Ho sempre avuto la brutta abitudine di fare "chiodo schiaccia chiodo" con i ragazzi. Non mi dimenticavo mai di uno se non arrivava un'altro a rimpiazzarlo. Ma sono stanca di andare avanti così.
La mia ultima relazione, la più duratura, di 3 anni, è stata quella che mi ha distrutta e tutt'ora mi sta distruggendo. Sono passati 9 mesi da quando mi ha lasciata e ancora ci sentiamo. Litighiamo spesso e quando siamo entrambi nello stesso paese va tutto alla grande, a volte finiamo anche a letto. Ma appena ci separiamo lui vuole sempre chiudere i rapporti e io trovo sempre una scusa per non chiuderli. Sono diventata veramente ossessiva, lo chiamo più volte al giorno e ripetutamente anche se non risponde, non faccio altro che pensare a lui quando ho la mente libera, e capita molte volte durante la giornata, quando sono con lui provo sia tristezza perché non siamo più come prima ma sia gioia perché finalmente passiamo un po' di tempo insieme. So che questa persona mi sta facendo del male, soprattutto per come mi ha fatta soffrire e sono consapevole che non fa per me. Ma non riesco davvero a togliermelo dalla testa. E quando trovo il coraggio di non cercarlo o chiudere i rapporti aspetto ogni singolo momento e giorno che sia lui a fare la prima mossa o di mancargli, dimenticandomi tutto il resto del mondo.
Vorrei essere dipendente, non ossessiva, vorrei saper mettere io il punto invece che contringerlo a mantenere i rapporti solo perché non riesco a vivere senza di lui. Vorrei poter essere felice da sola senza nessun ragazzo e non fare chiodo schiaccia chiodo.
Vorrei poterlo dimenticare ed essere io a chiudere i rapporti, senza nessun pentimento o ripensamento e senza secondi fini ( di aspettare una sua mossa)
Ps. Sono in terapia da 5 anni e mi sento davvero una psicopatica e un caso perso.
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22 GIU 2022
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Cara Clara,
mi spiace molto per la sofferenza, che prova ed ha provato, nelle relazioni sentimentali presenti e passate..
La tecnica "chiodo schiaccia chiodo" non permette di elaborare il lutto della perdita amorosa e quindi di riflettere su ciò che è accaduto durante la relazione appena conclusa. Attraverso la tecnica " chiodo schiaccia chiodo " si tenta di evitare il dolore conseguente alla fine di una relazione. Tale sofferenza andrebbe attraversata piuttosto che evitata.
La sua difficoltà nel chiudere relazioni insoddisfacenti, mi porta a ipotizzare una dipendenza affettiva. Molto probabilmente tale dipendenza affettiva è associata a tratti di personalità dipendente.
Tuttavia, lei si sta occupando di se stessa poichè è seguita da un terapeuta. Pertanto, le consiglio di rivolgere al suo terapeuta tutti i suoi dubbi, le perplessità e i timori.
Un caro saluto
dr.ssa Anna Capriati
23 GIU 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile utente
La dinamica descritta attiene alla gestione delle emozioni nella relazione con l altro e non alla psicopatia, come si descrive
Attiene ai propri bisogni e come si esplicano nelle incontro della relazione, al bisogno di una relazione come quella descritta dove non si riesce a trovare la giusta distanza tra dentro e fuori
Cordialmente
Studio Associato Dott Diego Ferrara Dottoressa Sonia Simeoli
22 GIU 2022
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Cara Clara,
Immagino che la sofferenza e la stanchezza di questo momento non siano semplici da affrontare. Posso anche immaginare che, con il suo terapeuta, avrete già lavorato su questo, quindi probabilmente ne avrete già parlato approfonditamente. Se non lo ha già fatto potrebbe essere interessante provare a indagare sensazioni ed emozioni che le dà questa relazione, cercando di focalizzarsi sul significato che contiene per lei. Inoltre potrebbe essere interessante andare a guardare, se il suo terapeuta lo ritiene utile, a quale suo bisogno risponde portare avanti questa relazione, seppur con i suoi risvolti dolorosi.
Con un augurio di buon proseguimento, rimango a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Eleonora Gasparetto
22 GIU 2022
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Gentile Clara,
non so quale sia la sua storia di vita, ma la continua ricerca d'amore che lei descrive, appare come un bisogno che non ha avuto risposta, e forse questa risposta va cercata nel suo passato piuttosto che nella relazione con il suo attuale compagno o i precedenti.
Il bisogno d'amore non soddisfatto spesso fa emergere un vuoto con cui è difficile stare in contatto, da qui la difficoltà a rimanere in contatto anche con sè stessi rivolgendo tutta la propria attenzione altrove (un'altro uomo, un'altra relazione). Sono certa che nel suo percorso terapeutico stia affrontando questi aspetti, non demorda, come descrive alla fine del suo messaggio, lei è consapevole di cosa vorrebbe per se stessa e da se stessa, vada verso quella direzione.
In bocca al lupo,
un caro saluto,
Alessandra Raffin
22 GIU 2022
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Salve Clara, quello che descrive è proprio una condizione di dipendenza affettiva. Si costruisce nell avita a partire da bambini, ma sicuramente ne avrà parlato con li o la suo/a terapeuta, .In ogni caso le consiglio di esternare questi suoi dubbi in terapia, facendo le stesse richieste e chiedendo aiuto. Nessuno è un caso perso!. Rimango comunque a disposizione
Un caro saluto
dott.ssa Silvia Chiavacci
22 GIU 2022
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Più che il male che ti sta facendo lui dovresti concentrarti sul male che stai facendo a te stessa. Sei tu, infatti, che permetti certi comportamenti e rendi possibili certe situazioni. Non è questione di psicopatia ma di fragilità personale e dipendenza affettiva. Dovresti concentrarti su questi aspetti nel lavoro terapeutico.