Da un po' di tempo non provo più un sentimento che si avvicini alla felicità.
C'è da dire che non riesco nemmeno più a credere in me stesso e non mi riesce più naturale scherzare con gli amici.
Sono diventato una persona seria, attenta al dovere, ma che non riesce a formulare una battuta divertente e ridere un po'.
Tutto ciò a me non piace per nulla e cerco sempre di essere una persona diversa, di valorizzarmi e per un po' ci riesco pure.
Ma poi tutte le cose che scacciavo dalla mente per cercare di cambiare si fanno più pressanti e alla fine mi arrendo e cado in depressione per brevi periodi, al termine dei quali mi ritrovo di nuovo a lottare per cercare di essere una persona diversa.
A questo va aggiunto anche il fatto che i momenti piacevoli, sono diventati ormai rarissimi e da un po' non riesco più a sentire gioia.
Questo va avanti da un anno ormai e non riesco a capire perchè non posso essere semplicemente ciò che voglio essere, o provare ciò che vorrei.
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14 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Gabriele,
ci sono per tutti dei momenti più duri, in cui invece che essere e vivere come vorremmo, c'è da stringere i denti e lottare anche solo per sopravvivere. Ha fatto bene a scrivere, è un segno della volontà di cambiare che è un buon appiglio alla vita. Provi a contattare un collega di zona per un sostegno se le cose non dovessero volgere al meglio in breve periodo.
Non so esattamente se ci sono, nel suo caso specifico, delle situazioni stressanti che l'hanno portata a vivere in modo meno fiducioso la vita, ma stare bene si può ed è un diritto di tutti.
Restiamo in ascolto,
Dottor Antonino Savasta,
Pistoia.
21 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Grazie davvero a tutti, queste situazioni mi capitano spesso, ma grazie ad un amico in questi giorni ero riuscito a stare meglio, salvo il fatto di ricadere di nuovo nella sfiducia di me stesso giusto oggi. Però ora ho capito che qualsiasi cosa io faccia, la svalutazione di me stesso è sempre dietro l'angolo e la paura di non farcela e sbagliare sono il mio nemico.
Per la terapia purtroppo non so se potrei permettermela
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17 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno gentile Gabriele
dalla descrizione del suo stato d'animo emerge un conflitto tra ciò che Lei sente di se stesso e ciò che lei pensa "dovrebbe essere" per sentirsi valorizzato come persona sia in relazione a se stesso e sia in relazione con gli altri. Probabilmente questa sua osservazione continua, come fosse un giudice severo di se stesso, l'impegna al punto da lasciar sfuggire i piccoli istanti di benessere nella vita di tutti i giorni. Perchè è dai piccoli istanti che si parte per raggiungere un benessere armonico. Le suggerisco di richiedere una consulenza psicologica de visu per esternare la sua priorità valoriale e valutare l'opportunità di una psicoterapia ad orientamento psicodinamico. Se è di Roma, resto a disposizione per quanto suggerito.
Cordialmente
14 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Gabriele,
il malessere che lei sta provando, a che cosa lo attribuisce?
È importante che riesca a dare un senso all'assenza di piacere, tenendo a mente che l'umore non cambia senza motivo.
Soltanto avendo un obiettivo più concreto, che non sia il semplice "voglio stare meglio", potrà uscire dalla palude.
Forse dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo di persona per avere la situazione più chiara.
Che ne pensa?
14 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Gabriele,
la depressione è un amico che perseguita, chiede, pretende, ma non dà niente in cambio. la vita senza gioia e senza il minimo piacere delle cose quotidiani, possa distruggere la persona. Ecco perchè le consiglio di rivolgersi a uno terapeuta e di vedere da dove provengono tutti i suoi disaggi.
Lavoriamo anche on -line se l'ha interessa.
In bocca al lupo
14 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Gabriele,
le suggerisco di non prendere sottogamba questo sintomo che in gergo tecnico chiamiamo "anedonia", ovvero la mancanza di emozioni positive e del trarre piacere dagli avvenimenti della vita. Potrebbe essere in corso un episodio depressivo, suggerito anche dalla presenza di pensieri di autosvalutazione (non riesco a credere in me stesso). Le consiglio di rivolgersi al più presto a uno psicoterapeuta -possibilmente di approccio cognitivo comportamentale- per affrontare con una psicoterapia il suo calo di umore che prosegue da molto tempo, eventualmente da affiancare inizialmente con una terapia farmacologica anche blanda di concerto con uno psichiatra. Tenga presente che questi servizi sono presenti anche presso strutture pubbliche come le asl.
cordiali saluti
14 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Egregio signor Gabriele,
trattasi di un segnale importante che dura, purtroppo, da tempo anche se non è mai troppo tardi (tuttavia conviene affrettarsi)per andare presso un capace psicoterapeuta e raccontando tutto dall'inizio per capire subito che cosa c'è fa re per rispristinare la salute persa
dr paolo zucconi, psicoterapeuta e sessuologo clinico comportamentale