Non so più cosa voglio e cosa devo fare
Sono una ragazza di 23 anni e questa è stata la mia prima "relazione". Ho conosciuto questo ragazzo due anni e mezzo fa. Abbiamo iniziato a chattare sui social e a vederci sporadicamente. Io ero appena uscita da una delusione amorosa e anche lui si stava mollando con la ex. Ci siamo avvicinati piano piano, all'inizio non provavo interesse nei suoi confronti in termini amorosi (non vedevo in lui un possibile fidanzato), ma mi trovavo molto bene a parlarci. Lui ha iniziato a mostrare interesse nei miei confronti, ma non essendo scattata la scintilla, mi sono tirata indietro. Col tempo ho iniziato a chiedermi se invece potessi essere felice con lui, dal momento che abbiamo iniziato a scriverci tutti i giorni per tutto il giorno e a vederci più spesso. Abbiamo deciso quindi di provare a frequentarci, visto il legame stretto che si era creato. Lui è partito molto preso, mentre io molto frenata (un po' perché è stata la mia prima frequentazione e un po' perché non ero follemente innamorata). Ci siamo frequentati per circa 8 mesi (in realtà non si può parlare di vera e propria frequentazione in quanto è stata intermittente a causa di quarantene varie). Dopo questi mesi ho deciso di interrompere la frequentazione perché sentivo che qualcosa mancava (non mi sentivo "sulle nuvole" come ho sempre immaginato che mi sarei sentita) e ho iniziato a pensare che la mia scelta dello stare insieme fosse basata su pensieri razionali (del tipo che lui fosse un bravo ragazzo che mi vuole molto bene e a cui io voglio un gran bene) e non su un solido sentimento. Ho pensato quindi che la cosa migliore fosse non sentirci più, almeno per il primo periodo, per disabituarci uno alla presenza dell'altra, e anche perché lui era chiaramente ancora preso. Dopo la separazione ho passato un brutto periodo (provavo ogni giorno una forte sensazione di pressione al petto e piangevo spesso), fino a quando mi ha ricontattata un po' più di una settimana dopo non esserci sentiti per niente. Così abbiamo ripreso a sentirci, e nella mia testa sono tornati dubbi (mi chiedevo se avessi sbagliato a interrompere la frequentazione, se fossi stata troppo precipitosa). Abbiamo passato così altri 4 mesi a sentirci spesso e vederci raramente. Dopo questi 4 mesi ci sono stati episodi in cui siamo rientrati in intimità (io sarei dovuta partire per mesi e il pensiero di stare lontana da casa e da lui per così tanto mi destabilizzava e ha sicuramente influito). Durante i mesi via ci siamo sentiti spesso come al solito e a volte ci siamo visti in videochiamata. Ho ricevuto un invito ad uscire da parte di un ragazzo conosciuto nel posto dove mi trovavo, verso il quale inizialmente provavo un leggero interesse, ma ho declinato perché lo avrei vissuto come un tradimento nei confronti del primo ragazzo. Dopo il mio ritorno (temporaneo, in quanto ripartirò a breve) ci siamo rivisti e siamo di nuovo entrati in intimità. Abbiamo passato un pomeriggio bellissimo (in cui sembravamo essere davvero fidanzati) in cui ho cercato di mettere da parte i miei pensieri e di seguire l'istinto. Sono stata benissimo mentre eravamo insieme, quando siamo abbracciati non vorrei mai staccarmi e anche solo tenerlo per mano mi fa sentire al sicuro e protetta e che tutto andrà bene. Penso che nessuno mi conosca e capisca bene quanto lui, mi fa sentire apprezzata sempre e mai di troppo. Sono una persona molto insicura e ansiosa (non penso che l'ansia sia patologica in quanto ho sempre saputo gestirla), ma da quando c'è lui va meglio. Per lui provo sì un sentimento, che è nato piano piano col tempo, ma che non è mai passato per la fase dell'innamoramento folle (non mi sono mai sentita "elettrizzata" per la sua presenza, ma piuttosto serena, leggera, compresa e mai sola). È andato tutto bene fino a quando non sono tornata a casa per la notte e i miei pensieri hanno di nuovo preso il sopravvento (la mia testa continua a dirmi che il sentimento non è comunque abbastanza forte e che la scelta di stare insieme sarebbe comunque basata principalmente su pensieri razionali). Da circa 3 giorni non mi sento benissimo mentalmente, al pensiero di chiudere i rapporti mi prende di nuovo ansia, angoscia e terrore. Io non sono una persona sola (ho parecchi amici), lui invece è piuttosto solo (soffro molto al pensiero di lasciarlo ancora più solo). Tuttavia, al pensiero di stare insieme sono comunque in ansia (lui ha 6 anni più di me e so che, seppur senza fretta, vorrebbe avere dei figli). La mia paura è di buttarmi in una relazione che ad un certo punto terminerà (magari dopo 1 anno, magari dopo 3,...) e di lasciarlo solo, quando avrebbe potuto usare il tempo della relazione per trovare la donna della sua vita con cui costruire una famiglia.
Lui dice che il mio sentimento può crescere ancora e che non abbiamo mai provato a stare insieme davvero (abbiamo dormito insieme poche volte e anche i giorni passati interamente non sono stati moltissimi a causa di impegni reciproci). Io mi sento male perché temo di averlo illuso e allo stesso tempo il pensiero di staccarmi da lui mi fa stare malissimo. Non so come uscire da questa situazione (siamo entrambe due persone fragili e il nostro legame è davvero davvero forte).