Consapevolezza di aver sbagliato il percorso di studi
Gentile comunità di psicologi,
mi rendo conto che esporre un problema, oltretutto personale e "interiore" e di per sé difficile da esporre, cercherò di fare del mio meglio: sono una giovane donna di 22 anni, che da 4 (uno fuori corso) frequenta un corso che sente di non appartenerle e che ha (di comune accordo con i propri genitori) stabilito di iniziarle un altro al termine di questo; è iniziato già dal primo anno di studi, sebbene frequentassi le lezioni (alcune con più, altre con meno interesse) mi rendevo conto di aver "cannato" totalmente il mio corso di studi: alla fine del liceo mi si prospettavano davanti tre possibilità, una meno e l'altra più attinente alle mie inclinazioni: medicina (meno incline, ma la mia famiglia - con una madre pediatra - pareva la più diifficile ma anche di "famiglia"), e due che erano più vicine a quello che mi " pareva" di essere incline, psicologia, letteratura o scienze della formazione primaria, oppure qualcosa che mi aveva sempre trascinato verso "l'altra parte del mondo": lingue e culture dell'Asia e dell'Africa Orientale, percoso Giappone. Scegliendo, incoraggiata dai miei genitori che ritenevano fosse la mia " vocazione", scelgo Giapponese
Il vero problema è uno: con il passare del primo anno, comprendo quanto sia stato sbagliato e quanto poco mi insegni la facoltà stessa, quanto poco sia propensa a farla...talmente lontano da quello che era la mia voglia di crescere, di conoscere il mondo e darmi delle spiegazioni riguardanti il mondo e il comportamento dell'essere umano, cosa che è di mia natura fare, prendo il coraggio a due mani e a metà del terzo anno dico ai miei genitori che non sarei stata in grado di continuarla, quanto questo mi stesse chiudendo e isolando...dopo scontri di mesi, il 29 Febbraio, ultima data utile per poter rinunciare ai 14 esami dati, e il frutto di numerose conversazioni con i miei genitori, mi rendo conto che buttare così anni e fatiche per superare determinati esami mi avvilisse; di comune accordo, rimaniamo che alla fine di questa triennale (trovando le forze per concluderla il prima possibile, perché l'interesse è realmente scarso e i pensieri ossessivi riguardant gli strumenti poco funzionali alla comprensione del mondo, tramite questo percorso, sia quotidiano e mi renda "pesante" la vita, senza esagerazioni), gli anni che si accumulano e il senso di responsabilità di dover poi confrontarmi con qualcosa di "fatto e finito", non mi fanno vedere con serenità la " seconda scelta", quella che prenderò finita questa triennale (di comune accordo con i miei genitori)...e ritorno sempre indietro con il pensiero, a quando avrei dovuto ponderare meglio la mia scelta e studiare qualcosa che mi avrebbe formato come persona, fatto crescere umanamente, e non distruggermi pezzo dopo pezzo, in autostima, parabole ascendenti di problemi, e provocarmi una vera e propria "ansia sociale", talvolta (dovuta al mio 'sentirmi parte di niente'); sento che quello che studio sia inutile, che mi faccia regredire a livello di persona, non mi permette di avere argomentazioni di un certo livello, e assisto al mio declino in continua preoccupazione. So di essere giovane e di avere " il mondo in mano", ma so che gli anni passano e che se inizio ad essere così problematica a quest'età, temo per il mio futuro. C'è dentro di me questo eterno conflitto nell'aver sbagliato la prima scelta, e di toppare nuovamente la mia scelta, di continuare a non piacermi e di sentirmi "vecchia" ricominciando una facolta da capo; sebbene sappia che sia la mia unica possibilità per ritornare in pace con me stessa...
Mi rivolgo a voi, che potreste darmi una risposta che va al di là del cinismo e da esterni: di tornare indietro non posso, sono troppo 'invischiata fino al collo' per farlo, ma come poter venire a patti con una scelta fatta, senza ciclicamente rinnegarla? Potermi "assolvere" dall'aver sbagliato la prima volta, e potermi "rifare" alla seconda possibilità? È sbagliato pensare di poter studiare qualcosa che realmente mi interessa a 24 anni (anno in cui penso di finire) compiuti (per poi arrivare sotto i 30 a finire, parliamoci chiaro)?