55 anni, senza un lavoro da sempre, vivo in casa con un genitore e la mia vita non ha più nessuna possibilità di essere vissuta in maniera dignitosa e degna.
Le ho provate tutte, ho chiesto a psicologi, a guru, a terapisti new age, ho iniziato terapie che poi sono miseramente finite o da cui sono stato addirittura cacciato.
Non ho amici, l' unica persona che si era interessata a me è un tipo che lavora per il riequilibrio energetico, e che ora, vista la mia incapacità si è dato per introvabile e non mi risponde più ne alla mail ne agli sms.
Stanotte non ho mai dormito perché il mio pensiero si focalizza sulle persone che ce la fanno, che hanno una vita attiva, che fanno l' amore, che godono della gioia di stare bene e di essere piene di vita e di energia, e mi sentivo pieno di odio e di invidia per loro.
A volte mi sento come se fossi un dannato, un prescelto dal demonio per sentirmi separato dalla vita, dalle cose belle che offre.
Ho 3 anni di contribuzione inps per un piccolo lavoro fatto quando avevo 27 anni.
Poi sono sempre rimasto in seno alla famiglia e non ho più lavorato (rovinandomi con le mie mani).
E' finita. devo trovare un' alternativa alla vita "normale" che hanno tutti, per me non c'è nessuna speranza di sopravvivere da solo. E credo anche che voi psicologi non possiate fare un bel nulla per le persone come me (ammesso che ne esistano). Voi cercate solo persone con disponibilità economica che vi paghino (infatti il vostro è un lavoro) e per riportarli alla vita di tutti i giorni. ma non devono essere casi disperati come me, ma persone comuni.
Non so che dirvi, probabilmente non mi risponderete. ho capito a mie spese che dire sinceramente quello che si prova spesso porta ad essere rifiutati dagli altri, anche quelli cosiddetti "illuminati" (che sono la categoria peggiore).
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
20 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Caro Maurizio,
la prima cosa che mi colpisce -nel tuo sfogo- è la lucida consapevolezza con cui ti racconti e descrivi entrando nei dettagli emotivi, nelle sensazioni, nei vissuti...Ti colgo spettatore impotente davanti ad un flusso vitale che ti scorre davanti imprendibile ma di cui ne cogli l'essenza e la bellezza...
Probabilmete sei dotato di tuo di ottime risorse psicologiche ma emerge nel tuo scritto anche gran parte del duro lavoro che devi aver svolto in questi anni su te stesso e senza il quale probabilmente avresti già mollato...
Capisco perfettamente il tuo sconforto (anch'io ho fatto una lunga analisi e so cosa si prova quando -dopo anni di lavoro su di sè e tanti soldi spesi- ci si ritrova negli stessi e medesimi "stagni" di partenza) ma ti posso garantire che "chi la dura la vince" e ne vale sempre la pena. Dunque non mollare...e cerca ancora un aiuto professionale valido (che con l'esperienza che hai sai anche cercare bene). In bocca al lupo.
28 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Maurizio,
possiamo partire dai suoi sentimenti negativi di odio e invidia per chi ce la fa e proviamo a dare una connotazione positiva. L'odio e l'invidia di per sé fanno solo male, ma possono essere uno stimolo perché lei comprenda come gli altri ce la fanno e che mezzi usano per riuscire nella vita. Penso che i vari operatori che lei ha consultato le abbiano dato consigli e indicazioni su come muoversi nei meandri della sua realtà, ma non so quanto lei si sia impegnato o abbia abbandonato subito il compito. Forse lei ha bisogno di essere guidato un passo alla volta, come un bambino, anche se ha 55 anni, per scoprire quel modo di vivere che le permette di avere anche lei le sue soddisfazioni. Diceva Bandler che "non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice", ma certi cambiamenti nelle convinzioni riguardo la sua vita potrebbero veramente esserle d'aiuto. Mi auguro che trovi il professionista che le può dare l'aiuto che cerca, ma che anche lei ci mette il suo impegno e costanza.
Cordiali saluti
Giovanni Iustulin
22 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ringrazio tutti per le risposte, ma vorrei di nuovo far notare che ho 3 anni di contributi.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
22 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Quindi proprio un caso disperato. però vedo un elemento positivo, e cioè il fatto che lei non ha smesso di volere un cambiamento, un aiuto. Non so niente di lei e quindi non posso azzardare alcunchè. Se ha qualche diagnosi precisa del suo disturbo? perchè dice di essersi rovinato con le sue mani? E' vero che uno psicologo o psicoterapeuta privato deve essere pagato, ma è anche vero che ci sono strutture territoriali pubbliche nelle quali non si paga. Inoltre a secondo del suo problema esistono interventi semi residenziali, o residenziali che possono prendersi carico del problema anche di quelli più difficili. io le suggerisco di continuare a volere una vita diversa. Le auguro di riuscire a trovare la sua via d'uscita e di benessere .
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
21 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Maurizio,
mi sembra proprio che lei stia chiedendo aiuto. Dalle sue parole esce tutta la frustrazione, la rassegnazione e il fastidio per una vita che lei non vuole e per una situazione che non sa come cambiare. Il fatto però che abbia deciso di comunicare in questo contesto i suoi pensieri e le sue emozioni lascia a mio parere spazio per pensare ad una persona che un ulteriore tentativo per stare meglio lo vuole fare.
Mi dispiace molto che sul suo cammino non abbia trovato persone che l' hanno saputo aiutare. Sono certa però che, con la sua motivazione al cambiamento e l'aiuto giusto, possa farcela.
Possa sapere dove risiede? Magari potrei aiutarla a trovare un contatto in zona.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Debandi Valentina
21 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Maurizio, come vede le abbiamo risposto in tanti! Dire quello che si prova non porta sempre ad essere rifiutati dagli altri. Mi dispiace molto se è questo quello che le è successo! Ma sarebbe molto importante che iniziasse a pensare che non sempre deve andare nello stesso modo e che ci sono ancora persone che possono accoglierla.
Un percorso di psicoterapia a medio-lungo termine può essere molto indicato quando si sente di aver perso ogni speranza. Credo che potrebbe cercare un terapeuta che la aiuti a riconquistare la dignità, la fiducia in se stesso, la fiducia negli altri e la voglia di vivere. Da quello che scrive credo che queste siano tutte cose che ha già conosciuto in passato almeno una volta, e che può ancora recuperare.
Il pagamento di una psicoterapia, adeguato alle possibilità del paziente, oltre ad essere elemento di sussistenza per il terapeuta, denota l'impegno e la motivazione che entrambi, paziente e terapeuta, mettono nel loro lavoro.
Oltre alla disponibilità e alla passione del terapeuta nel proprio lavoro, l'impegno e la motivazione del paziente rimangono infatti due aspetti essenziali della psicoterapia.
Spero di esserle stato utile. Resto a disposizione per ulteriori domande. Un caro saluto. Dott. Massimo Perrini
21 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Maurizio, mi permetta di chiarire un paio di elementi che possono eventualmente indirizzala.
Prima di tutto esistono centri di orientamento al lavoro dove psicologi del lavoro supportano persone anche over 50 a ritrovare le energie per tornare a cercare il lavoro consigliando anche qualche azienda che fa colloqui.
Esistono inoltre lavori che,anche se non pagati o pagati con diaria, sono lavori di responsabilità e che forniscono dignità alla persona. Come ad esempio il volontariato negli ospedali o tra i vigili del fuoco.
Inoltre, non so in che zona vive, ma qui in Emilia Romagna può essere seguito gratuitamente tramite Ausl.
Per quanto riguarda la mia attività, personalmente,in situazioni molto difficili,e ne capitano spesso, mi metto d'accordo col cliente sul numero di incontri al mese in rapporto alla cifra.A volte se occorrono, per la gravità del caso, incontri a frequenza settimanale, richiedo una cifra simbolica. Eticamente non possiamo non farci pagare e nemmeno accettare pagamenti in forma diversa dai soldi, come regali di diverso genere.Però,sempre eticamente,siamo tenuti ad assistere la persona che chiede aiuto nel modo migliore possibile in riferimento a tutte le variabili del caso.
Se ha desiderio di mantenere il contatto rimango a sua disposizione
21 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Maurizio comprendo e sono vicina alla sua sofferenza, sembra davvero averle ''provate tutte'' e questo davvero le fa onore, non si è arreso, ha una spinta vitale dentro di sé che lo spinge a un profondo desiderio di gioia, di vita, di benessere. Ogni grande crisi offre l'opportunità di cambiare la situazione in cui ci si trova, tesi verso qualcosa di meglio, le consiglio di non fermarsi e di cercare un professionista nelle sue zone che possa aiutarlo.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
21 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, se è riuscito a scrivere questa lettera vuol dire che il suo percorso per uscire dallo "stallo" è già cominciato. Il resto è nelle sue mani. Certo che gli psicologi chiedono un compenso, al contrario sarebbe una chiaccherata con un amico. Se vuole mi chiami. Bonizzoni
21 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Maurizio, quello che arriva dalla sue parole è un urlo di dolore e una richiesta di aiuto e di essere ascoltato, le consiglio di rivolgersi ad una struttura pubblica della sua città (csm, consultorio familiare) per sopperire ad eventuali problemi economici e sono sicura che troverà un collega pronto ad accoglierla e ad aiutarla a comprendere meglio come affrontare questa situazione.
Rimango a disposizione per eventuali domande.
Dott.ssa Monica Muschetto
20 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Maurizio,
la sua lettera ha dell'acrimonia contro gli psicologi e forse ha qualche ragione se non ha trovato nessuno che l'abbia saputa aiutare.
Ci facciamo pagare è vero, ma anche i medici lo fanno, anche i medici di base vengono pagati e non lavorerebbero gratis. Ci facciamo pagare (quando ci pagano e non sempre avviene) essenzialmente perchè anche noi psicologi dobbiamo mangiare e vivere.
Le consiglio di non torturarsi o accusarsi eccessivamente; è possibile o probabile che nessuno psicologo e tanto meno lei stesso, avrebbe potuto risolvere il problema senza un coinvolgimento in un un percorso psicoterapeutico anche della famiglia.
Se ciò non è avvenuto non c'è da stupirsi che non si siano ottenuti risultati, Se invece è avvenuto probabilmente non ha trovato psicologi idonei.
Ma meglio tardi che mai... fa ancora in tempo a cercare un bravo psicologo che sappia, se non coinvolgere la famiglia, almeno insegnarle delle strategie per comunicare efficacemente e riposizionarsi in maniera più equilibrata.
Cordiali saluti
20 GEN 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Maurizio,
forse ha bisogno di un trattamento integrato, potrebbe essere utile per lei fare una richiesta di presa in carico presso il Centro di Salute Mentale della sua zona di residenza.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta
