non possiamo modificare le persone che ci stanno vicine,ripeto le persone possono modificare parti di sè solo volendolo.
Unica cosa che lei può fare è lavorare su stessa ,chiedere aiuto per acquisire maggiore sicurezza per gestire un marito come il suo ma soprattutto acquisire consapevolezza se rimanere con questa persona è ciò che desidera, pensando ovviamente anche alla piccola bimba.
Saluti
Dott.ssa Graziella Menniti

Salve,
intanto grazie per averci parlato del problema che sta affrontando.
Credo che, salvo casi eclatanti, tutti possano meritare una “seconda” possibilità. È importante però che suo marito non si limiti a scusarsi, per quanto possa essere un comportamento apprezzabile.
In una situazione cosi descritta e reiterata nel tempo è fondamentale che agisca praticamente per modularsi e iniziare a lavorare su questo aspetto così invalidante.
Sarebbe utile parlare apertamente con lui, esponendo come questa situazione possa pesarle e non possa rimanere immutata.
Se lo ritiene opportuno, può esprimere il bisogno di vederlo agire in merito per esempio attraverso una terapia (individuale o di coppia) in questo modo anche per lei sarebbe più facile mostrare una certa dose di pazienza e supportarlo nel suo percorso.
È importante che in una relazione entrambi i partner esprimano la volontà di modificare degli aspetti di sé dolorosi per l’altro.
Resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Tempesta

Gentile utente
dda qunto lei dice credo che suo marito abbia problemi di rabbia che è un sentimento molto latente che può sfociare in aggrssività.
Ci sono varie tecniche per far diminuire i livelli di rabbia. le consiglio di far intraprendere a suo marito un percorso prima di tutto individuale e solo successivamente se le cose per lei non vanno come lei desidera, di intraprendere anche un percorso per poter lavorare sulla coppia.
Resto a disposizione anche online
Cordiali saluti Dott.ssa Daniela Petrillo

Buongiorno MoglieSingle,
capisco bene i suoi dubbi e immagino la sofferenza che questa situazione le provoca. Non è facile vivere sempre in allerta per paura di dire la cosa sbagliata ed innescare così la reazione di rabbia di suo marito. Lui si rende conto di avere un problema in questo senso? Ha intrapreso un percorso con un professionista che lo possa aiutare a imparare a gestire questi attacchi di rabbia?
Da quello che dice mi pare che questo suo carattere gli abbia provocato problemi anche in ambito lavorativo.
Io credo che tutti possano migliorare e meritare un'altra occasione, a patto però di fare qualcosa di concreto per cambiare la situazione, come provare ad andare a parlare con un professionista che possa aiutarlo a capire il perché di questi scatti di rabbia e come imparare a gestirli. Senza contare che avete anche una bimba che ora ha un anno, ma cosa succederà quando crescerà e capiterà che lo contraddirà? Reagirà così anche con lei?
Rimango a disposizione per eventuali necessità e le auguro una buona giornata,
Carolina Perazzi

Buongiorno,

La situazione che descrive è molto delicata. La gestione della rabbia è un problema serio che può avere ripercussioni negative sul benessere emotivo e fisico di tutti i membri della famiglia. È importante che Lei si senta sicura e rispettata nella sua relazione.

Se il suo coniuge è disposto a riconoscere il suo problema e a lavorare per migliorare, ciò è un passo positivo. Tuttavia, il cambiamento richiede tempo e impegno costante. Potrebbe essere utile per lui cercare l'aiuto di un professionista, come un terapeuta o un consulente, che può fornire strategie e tecniche per gestire la rabbia in modo più sano.

È importante anche che Lei si prenda cura di se stessa in questo processo. Potrebbe essere utile parlare con un consulente o un terapeuta per avere un sostegno emotivo e per discutere delle sue preoccupazioni e dei suoi sentimenti.

In ultima analisi, la decisione di dare un'altra possibilità al suo coniuge dipende da Lei. Solo Lei può determinare ciò che è meglio per Lei e per sua figlia. Ricordi che ha il diritto di sentirsi sicura e rispettata nella sua relazione. Se in qualsiasi momento si sente in pericolo, è importante che cerchi aiuto immediatamente.

Cara MoglieSingle?,

Imparare a gestire la rabbia è possibile, ma per farlo bisogna accorgersi che abbiamo un problema ed assumerci la responsabilità di cambiare.
Molto spesso, invece, sono le persone intorno a chi è arrabbiato, esaurite dal sopportare questa rabbia, che si accorgono che c'è un problema e cercano aiuto, anziché la persona stessa. Non so se hai mai considerato di parlare con tuo marito la possibilità che si rivolga a un professionista, dato che, come racconti, il suo problema sembra generale e non limitato solo al vostro rapporto. Questo potrebbe essere un passo davvero importante per aiutarlo.
Capisco che vivere con una persona irascibile sia molto pesante e faticoso, e questa fatica emerge chiaramente dal tuo racconto. La situazione che descrivi sembra caratterizzata da esplosioni di rabbia, pentimenti e promesse di cambiamento che, purtroppo, vengono puntualmente disattese alla successiva arrabbiatura. È come se foste intrappolati in un circolo vizioso continuo. Per questo, ti consiglio, soprattutto se tuo marito non è disposto a cercare aiuto, di rivolgerti a un professionista per capire quali opzioni hai per uscire da questa dinamica.
Spero di esserti stata utile.
Sono a tua disposizione, se lo desideri.

Dott.ssa Nicole Spiandore

Buongiorno signora
Comprendo la situazione non è facile stare con una persona con problemi di rabbia.
Suo marito avrebbe bisogno di fare dei colloqui con uno psicoterapeuta per gestire la sua rabbia.
In quanto questa problematica gli recherà sempre danni.
E anche a lei consiglio dei colloqui
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
Dott.ssa Patrizia

Gentile utente,
Migliorare dall'oggi al domani è molto difficile perché i meccanismi automatici spesso hanno una spinta irrazionale.

Sarebbe utile che suo marito potesse prendere in considerazione la possibilità di un percorso terapeutico per la gestione della rabbia se non ce la dovesse fare da solo.

Un caro saluto

Luisa Fossati