Non so che percorso di studi intraprendere

Inviata da Mirea · 13 ott 2023 Orientamento scolastico

Salve sono una ragazza di 21 anni ( quasi 22) che é sempre stata indecisa sul proprio percorso di studi anche per paura degli sbocchi lavorativi del futuro.
E oggi ci sarà la scadenza dell’immatricolazione quindi sto facendo l’ultimo gesto disperato perché questo é l’ultimo anno che mi potrò iscrivere all’università altrimenti mi dovrò cercare un lavoro perché i miei mi stanno dando l’ultimatum.
Premetto brevemente che fino alle medie ero molto brava a scuola, ben vista dai professori e dalla classe, insieme a mia sorella gemella, ma le cose sono cambiate quando siamo entrate nel liceo scientifico.
Lì ho cominciato ad avere i miei primi problemi amorosi, i miei disturbi alimentari, e di conseguenza i miei problemi di rendimento a cui non riuscivo a stare al passo. Nel giro del primo anno ho perso la gran parte della stima della mia classe (che mi vedevano come intelligente e capace) e la mia salute mentale e miei disturbi sono aumentati sempre di più anche con l’aggravarsi del fatto che ho cominciato ad avere seri litigi con i miei a causa della mia condotta.
Stavo molto male per via di un ragazzo da cui non mi sono ripresa per tre anni (14-17) abbondanti e per via dei miei disturbi alimentari incontrollabili alle volte (binge-eating e digiuno prolungato) e anche per il fatto che non riuscivo più ad andare bene a scuola come una volta, così come mia sorella gemella ( stavamo nella stessa classe) con la quale spesso ho avuto molti litigi violenti perché molto diverse l’una dall’altra. insomma un disastro su tutti i fronti, poche cose positive mi salvavano come la mia migliore amica di allora.
Il rapporto con mio padre si rovinò quando cominciò ad essere parecchio violento nei miei confronti ( cosa che mi ha lasciato un trauma) e da allora anche a distanza di anni non riesco più a guardarlo e a volergli bene come una volta. So bene che ero un disastro in quel periodo ma stavo solo semplicemente molto male e al posto di darmi aiuto mi hanno fatto stare solo peggio e quindi ho dovuto farcela da sola cercando di superare la rottura con quel ragazzo, i miei disturbi alimentari e i miei problemi scolastici.
Non sono mai stata bocciata ma dal terzo anno ho avuto sempre i debiti in matematica e/o fisica perché sono materie per cui si richiede molto impegno ed io non riuscivo a stare concentrata sui libri per molto. Sono sempre stata una ragazza impulsiva ed irrequieta ma studiare mi piaceva ed interessava, ma ormai avevo perso ogni interesse nel farlo perché la mia testa era troppo piena di pensieri e di emozioni negative ( che scaricavo su me stessa) che mi rendeva invivibile il dovermi sedere, calmarmi e concentrarmi per lunghi periodi. Dato che i miei non mi avrebbero mai pagato un terapeuta ( e mi vergognavo a chiederlo) ho cominciato ad avvicinarmi alla psicologia soprattutto per quanto riguarda i temi relazionali amorosi e familiari e sia per i miei disturbi che ormai mi trascinavo da anni.
Banalmente grazie a internet e i social piano piano ho ricominciato a costruirmi un mio equilibrio mentale e ho scoperto quanto mi piacessero e mi appassionassero sia la psicologia che la nutrizione. Infatti dopo il mio punto più basso ( intorno ai 16-17) ho cominciato a riprendermi ( tutto da sola) e non ho mai detto a nessuno di questi miei problemi se non alla mia migliore amica (eppure nel corso degli anni mi sono spesso chiusa in camera per ore ed ore, ho subito variazioni di peso e non parlavo più molto) appunto perché me ne sono sempre vergognata ed anche perché non mi aspettavo comprensione dalla mia famiglia. Insomma, tutto si stava sistemando tranne i miei voti ( ero sempre sulla soglia della sufficienza e con dei debiti) perché il mio “guarirmi da sola” mi portava via molte energie e molto tempo, però sapevo che dovevo prima stare bene per poter combinare qualcosa di buono.
Arriva l’ultimo anno di liceo e finalmente trovo un ragazzo che mi piaceva (prima di allora non avevo mai avuto relazioni ma solo brevi frequentazioni che si concludevano improvvisamente per volere altrui) e a cui piacevo, ci mettiamo insieme e ci innamoriamo, sembrava proprio la persona perfetta e gentile che stavo cercando da molto tempo, avevo tanto bisogno di affetto, e passato un anno, ci diplomiamo ( anche lui della mia età) ed al momento della scelta universitaria io scelgo di seguirlo a roma prendendo l’indirizzo di scienze farmaceutiche con la prospettiva di diventare una nutrizionista dopo. Solo che non ero pronta a questo cambio di vita e tutt’al più con lui le cose si mettono veramente male perché cominciò a criticarmi costantemente, essere aggressivo verbalmente, ad ignorarmi e lui per me era la mia ragione di vita al momento, il fatto che quel rapporto si stesse rovinando mi stava distruggendo nuovamente. In quel periodo era scoppiata pure la pandemia quindi non sono riuscita a frequentare in presenza le lezioni ed io non riuscivo a starne al passo. Ma dato che non volevo separarmi da lui ho mentito ai miei genitori sugli esami (che non ho dato) del primo semestre, salvo poi rinunciare agli studi esattamente un anno dopo quel periodo perché sapevo di non poter continuare così. Le mie condizioni di salute si erano aggravate ( soffrivo di cistite cronica) e lui é stata la prima persona con cui ho avuto rapporti sessuali, che per me erano diventati un incubo. Ritorno a casa e per un anno decido di mettermi a lavorare e capire meglio che fare della mia vita. Nel frattempo io e quel ragazzo ci lasciamo nel peggiore dei modi, tramite messaggi mentre io mi sorbivo i suoi insulti continui. Avevo scoperto dei tradimenti nel corso della nostra relazione che non ho mai avuto il coraggio di dirgli per paura della sua reazione. Mentre lavoro come cameriera e mi rimetto dalla mia rottura e dalla mia cistite, decido di provare un corso di canto. Non ve l’ho ancora accennato ma io ho sempre avuto un buon talento nel cantare, infatti per me é sempre stata una sorta di terapia, ma non ho approfondito perché i miei non mi avrebbero mai permesso di seguire attività extra scolastiche. Decido quindi di prenderlo sul serio e continuare a lavorare e prendermi una certificazione B2 di inglese. Succede che tutti questi impegni diventano troppo pesanti ed io non riesco a concentrarmi bene sulle lezioni di canto. Dato che io e la mia prof avevamo concordato di provare un’ammissione al conservatorio e mi rendo conto a poche settimane dall’esame di non essere in grado di sostenerlo. Decido di andare comunque e dopo un po’ di mesi scopro di essere stata ammessa ma di non essere idonea alle lezioni perché ero carente nella parte teorica. Nel frattempo, nel ristorante in cui lavoravo mi comincio a frequentare con un ragazzo che era figlio del proprietario ed anche lui dopo un po’ di mesi ha cominciato a piacermi molto per via del suo essere molto gentile e paziente. Decido dunque di mettermi insieme a lui anche se mi ero ripromessa di non innamorarmi, ma mi sembrava una persona molto molto brava. Fallito anche quest’anno decido di scrivermi ad un corso di agenzia immobiliare (mio padre si trova nel settore) per affiancarmi eventualmente a mio padre. Il corso va bene studio tanto ( materie come diritto che non avevo mai studiato) e passo l’esame. Per studiare avevo smesso di lavorare e e avevo intenzione di iscrivermi all’università perché pensavo di aver ritrovato un giusto equilibrio per poterla frequentare. Ed arriviamo ad oggi che non so bene quale percorso scegliere. Ho davanti a me diverse scelte come psicologia, nutrizione, canto e lingue. Psicologia perché è stata una materia che mi ha sempre accompagnato in questi anni e che mi aiutato tantissimo a superare dei momenti difficili, nutrizione per lo stesso motivo perché ora sono appassionata di fitness e di alimentazione ed ho superato i miei disturbi alimentari, canto perché è sempre stata una materia creativa che mi è sempre appassionato, e lingue perché mi piace viaggiare e mi piace l’idea di avere un lavoro dinamico. Ognuna di queste scelte evidenzia però i miei limiti: psicologia è molto lunga e richiede 1° di pazienza comprensione intelligenza emotiva e professionalità molto elevati che non so al momento di poter dare, il canto come il mondo della musica è un mondo molto competitivo molto costoso e anche tossico per certi versi e richiede un grado di disciplina e di precisione non indifferenti, nutrizione e un percorso scientifico quindi fatto di materie complicate complesse dal punto di vista cognitivo e lingue e un percorso per cui, proprio come psicologia, bisogna fare molta gavetta per poter avere stati soddisfacenti ed inoltre sono sempre stata portata per le lingue in generale. Ognuno di questi percorsi rappresenta un pezzo di me e non so bene quale io debba e voglia portare avanti. So che non posso permettermi di temporeggiare un altro anno perché i miei non me lo permetterebbero e quindi sento una forte pressione nel prendere la scelta giusta perché io nella vita voglio dare professionalmente qualcosa in più al mondo. So che al momento ho ancora troppe poche informazioni per poter prendere una decisione sicura ma qualsiasi cosa io decida mi sono promessa di portarlo a termine e di coltivarla. Al momento sono ancora fidanzata con il mio ultimo ragazzo e sono per la prima volta in una relazione felice che non intendo rovinare per colpa è la mia indecisione professionale, infatti ci tengo molto ad essere all’altezza di questa persona e di dimostrare anche la mia famiglia di essere cambiata e maturata. Però ora mi rivolgo a voi perché avrei bisogno di un consiglio su quale decisione prendere dato che ormai il tempo è finito. Scusatemi per il discorso lunghissimo, ma raccontarvi di me era propedeutico alla mia richiesta. Spero che qualcuno mi risponda, nel frattempo grazie mille se siete arrivati fino a qui. Sono preoccupata per il mio futuro e per le prospettive lavorative di questi corsi di laurea ma so di essere quei pochi che mi appassionano veramente.

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