Non riesco a capire quale strada intraprendere nella vita e ciò mi genera ansia

Salve Dottori/esse,
Prima di venire al punto vorrei raccontarvi un po' la mia storia, magari potrà esservi utile a capire più cose sulla situazione.

Già dall'asilo avevo forti repulsioni ad andarci, infatti ogni mattina era un pianto disperato e capricci, ma da un bambino ci se lo può pure aspettare, ma lo stesso, anche se in modi diversi, succedeva alle elementari in cui spesso andavo a scuola con forti mal di stomaco e di intestino, a tal punto da chiamare a casa per farmi venire a riprendere, credo fosse dovuto all'ansia e alla paura di andare a scuola, infatti c'erano delle maestre che mi incutevano non poco timore. Il problema si affievolisce quasi del tutto alle medie fino a scomparire completamente.
Il primo anno di superiori purtroppo si ripresentano questi sintomi e in maniera molto intensa, a tal punto da farmi venire a riprendere da mia madre per 2 volte in 3 giorni. I giorni a venire gli stessi sintomi continuano a presentarsi, ma resisto dal non chiamare a casa e ricordo che prima di lasciare la macchina, chiedevo a mia madre o mio padre se potessero venire a riprendermi nel caso mi fossi sentito male e quando dicevano di sì io stavo più tranquillo e i sintomi non si facevano sentire così intensamente e con il tempo ho iniziato a stare più tranquillo e ad andare a scuola senza problemi di questo tipo per tutte le superiori, senza nemmeno dover chiedere ai miei se potevano venire a riprendermi, infatti dal secondo anno fino al quinto non ho mai chiamato per questo. Una volta diplomato non mi resta che intraprendere un percorso universitario, ma non sapendo quale scegliere ho pensato di trovarmi un lavoro, ma ogni qualvolta di presentasse un'occasione lavorativa, dai giorni precedenti al colloquio avvertivo forti dolori intestinali dovuti all'ansia, ma ciononostante andavo ugualmente ai colloqui dove speravo di non venir preso proprio per paura di lavorare. Al terzo tentativo, dopo 2 anni e mezzo dal diploma (2019), nel settembre 2021 riesco a superare il test d'ingresso per tecniche di radiologia, corso che tutt'ora sto frequentando e mi trovo all'inizio del terzo anno. Il primo giorno di tirocinio ricordo che prima di entrare corsi al bagno in preda all'ansia. Però già da subito mi sono adattato senza problemi, tranne quando prendevo delle ramanzine che me la prendevo e stavo giù di morale, ma quando queste ramanzine erano più accese e più severe (successo 2 volte fin'ora nell'arco di 5 mesi), le settimane a venire erano scandite da magone, ansia, tristezza e peso sullo stomaco. Meno di un mese fa è successo di nuovo ed ho smesso di andare persino al mare con i miei amici per questi sintomi dovuti a queste situazioni e quando esco con quest'ultimi, comunque non mi godo l'uscita a pieno perché sto così male. In più quando si manifestano queste situazioni, ancora di più metto in dubbio la scelta del mio percorso che da come ho capito andando dalla psicologa (ci vado da 2 anni e mezzo), fu solo per runa via di fuga, infatti mi era venuta una fissa che non volevo fare l'operaio e allora studiai tantissimo nell'estate 2021 proprio per rientrare a questa facoltà. Oggi anche cerco vie di fuga, nello specifico nel mondo del calcio perché è l unica passione di cui sono consapevole, non so cos'altro potrebbe piacermi oltre a questo e ci sto molto male perché non so davvero quale strada intraprendere nella mia vita e sono convinto che il lavoro che fai debba piacerti per forza dato che dovrai lavorare per tutta la vita per vivere, non puoi di certo uscire di casa con il magone sapendo che stai andando a fare una cosa che non ti piace, ma che fai per forza solo perché non hai scelta, a menoche tu non voglia diventare cibo per vermi... Mi capita di pensare anche ai calciatori professionisti che fanno ciò che amano e guadagnano tutti quei milioni e che dunque hanno tutto ciò che si possa volere.
Da un paio di settimane il magone e la sofferenza si erano placate, ma oggi sono tornate abbastanza intensamente.
Specifico che da 2 anni sono seguito da una psicologa e prendo la sertralina cloridrato da 100 mg, che da un paio di settimane il medico psichiatra ha aumentato a 125 mg al giorno. Dottori, io davvero sono disperato, spero abbiate qualche suggerimento in più da darmi perché non riesco più a vivere, questa non è vita, non riesco a godermi più né la mia famiglia, né i miei amici, né a guardare le partite di calcio. Un'altra cosa che mi fa male è che sono stato 2 anni senza fare niente sia per l'indecisione del percorso universitario da intraprendere che per la paura di lavorare e adesso che uno scopo ce l'ho non riesco a goderne nemmeno un po', tranne all'inizio.