Gentili dottori,
non so cosa fare: dopo la matutà sono rimasta un anno a casa poiché verso la fine dell'anno scolastico è morta mia madre e da lì in poi è stata durissima sia per il clima a casa, ma soprattutto perché a scuola non mi hanno dato nemmeno un giorno di respiro da verifiche o interrogazioni, quindi finite le superiori non avevo la forza di riprendere in mano i libri per i test di ammissione.
Passa un anno è sono indecisa tra ingegneria e medicina alla fine scelgo la prima perché ero portata per la matematica, è una laurea che non ti lascia a casa, ma soprattutto perché avevo paura di non entrare a medicina.
Il problema è che nella mia città non c'è la facoltà di ingegneria biomedica e quindi avevo ripiegato su ingegneria informatica per poi fare la specialistica in ingegneria clinica (che c'è) ma dopo 3 giorni sono scappata dalla facoltà perché proprio non la sopporto, così passo a ingegneria industriale; questa facoltà non mi appassiona, anzi mi lascia indifferente, ma almeno non mi disgusta.
Quindi pensavo il prosimo anno di tentare l'ammissione a medicina (e a infermiermiesistica) solo che comunque ingegneria è molto impegnativa quindi non so se riuscirei a studiare entrambe le cose, quindi ho pensato di passare a una facoltà più semplice e con meno ore come economia.
Ora sono indecisa perché se rimango a ingegneria so che mi aspettano 3 anni d'inferno a fare una cosa che non m'interessa minimamente, se passo a economia e non passo il test faccio una facoltà pure inutile (per il mio futuro); inotre se passo a medicina (o infermieristica) partirei con ben due anni di svantaggio...
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28 SET 2015
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Gentile Elisa
lei è indecisa tra ben tre branche universitarie delle quali, se ho capito bene, solo medicina le interessa davvero ma le sembra in qualche modo irraggiungibile con i mezzi a sua disposizione (capacità personali e fattori contingenti come scarsa disponibilità di tempo da dedicare allo studio), mezzi che percepisce insufficienti e inadeguati.
Si trova in una situazione di empasse. La mia impressione però è che l'indecisione sulla strada da prendere copra un altro tipo di problematica.
Quanto dev'essere stato difficile riorganizzarsi e trovare un nuovo baricentro dopo la perdita di sua madre!
Penso che per ritrovare la bussola dovrebbe ripartire dall'elaborazione del lutto di sua madre, dopo la quale si è forse ritrovata un pò troppo sola, confusa e "persa".
Un caro augurio di ogni bene
Dott.ssa Stefania D'Antuono
29 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Elisa,
immagino che avrà già dovuto scegliere. Se non arrivo troppo tardi, le direi di non considerarsi mai in una posizione di svantaggio. Ognuno ha i suoi tempi e se infermieristica le interessa non abbia dubbi! Un colloquio con i referenti dei corsi su cui è incerta la potranno aiutare a capire con chi è più in sintonia e a darle un motivo in più per scegliere una strada anziché un'altra. Resto comunque a sua disposizione. Cordialmente,
Dott. Giancarlo Gramaglia
28 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Cara Elisa,
mi sembra che sei davvero in una grande confusione essendo indecisa tra ingegneria, medicina, infermieristica ed economia.
Se gli studi di medicina ti piacciono ma hai rinunciato avendo il dubbio di non farcela, forse potresti provare ad affrontare il test di ammissione e vedere come va sospendendo per il momento lo studio di ingegneria. Mi pare di capire che, essendo portata anche per la matematica, avresti preferito studiare ingegneria biomedica ed è un peccato che tu non abbia pensato di poterti trasferire a studiare questa materia in una città ove esiste la facoltà.
Personalmente credo che quando ci sono buone doti di base quali normale intelligenza e buona volontà qualunque titpo di studio può essere portato a termine con successo ma è giusto che si scelga di studiare la disciplina che più piace prefigurandosi per il futuro una professione in quella direzione.
Penso che una consulenza psicoterapeutica, valutando meglio la tua personalità e le tue attitudini potrebbe aiutarti a fare una sceltà più ponderata.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).