Non so chi scegliere tra due psicoterapeuti?

Inviata da Giulia · 10 nov 2017 Psicoterapia

Buongiorno, mi trovo in una situazione difficile: ho contattato contattato contemporaneamente due diverse dottoresse, convinta che poi avrei saputo scegliere tra una Delle due.
Bene, ora non so chi scegliere perché mi sono trovata bene con entrambe.
La prima è una psicoterapeuta, che utilizza un metodo di cui non ricordo il nome (so che in mezzo c'è la parola "affettivo"), in pratica è molto dolce, mira a creare un rapporto meno distaccato con il paziente. Con lei sono riuscita ad aprirmi subito molto, ho pianto e mi sono sentita molto ascoltata.
La seconda è anche psichiatra, oltre che psicoterapeuta. Meno affettuosa, non sono riuscita subito a dirle certe cose, ma credo che col tempo mi aprirei anche con lei. Però l'ho vista poi metodica, ha detto di volermi fare un test psicologico e conoscermi meglio per capire quale terapia è meglio per me.
Inoltre, mi ha fatto molte domande sulla mia infanzia e su come vivo certe cose, mentre con la prima ho parlato in modo poi generico.
Io vorrei sceglierne una, però lasciarmi la porta aperta anche con l'altra, nel caso in cui facessi la scelta sbagliata.
Come faccio? Cosa posso dire a quella che non sceglierò?

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Miglior risposta 12 NOV 2017

Gentile Giulia,
anche se un solo incontro iniziale può essere insufficiente per una buona valutazione, io ti consiglierei di scegliere la professionista con cui ti sei sentita più compresa e a tuo agio dal momento che il rapporto di fiducia e l'alleanza terapeutica (benchè da costruire gradualmente) sono fondamentali in psicoterapia.
Non devi sentirti obbligata e alla terapeuta che non sceglierai potresti dire che non ti senti ancora pronta e che hai bisogno di tempo per decidere.
Eventualmente potrai sempre cambiare terapeuta qualora insorgessero in seguito buoni motivi per farlo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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16 NOV 2017

Salve ,leggendo la sua richiesta ho la sensazione che lei sappia cosa Sarebbe più giusto per lei (cosa sente piu giusto?...un approccio dolce ed accogliente oppure piu istituzionale?). Spesso un colloquio non è sufficiente, in alcuni casi si prendono 4o 5 incontri per poter vedere come si sente il paziente...perchè il benessere psicofisico inizia anche da qui...l accoglienza la sensazione di sentirsi accolti ,protetti ,capiti e Non giudicati è fondamentale per potersi fidare ed affidare al terapeuta per un percorso.

Dott.ssa Giulia Giannone Psicologo a Roma

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14 NOV 2017

Buonasera, allora credo che avendo potuto constatare che si è trovata bene con entrambe ha già avuto modo di comprendere che esistono approcci diversi e nel suo caso formazioni diverse ( una è psichiatra). Da quanto riferisce entrambe le figure hanno mostrato segni d professionalità. Non posso pronunciarmi più di tanto non sapendo se si reca da una collega per un percorso di approfondimento personale o un disturbo e in questo caso magari uan delle due lo tratta e l'ltra no. In ogni caso mi smebra di comprendere che con la prima c'è stato un impatto più diretto e immediato, in termini clinici un processo di alleanza molto più semplice. Se sente di volersi aprire sin da subito e di apprezzare l'affettività scelga la prima, se ritiene più adeguato procedere in maniera più graduale e metodica scelga la seconda. In ogni caso un bravo professionista saprà guidarla. Spero di esserle stata utile. Un saluto

Dott.ssa Gilda Di Nardo Psicologo a Roma

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13 NOV 2017

Se non ci sono particolari urgenze, di solito è importante iniziare il percorso di psicoterapia potendo rielaborare il significato dei sintomi, che sono dei segnali soggettivi e quindi delle forme di comunicazione con se stessi e con gli altri. Se il farmaco li annulla, questa è sicuramente nel breve una buona cosa perché la persona sta subito meglio, ma nel lungo potrebbe ostacolare la trasformazione degli elementi interni che li hanno provocati. Potrebbe succedere che togliendo il farmaco si ripresentino uguali a prima.
In altre situazioni, invece, alleviare la pesantezza della forte sofferenza con un farmaco, permette alla persona di riavvicinarsi a se stessa, avendo meno energie impegnate a sopportare dolore e angoscia.
Come vede, oltre alle specifiche preferenze sui terapeuti, ci sarebbe da fare una valutazione complessiva non solo di tipo diagnostico, ma anche riguardo ai suoi obiettivi di cambiamento.
Cordialmente
Dr.Bartoli - Valenza

Ipnosi dr.Bartoli Psicologo a Valenza

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13 NOV 2017

Gent.le. le Giulia,
La sua situazione terapeutica è complicata proprio dal fatto di avere non una ma bensì due terapeuta.
Tutto ciò può causarle dei dubbi... qualora il modo di affrontare i problemi che lei pone, fosse diversa tra le due terapeute e lei non sapesse più delle 2 terapeute seguire.
Si impone quindi una scelta!
Come sottolinea giustamente la terapeuta, una differenza tra le due professioniste è che la psichiatra può, all'occorrenza, suggerirle di assumere dei farmaci.
Un altro ragionamento che la invito a fare, è con quale delle due terapeute lei Giulia riesce ad esprimere meglio i suoi problemi e le sue difficoltà.
In base a questi 2 spunti di riflessione, cara Giulia, faccia la sua scelta e disdica l'appuntamento con l'altra terapeuta.
Un caro saluto.
Dott Betti Giuseppe

Dott. Giuseppe Betti Psicologo a Bologna

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12 NOV 2017

Buonasera Giulia
sono rimasta molto colpita dalla sua domanda. Non è che la situazione in cui si trova è parte del problema o del sintomo che vorrebbe portare in psicoterapia ? Io ne parlerei con entrambe le terapeute e vediamo che succede dentro di lei. Da ultimo osservo un lieve sbilanciamento rispetto alle due terapeute: rispetto alla prima ha già scritto che le piace mentre la seconda sembra che dica che piacerà e che le potrebbe piacere.

Un caro saluto.

Dr.ssa Loredana Muraca

Dr.ssa Loredana Muraca Psicologo a Milano

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11 NOV 2017

Cara Giulia, come tutte le relazioni anche quella terapeutica è una relazione.... e le mostrerà aspetti diversi di lei...
La mia opinione personale è che la scelta sia istintiva, ma anche ragionata. Al di là delle loro specializzazioni e peculiarità, le due professioniste le hanno esplicitato quale è il tipo di percorso che farebbero con lei? Quale durata? Quali obiettivi intenderebbero raggiungere? Con quali modalità? In base a questo potrà decidere quale sia il percorso migliore per lei in questo momento e quale le servirebbe di più per la sua vita. Con l'altra psicoterapeuta potrà disdire l'appuntamento dicendo che si prenderà un po' di tempo per riflettere. Auguri, Maria Cristina Guberti

Dott.ssa Maria Cristina Guberti Psicologo a Ravenna

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11 NOV 2017

Gentile Giulia,
Scegliere comporta sempre una rinuncia e a volte ci mette in ponte. Ed è così anche per la ricerca di una/uno psicoterapeuta. Ma solo l’esperienza diretta può fugare i suoi dubbi. Quindi per il momento scelga la persona con cui si è sentita più “comoda” e a suo agio nell’incontro e con la quale sente di poter provare a costruire un rapporto di fiducia e sicurezza. Se poi dovesse scoprire che non è adatta alle sue necessità fa sempre in tempo a riprendere il contatto con l’altra psicoterapeuta. Coraggio! Maria Luisa Scarpa

Dott.ssa Maria Luisa Scarpa Psicologo a Sassari

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11 NOV 2017

Buongiorno, Giulia.
Capisco l’indecisione, ma anche la necessità di scegliere...
Intende seguire un percorso psicoterapeutico? Chi ha una formazione psicologica psicoterapeutica è un professionista laureato in Psicologia, poi abilitato (iscritto all’Ordine) e poi che ha seguito una scuola di Psicoterapia, tendenzialmente lavorarerà, a seconda poi del proprio orientamento, mettendo al centro relazione, empatia ed obiettivi concordati (forse questi sono emersi poco dalle sue parole).
Lo psichiatra invece è un medico che si è specializzato in Psichiatria, il cui strumento di elezione è il farmaco, e che d’ufficio è anche psicoterapeuta senza che necessariamente abbia fatto una formazione specifica in tal senso (salvo scelte personali e individuali del singolo professionista).
Cordiali saluti e buona scelta
Dott.ssa Ilaria Gisondi

Dott.ssa Ilaria Gisondi Psicologo a Trezzano sul Naviglio

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11 NOV 2017

Salve Giulia,
Non è possibile né consigliabile portare avanti due percorsi. La psicoterapia non è mai un percorso obbligato, avrai sempre la possibilità di interrompere e cambiare terapeuta se ti accorgerai che mangia scelta non era la migliore per te.

Oltre alla tecnica, c'è sempre un impatto molto soggettivo iniziale che può cambiare o evolvere nel tempo.
È normale non essere sicuri subito, ma può diventarti più chiaro nel tempo e potrai sempre scegliere se confermare la tua scelta o prendere una strada diversa.

Buona giornata
Camilla Marzocchi
Bologna BO

Dott.ssa Camilla Marzocchi Psicologo a Bologna

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10 NOV 2017

Gentile Giulia,
occorre attuare una scelta, comprendo che le piacciono entrambe le terapeute anche se sono professioniste differenti.
Una discriminante e' che la psicoterapeuta psichiatra ha la capacità di somministrare farmaci mentre l'altra professionista che è solo psicoterapeuta non utilizza farmaci.
Un'altra discriminante è scegliere in base alla dottoressa che ha sentito come maggiormente empatica ed accogliente.
Quando ha deciso comunichi semplicemente la sua decisione e revochi un appuntamento. Non si preoccupi!
Cari saluti
Dott.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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