Non so più chi sono

Inviata da Laura santi · 13 nov 2017 Crisi esistenziale

Buongiorno,
Ultimamente mi capita di cambiare pensiero molto spesso, e ogni tanto non sono coerente con ciò che dico è faccio. Mi sembra un po' di aver perso completamente di vista la mia vera natura e ci sono momenti nella quale non mi riconosco più.Mi sembra di essere una persona completamente diversa da ciò che in realtà sono. Da piccola ho sempre avuto un caratteraccio ,rispondevo sempre a tono a tutti anche ai miei genitori.Nonostante ciò ero un po' timida con i più grandi ,mentre con i miei coetanei ,anche se all'inizio con un po' di difficoltà,riuscivo a farmi amici tutti,non avevo molti problemi a socializzare.Sono sempre stata una bambina insicura, un po' per il mio aspetto (avevo i denti storti) ma anche perché mia mamma non è mai stata molto amorevole: molto distaccata e spesso mi sminuiva ,faceva commenti poco carini e mi derideva.Per fortuna crescendo ho imparato a difendermi al punto da fregarmene completamente ,era diventata la normalità ,ma da piccola ci rimanevo molto male.Ero diventata molto brava a nascondere le insicurezze e per la gente ero la bambina con il carattere forte, in parte era vero non mi facevo molti problemi a dire la mia e avevo il problema del "ho sempre ragione io",dopo tutto non dicevo cose scontate e pensavo molto prima di parlare. Le medie invece furono quel periodo in cui la mia autostima sali molto, ero più sicura di me e più indipendente di quanto non fossi già .La fine della terza purtroppo fu un po' tragica ,cominciavo a perdere i rapporti con alcuni amici e avevo le prime delusioni in amore...ero circondata tanti amici ma mi sentivo lo stesso sola e questo mi fece diventare più fredda.Avevo perso fiducia verso gli altri.Alle superiori mi crollò il mondo addosso.Mi sembrava di star perdendo tutto... Cominciavo ad avere la netta sensazione di essere un fallimento.Con il passare del tempo diventavo sempre più sensibile e vulnerabile.Non avevo più voglia di fare nulla,nemmeno di difendermi o di litigare,ero convinta che mi togliesse l'energie il che era positivo ma ogni volta che evitavo il confronto mi sembrava di perdere una parte di me ,gli altri non avevano più la possibilità di scoprirmi di conoscermi a fondo perchè non esprimevo più quello che avevo dentro ,non mi arrabbiavo più. Con questo atteggiamento ho perso tutta la mia autostima,sono vulnerabile e senza carattere ,sono diventata in pratica una persona debole.Quello che mi chiedo è : come è possibile se sono sempre stata abituata a essere forte ? Da persona forte a debole ,semmai nella vita dovrebbe succedere al contrario.L'unica cosa che so che ha condizionato tutto questo è la mia classe alle superiori : non mi sono mai sentita a mio agio ,loro sono persone superficiali ,fanno battutine in continuazione, a volte sono davvero pesanti...Forse è stando in quella classe che mi sono chiusa a riccio, per paura di ricevere battutine gratuite ,di essere giudicata...Dopo tre anni questa paura non è ancora scomparsa.Non me n'era mai fregato dei giudizi prima delle superiori.Non capisco cosa mi succede...

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Miglior risposta 15 NOV 2017

Cara Laura, la tua storia sembra caratterizzata da una cosa: la mancanza di un "rifugio sicuro" dove correre quando qualcosa nella vita ci fa del male. Quando si ě piccoli questo rifugio dovrebbero essere i genitori, la mamma in primo luogo: e se invece il porto sicuro diventa un luogo pericoloso o imprevedibile ecco che impariamo a non tornarci e a cavarcela da soli. Questo sembra un pö quello che ti ě capitato: forte e indipendente (apparentemente) all'inizio, fino a che le tue difese sono crollate e ti sei riconosciuta debole e insicura. Capisco che non ė facile e vorresti tornare come prima, ma paradossalmente ti dico che questo tuo "cedimento" ė un messaggio positivo che ti arriva da te stessa per dirti che qualcosa non va, che c'ě bisogno di fermarti un attimo per stare con questa sofferenza e dialogarci. Un percorso di psicoterapia con un professionista che ti ispira fiducia potrebbe essere il primo passo per ritrovarti e imparare ad essere rifugio sicuro tu stessa per te. Auguri e forza!

Daniela Cannistrà Psicologo a Seregno

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14 NOV 2017

Cara Laura,
a volte soprattutto quando abbiamo avuto modelli genitoriali svalutanti e esperienze relazionali che ci hanno fatto sentire un po' soli diventa difficile volersi bene. Da ciò che dice sembra essere un momento in cui sta facendo i conti con questo. Mostrarsi e provare ad essere sempre forti richiede uno sforzo importante e ora forse si st ritrova come spenta in seguito al grande sforzo. Dice che ha imparato a dare poca importanza agli altri ma anche questo richiede un grande sforzo. Lo usi allora per ripartire da se stessa, per concentrarsi su com'è ora e come vuole essere, riscopra i suoi interessi e il suo mondo, vada verso relazioni nuove e positive. Se crede che tutto questo sia difficile o se come dice è tanto confusa da non riconoscersi quasi in questo periodo, provi un percorso di psicoterapia e sicuramente riuscirà ad andare oltre ritorvando un senso, recuperando il suo senso di identità riappriopriandosene e volendosi bene. Un caro saluto

Dott.ssa Gilda Di Nardo Psicologo a Roma

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14 NOV 2017

Buongiorno, Laura.
Capisco il suo spaesamento di fronte ad un cambiamento che non si comprende. Credo che lo stato di malessere percepito sia comprensibile, ma che vada accolto, legittimato e meglio compreso in modo tale che insieme ad un professionista possa venire a capo dei suoi vissuti e delle sue scelte. Ritengo, quindi, auspicabile che Lei si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta con cui possa sciogliere questa matassa aggrovigliata. Inizialmente potrebbe non essere subito facile, ma con un po’ di tempo e di disponibilità insieme ad un professionista riuscirà a riappropriarsi della Sua vita.
Cordialmente
Dott.ssa Ilaria Gisondi

Dott.ssa Ilaria Gisondi Psicologo a Trezzano sul Naviglio

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