Consigli sul percorso di vita

Inviata da Giulia Polito · 5 lug 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Ciao a tutti sono una ragazza di 28 anni. Nella mia vita ho seguito il percorso accademico alla perfezione senza mai una pausa, vivendo sempre per obiettivi, da bambina fino a oggi, facendo tanti sacrifici e tante rinunce su altri piani della vita, sia perche ho reso lo studio prioritario sia per paura di uscire dalla comfort zone. Sono laureata in chimica e oggi ho finalmente un lavoro stabile, ben retribuito, attinente al mio percorso di studi e nella mia città, con orari molto flessibili, insomma quello che credevo di aver sempre sognato, quello che chiunque sognerebbe. Eppure da quando ho iniziato questo lavoro mi sento profondamente smarrita e svuotata.
Inizialmente ho attribuito questa sensazione a una relazione chiusa che mi aveva lasciato delusione e sensi di colpa, successivamente mi sono confrontata con la mia parte più intima e fragile, ho iniziato a rielaborare gli eventi e ne sono uscita molto carica e vogliosa di prendere a morsi la vita, dato che finora l'avevo un po' messa da parte e avevo vissuto profondamente la routine nel pieno della mia comfort zone. Ho iniziato ad avere una grande voglia di fare, di scoprire, di sperimentare. Ho iniziato quindi a uscire di più di casa, conoscere gente, a viaggiare e a cercare un hobby o una passione spasmodicamente. Ho avuto momenti di alti e di bassi, non trovando qualcosa che mi motivasse davvero. Mi manca molto il contatto con la mia parte introspettiva, creativa, umana che mi aveva accompagnato fino alle superiori dato che ho fatto studi classici, e che poi ho accantonato per tuffarmi nel mondo della chimica. Inizialmente mi sono sentita sola e ho cercato di circondarmi di persone, poi ho sentito che non avevo un progetto parallelo che mi motivasse, infine ho percepito che la mia insoddisfazione fosse connessa al lavoro. Ho pensato di ritornare all'università e intraprendere il percorso della ricerca scientifica, ma per ora non mi sento completamente motivata nei confronti della chimica in generale. Mi sento sempre un pesce fuori d'acqua, mi sembra tutto alienante e non riesco a rassegnarmi all idea di fare questo lavoro fino alla pensione fra tanti anni. Non capisco se è una fase di transizione, se sento di aver proiettato la mia insoddisfazione personale su questo lavoro, dove mi sento già arrivata, senza più nulla da scoprire, dove vedo colleghi "giocare" nei tempi morti, se ho vissuto troppo a un ritmo accelerato fino a oggi o forse mi chiedo se ho proprio sbagliato percorso di studi, per esempio per ora mi ritrovo a fantasticare su psicologia. Proietto troppe aspirazioni sul lavoro e mi sento annoiata perché finora ho vissuto per obiettivi oppure oggettivamente non mi sento realizzata e non sono nel posto giusto? Il dubbio mi divora...

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Miglior risposta 7 LUG 2023

Gentile Gg,
come ben sa un'esperta di chimica come lei, tutto è in trasformazione, tutto muta e anche ciò che apparentemente è inerte, a livello molecolare ed atomico è in movimento, è in interscambio, ed è morto, fermo, in senso assoluto solo ciò che è allo zero assoluto, ovvero praticamente nulla in questo universo!
Lei, come tutta la realtà che la circonda, è in trasformazione (certo magari in una fase di trasformazione più esotermica rispetto ad altri!) ma, leggendo la sua età, io dico anche che se c'è un momento in cui ha senso, è naturale ed è atteso sentire la pressione e l'ansia di un cambiamento, è proprio il passaggio "di stato" dai venti a i trenta.
Ora, se le andasse di fare due chiacchiere per essere anche affiancata nel fare una valutazione delle attitudini e delle competenze, io mi rendo disponibile e sa come trovarmi, ma, in ogni caso, non drammatizzi (nevrotizzi) questo suo momento che, per quanto turbolento, in realtà è un suo passaggio trasformativo che la metterà in contatto, anzi, che la traslerà verso la Gg dei prossimi anni.
Chimica, ritorno alle materie umanistiche (da me adorate, anche io feci il classico!), psicologia, che sta un po' in mezzo fra umanistico e scientifico...
Questo lo comprenderà sintonizzandosi in egual misura con le sue corde profonde E anche con le sue necessità di vita, le sue possibilità materiali che non vanno mai sottovalutate nell'equazione.
Io dico che l'aspetta un futuro nuovo, diverso, più suo.

Spero di averle dato qualche spunto di riflessione valido
In bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi

dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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7 LUG 2023

Gentile Gg,
Sarebbe bene ripartire dalle sue esigenze, dai suoi bisogni e dai suoi reali obiettivi, esplorando tutto ciò e dissipando i grandi dubbi che la stanno affliggendo.
Per fare ciò potrebbe essere davvero utile per lei richiedere il supporto di un professionista, con il quale potrà trovare delle strategie utili per fronteggiare questa situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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6 LUG 2023

Salve,
Non è affatto semplice parlare su due piedi di tutto ciò che ha detto, perché sembra avere a che fare con il progetto esistenzialmente inteso. Ad esempio l’aver scelto chimica e averla anche conclusa con uno sguardo applicativo sul lavoro, indica una certa tenacia e non è per nulla escluso che tale scelta abbia poggiato su un reale interesse, dato che il discorso di trasformazione chimica ha il suo fondo psichico nella trasformazione alchemica degli elementi, la trasformazione del ferro in oro, che simbolicamente a livello inconscio rappresenta, in termini junghiani, una individuazione psichica del sè. Dunque potrebbe essere che il lavoro odierno sia una fase di tale trasformazione e preluda ad altri cambiamenti. L’interesse per la psicologia potrebbe riguardare o l’approfondimento di sè attraverso lo studio della materia universitaria o di sè stessa attraverso l’inizio di un percorso psicoterapico o di entrambi. In ogni caso il suo discorso parla di un cambiamento in procinto di essere.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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6 LUG 2023

Buongiorno, è evidente che sta attraversando un periodo di profonda riflessione. È normale, dopo aver raggiunto degli obiettivi importanti, provare un senso di smarrimento o insoddisfazione, soprattutto se questi non portano la realizzazione attesa.

È positivo che stia cercando di riscoprire la sua parte più creativa e umana. Questo potrebbe indicare la necessità di un equilibrio diverso nella sua vita, che non riguardi solo il lavoro e la carriera.

La realizzazione personale e la felicità spesso derivano da vari aspetti della vita, non solo dalla carriera. Le relazioni significative, gli interessi personali e un senso di contributo alla comunità possono essere altrettanto importanti.

Se sente che la sua attuale carriera in chimica non le sta fornendo la realizzazione desiderata, potrebbe essere utile esplorare altre opzioni. Questo non significa necessariamente abbandonare il suo campo, ma potrebbe includere la ricerca di modi per integrare i suoi interessi e passioni nel suo lavoro attuale o considerare percorsi di carriera alternativi.

Potrebbe anche essere utile parlare con un consulente di carriera o un terapeuta che può aiutarla a esplorare i suoi sentimenti e le sue opzioni in un ambiente di supporto.

Ricordi che è normale e sano riconsiderare i propri obiettivi e desideri nel corso della vita. Prenda il tempo per riflettere su ciò che è veramente importante per lei e non abbia paura di fare cambiamenti se sente che la porteranno verso una vita più soddisfacente.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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6 LUG 2023

Buongiorno,
le sue parole arrivano dritte e sono toccanti, grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Da quello che dice mi sembra di capire che nella sua vita si è sempre posta degli obiettivi, ha fatto molti sacrifici per raggiungerli e si è dedicata moltissimo alla sua formazione tralasciando aspetti più ludici che poi ha giustamente sentito di voler sperimentare.
Ipotizzo che fin quando avesse degli obiettivi da portare a termine in qualche modo tutto funzionava e ora che i sacrifici hanno dato i loro frutti e ha raggiunto una posizione si sente vacillare.
Come se il suo equilibrio e la sua serenità dipendessero in qualche modo dal lavorare per raggiungere un obiettivo, leggo infatti che ad oggi pensa di intraprendere altri percorsi.
Quello che evinco, ripeto sono solo ipotesi non conoscendola, non è tanto che lei abbia “sbagliato” professione o ambito. Certo, può capitare in ogni carriera di sentirsi demotivati e poco interessati, è del tutto normale ma mi sembra che non riesca a sentirsi soddisfatta o motivata nei “tempi morti”.
Di fatto lei parla di una insoddisfazione di fondo, come un vuoto da riempire.
Questo aspetto, se vissuto serenamente, può farci sentire vitali, passionali. È sempre positivo avere voglia di interessarsi ad altro, voler vivere esperienze nuove.
Penso che la aiuterebbe intraprendere un percorso personale nel quale potersi interrogare su alcuni aspetti e sentirsi sostenuta nel ritrovare un nuovo equilibrio.
Resto a disposizione anche online,
in bocca al lupo!
Dott.ssa Ilaria Tempesta

Dott.ssa Ilaria Tempesta Psicologo a Roma

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6 LUG 2023

Buongiorno,
Ho letto il suo messaggio con molto interesse, certo emerge in ogni riga che lei ha scritto la sua parte “introspettiva”, la stessa parte che probabilmente l’accomuna agli studi classici e ad un interesse per la psicologia.
Sembra però che qualcosa non entri in questa parte introspettiva, che dunque resti fuori, come ad esempio questa sua sensazione di sentirsi smarrita e svuotata proprio dopo l’ottenimento del lavoro da lei desiderato; non so cosa ne pensa di questa contrapposizione, forse la sua parte introspettiva non riesce ad integrarsi con la sua parte “scientifica” ? Dovrebbe domandarsi anche sul passaggio dagli studi classici allo studio della scienza… cosa significano per lei queste due aree per molti aspetti diverse?
Lei inoltre, dice di essere stata sin da bambina orientata al raggiungimento degli obbiettivi, e questo mostra una forte tenacia, ma cosa ha significato per lei dover raggiungere gli obbiettivi prefissati? Al costo di rinunciare ad altro…
Queste domande potrà rivolgerle a se stessa e magari potrà trovare delle risposte.


Saluti.
Dott.ssa Sollazzo Karin

Dott.ssa Karin Sollazzo Psicologo a Grisolia

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6 LUG 2023

Buongiorno, crescere significa cambiare e rinnovarsi, avere nuovi interessi, obiettivi e desideri. Non c'è niente di male nel porsi delle domande sui proprio obiettivi di vita, anche perché la vita ci pone sempre nuove sfide e cambiare è parte della nostra natura.
Le consiglierei di capire cosa realmente può interessarle per un futuro e cosa invece può essere solo un desiderio momentaneo. Sicuramente fare esperienze aiuta in questo processo di scoperta di sé.
Un percorso di orientamento potrebbe aiutare durante questo percorso di scoperta.
Rimango a disposizione per qualsiasi necessità o informazione.
Dott.ssa Francesca Cremaschi

Dott.ssa Francesca Cremaschi Psicologo a Carpi

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6 LUG 2023

Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza con tanta sincerità. Capisco che ti senti smarrita e confusa, soprattutto perché sembri aver raggiunto ciò che credevi fosse il tuo obiettivo. In primo luogo, ciò che stai vivendo è normale e comune. Molti di noi, a un certo punto della vita, possono provare dubbi o incertezze riguardo la direzione che stanno prendendo, soprattutto quando raggiungono un obiettivo importante e si ritrovano a chiedersi "E adesso?" Da ciò che hai detto, sembra che tu abbia dedicato molto del tuo tempo e delle tue energie all'educazione e alla carriera, e ora che hai raggiunto un certo livello di successo, potresti sentirti un po' persa. Questo è comprensibile, soprattutto se per molto tempo la tua identità è stata fortemente legata ai tuoi obiettivi accademici e professionali.
È possibile che tu stia attraversando una fase di transizione e che il tuo sentimento di insoddisfazione sia legato alla ricerca di un nuovo senso di scopo o direzione nella tua vita. Potrebbe essere anche possibile che il tuo desiderio di esplorare la tua parte introspettiva, creativa e umana indichi una necessità di bilanciare gli aspetti scientifici e tecnici della tua vita con qualcosa di più personale e emotivo.
C'è un'immagine che potrebbe aiutarti a capire meglio ciò che stai vivendo: pensa alla tua vita come un viaggio in un fiume. Fino a poco tempo fa, il tuo viaggio era chiaro e definito - sapevi quale direzione prendere e dove volevi arrivare. Ora, però, ti trovi in una parte più ampia e tranquilla del fiume, dove le acque scorrono lentamente e la direzione non è più così chiara. A questo punto, potrebbe essere utile dedicare del tempo a esplorare i tuoi interessi, i tuoi valori e le tue passioni. Potresti scoprire nuovi aspetti di te stessa che non conoscevi prima. Ricorda, non c'è nulla di sbagliato nel cambiare direzione o nel cercare qualcosa di diverso. Ecco dove la terapia individuale può avere un ruolo molto importante. Uno psicologo può aiutarti a navigare in questo periodo di incertezza e a esplorare i tuoi sentimenti e i tuoi desideri in un ambiente sicuro e accogliente. Può aiutarti a comprendere meglio te stessa e a trovare un senso di equilibrio e soddisfazione nella tua vita. Non è necessario affrontare questi dubbi da sola - ci sono professionisti che possono sostenerti in questo percorso.
Per tutte le altre informazioni mi trovi online

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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6 LUG 2023

Buongiorno,
mi sembra descriva un essersi dedicata totalmente alla sua formazione e realizzazione, trascurando o accantonando altro (relazioni, parte creativa). Credo il suo vissuto di insoddisfazione, vuoto, solitudine e messa in discussione del suo investimento sono commiste a un idea di fare per riempire.
Proverei a pensare a un aiuto psicologico al fine di fermarsi, conoscere e approfondire il tutto, credo l'aiuterebbe.
Rimango a disposizione
Un cordiale saluto
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia

Dott.ssa Elisabetta Ciaccia Psicologo a Milano

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