Non so più cosa provo e quale potrebbe essere la scelta migliore per me.

Inviata da Annalisa · 15 dic 2023 Terapia di coppia

Innanzitutto ringrazio in anticipo per l’attenzione a questo mio racconto.
Sono una ragazza di 25 anni, e convivo con un uomo di 12 anni più grande di me da 2 anni, siamo fidanzati da quasi 5 anni.
La nostra relazione non è mai stata semplice, lui è già padre e ha una bellissima bambina di 5 anni. Quando ci siamo conosciuti lui stava soffrendo a causa della sua rottura famigliare, di non poter più vedere la piccola bambina tutti i giorni di aver fatto degli errori ecc.
Io ho avuto subito la sensazione di dover “proteggere” quell’uomo, non so perché, ho iniziato ad aiutarlo come potevo, a dedicargli attenzioni ecc. Fino a che entrambi siamo finiti a letto insieme e ci siamo piano piano innamorati. Da li è iniziato sia il mio incubo, sia l’amore più forte che abbia mai provato nella mia vita. (Si so che 25 anni non sono tanti).
Vedevo in lui un grande uomo che ha dovuto affrontare molte cose brutte nella sua vita (abbandoni, perdite ecc) e un padre amorevole e quasi perfetto (ancora oggi) e vedevo che in quel suo momento di pura tristezza io ero la sua unica gioia.
Perché dico che iniziò il mio incubo?
Per svariati motivi, innanzitutto ho messo molto tempo per far si che la mia famiglia accettasse questa storia, e ancora oggi, nonostante ci sia riuscita e i miei genitori siano molto affezionati a lui perché lo reputano buono e una bravissima persona mi sento dire “meritavi di più” “sono felice se sei felice ma lui non puo’ darti nulla” “ti sei tolta la tua gioventù” “relazione complicata” ecc. Nonostante questo mi hanno “lasciata andare” e mi supportano per quanto possano, credo che anche loro siano combattuti, perché come dicevo il bene c’è….
E poi perchè questa relazione è iniziata “nascondendoci” nessuno doveva vederci, perché lui diceva che nel nostro posto di lavoro non era carino far vedere che appena diventato papà la sua storia fosse già finita ed in più la madre della bambina avrebbe dato di matto sapendo che lui so stava rifacendo una vita.
Io mostravo a lui la mia comprensione… ma in realtà dentro soffrivo.
Superato questo grande tassello, cosa succede? Noi ci innamoriamo sempre di più ma io piango quasi tutte le notti… perchè?
Perché la madre della bambina non voleva che io vedessi la figlia, ogni volta c’era una scusa, “la madre sono io” “non ci devono essere altre donne nella sua vita” “sono gelosa” …
E lui cosa ha fatto?
Assolutamente nulla, quando io piangevo in maniera molto forte lui faceva quasi lo stesso dicendomi che non voleva rischiare di perdere la figlia per questa cosa, e che quindi avrebbe continuato a vedere la piccola solo.
(Io l ho vista poche volte di “nascosto” giusto per un bacino, uno scivolo insieme o regalo di natale, compleanno… quando ancora non parlava).
Fino a che il tempo passava, la bimba cresceva e le mie richieste lo facevano andare fuori di testa, non mi parlava, andava via, mi urlava che non lo capivo. E io li a piangere. Un amore così forte non lo avevo mai provato, perché giuro che non avrei mai scelto una relazione così nella mia vita, ma io vedevo solo lui.
Ho continuato x anni a dimostrare il mio amore, ad aiutare il triplo di lui economicamente perché volevo farlo, e perché sapevo quanto lui fosse in difficoltà. Poi i miei pianti sono iniziati a diventare delle vere e proprie paranoie (il fatto che se voglio una famiglia con lui per me sarà la prima volta e per lui no e questa cosa mi fa male, paura che lui non saprà come gestire tutto ecc).
Le sue risposte a questo sono sempre state: “tu sapevi che stavo in questa situazione” “io amo mia figlia però non ho mai amato nessuna come amo te, la mamma di mia figlia neanche lontanamente” … che un pochino mi rincuoravano. (Ad oggi “”finalmente”” 6/7 volte l’anno la vedo, sempre in presenza del padre, e lei è molto affezionata a me, ma io continuo a soffrire di questa limitazione)
Fino a che abbiamo iniziato a parlare di famiglia anche noi (io è da sempre che voglio dei figli, i bambini sono la cosa più bella del mondo per me, e con lui era il mio più grande desiderio).
Nonostante su questo ho la mia famiglia contro (perché hanno paura appunto della situazione economica e famigliare) io non riuscivo a desiderare null altro, seppur aspettando per non fare il suo stesso errore…
Lui su questo ha avuto momenti in cui me ne parlava (è stato il primo a dirmi di volerli con me, perché il suo sogno è una famiglia unita) e momenti in cui mi diceva che la sua stava crescendo che non era il momento adatto.
Quando siamo poi andati a convivere io ho passato un duro periodo della mia vita (tumore in famiglia) quindi mi è stato molto vicino e ovviamente di figli non se ne è più parlato.
Fino che ad oggi (precisamente agosto) in cui io mi sono levata il nuvaring. Perché abbiamo detto insieme di desiderarli e che forse ora è il momento giusto.
Credetemi se vi dico che sono stati 4 anni di pianti, lotte e sofferenza ma anche 4 anni di amore smisurato che mi facevano vedere solo lui. Tutti, mi dicevano e mi dicono che ho gli occhi “prosciuttati” come si dice qui a Roma. Ogni uomo che si avvicinava a me non esisteva, io vedevo solo lui, nonostante tutta la sofferenza.
Ad agosto mi sono sentita svenire (e non scherzo) quando mi ha scritto una lettera (dopo mie richieste molteplici di essere romantico perché io lo sono) dove sopra c’era scritto che entro il prossimo anno vorrebbe che fossimo in 3.
Non credevo che finalmente la cosa stesse diventando un po’ piu reale… mi sentivo con NIENTE la donna piu’ felice del mondo come se avessi avuto oro e castelli…
Fino a che la notte ho iniziato a pensare “perché ora si?! E prima no!? Perché si è convinto solo ora?? Perché dopo 5 anni di mie richieste solo ora mette in atto delle dimostrazioni??” E da qui, a lavoro, ho iniziato a stringere amicizia con un collega. (Fin qui nulla di strano, in quanto io sono una ragazza super disponibile ed amorevole con tutti).
Questo collega è appena uscito da una lunga relazione ed ha iniziato ad aprirsi con me, è un bellissimo ragazzo, ma a me ha colpito il suo modo educato e gentile, tutti dicono che è un “bonaccione” e che mi somiglia… questa cosa mi ha mandato in tilt. Perché successivamente una notte mi è venuto in sogno. E da li io non ho capito più niente. C’e’ stata una festa tra colleghi e io presa dall’alcol sono andata da lui dicendogli tutto che stavo male perché mi sentivo in colpa nei confonti del mio compagno di provare un attrazione nei suoi confronti. (Me ne vergogno ancora).
Lui inizialmente è rimasto scioccato, fino a che non mi ha detto che da quando ho fatto ingresso a lavoro lui ha sempre provato qualcosa per me ma è sempre stato al suo posto. E io l ho baciato.
Io. (Questo 2 settimane fa) e sono due settimane che a lavoro ci baciamo di nascosto e basta finisce li.
Il problema è nella mia testa, mi sento in colpa da morire, ma poi arrivano dei pensieri orribili che mi dicono “dopo tutto quello che hai passato non succede nulla” e mi fa schifo questa cosa ma l’ho pensata.
Sto pensando a questo ragazzo anche in modo un pochino piu’ “futuristico” e sto bene quando faccio questo pensiero. Ma poi quando penso alla persona che ho accanto e al fatto che ORA stiamo cercando dei bambini mi sento male. Mi sento male del fatto che sia successo ora, mi sento male a pensare al mio uomo da solo, io non potrei mai lasciarlo, mai ferirlo. Vi prego, la risposta non è “pensa a te” perché non ne sono capace, vedere il mio ragazzo felice mi rende felice. Perché sto facendo questa cosa? Aiutatemi
Vi ringrazio ancora molto per aver letto questo papiro…

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