Vorrei cambiare, lasciarmi andare, essere più felice...

Inviata da Indeciso90 · 15 mag 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Buonasera, non so se scrivo per sfogo o perché cerco qualcosa, sicuramente non sono felice. Sono convinto che la felicità e spensieratezza non esistano se sei una persona consapevole. Ho 33 anni e sono figlio unico, lo dico perché riconosco in me molti tratti del figlio unico. Da sempre coccolato, amato, con tutte le attenzioni su di me sia in bene che male (pressione per il successo ecc...). Mi ritengo una persona razionale, con una forte intelligenza empatica. Non amo la mediocrità, l'essere nella media. Per questo mi sono laureato con il massimo dei voti, ho lasciato la mia città per far carriera, dopo tanti sforzi a 31 anni sono diventato manager della multinazionale per cui volevo lavorare da anni. Ho uno stipendio ben sopra la media, eppure a ogni step che raggiungo desidero di più. Ho raggiunto un risultato unico per la mia età ma l'idea che ci sia qualcuno sopra di me nella gerarchia mi crea rabbia. Mi piace imparare, studiare, immagazzinare dati, farmi una idea della realtà attraverso i numeri. Leggo molti giornali, notizie di politica e scienza per lo più ma in generale tutto perché amo sapere. Faccio sport, piscina e palestra per curare il fisico. Ho visitato la maggior parte degli stati Europei, amo vedere luoghi e culture diverse. Ho una ragazza che vive con me, nell'appartamento che ho acquistato da poco. In casa penso di essere un buon compagno. Le ragazze con cui sono stato hanno sempre detto che la mia intelligenza supera quella della maggior parte delle persone, che mi amavano per questo e che loro non erano alla mia altezza (oltre a dire che sono un egocentrico e narcisista). Ho sempre risposto di no, sorridendo, e dicendo che non era così. In realtà ho sempre pensato che loro non lo fossero davvero (alla mia altezza)

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Miglior risposta 17 GIU 2023

Buongiorno,
dice "non so se scrivo per sfogo o perché cerco qualcosa" ma ha anche una certezza "sicuramente non sono felice" e un obiettivo "vorrei cambiare, lasciarmi andare, essere più felice". Come raggiungerlo? Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla ad entrare in contatto con i suoi bisogni; riconoscerli e soddisfarli può mettere un seme per la felicità: da quello che scrive, posso ipotizzare che è più alla ricerca del primeggiare che della realizzazione dei suoi autentici bisogni. Ed emerge una specie di senso di superiorità ("alla mia altezza") che probabilmente le causa difficoltà nelle relazioni sentendosi forse emotivamente solo: anche nei confronti di uno/a psicoterapeuta potrebbe nutrire tali pensieri ed emozioni ma avrebbe la possibilità di non mentire ("ho sempre risposto di no... in realtà") ma di parlarne affrontando il problema e, più in generale, cercando insieme una strada che porti al suo benessere. Ci pensi, merita di essere felice.
Un saluto.
Dr.ssa Annalisa De Filippo,
Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Annalisa De Filippo Psicologo a Sesto San Giovanni

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17 MAG 2023

Gentile utente,
lei è una magnifico cavallo da corsa.
Vincente e pluripremiato.
La questione è che oltre a reddito e superbia queste doti da vincente non le servono a nulla.

Le descrivo questo potenziale piano inclinato:
andrà periodicamente in crisi a causa del vuoto che le si sta aprendo dentro finché capitolerà di fronte al suo processo di umanizzazione.
Non gli resista perché è peggio.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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17 MAG 2023

Buongiorno,

sulla carta la sua vita pare piena e ricca di eventi e traguardi significativi, pero' emerge una insofferenza di fondo che tradisce l'immagine dell'apparente vita perfetta che si e' costruito finora.
Quali aspetti di se' vorebbe cambiare? In quali contesti e relazioni interpersonali desidererebbe lasciarsi maggiormente andare e cosa intende esattamente quando scrive questo?
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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17 MAG 2023

Buonasera,
mi soffermo e trovo molto interessante il nickname che ha utilizzato: "indeciso90". Da come si descrive sembra tutto tranne che una persona indecisa,
anzi, molto deciso di quello che è e di quello che fin'ora ha cercato, voluto
e ottenuto. Etimologicamente la decisione è di più della sicurezza e della certezza, diciamo che è l'attuazione della scelta. Perciò possiamo dire che essere indecisi vuol dire non attuare la scelta nonostante questa sia stata individuata.
Magari lei ha già intuito che c'è qualcosa che le manca per essere felice, quel non "essere sempre all'altezza", essere umano anche lei ogni tanto, deve trovare la modalità per metterlo in atto.
Saluti
Dott.ssa Laura Giovannini

Dott.ssa Laura Giovannini Psicologo a Roma

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17 MAG 2023

Caro Indeciso 90,
sono stata colpita dal suo post, in quanto rappresenta una carrellata di successi e alte performance , eppure afferma di essere infelice.
La felicità generalmente è fatta di piccole cose e di semplicità.
Allo stesso tempo, ha scelto un nickname che è esattamente il contrario della sua descrizione :” Indeciso”.
Non sa esattamente per quale motivo sta scrivendo. Quindi è nella fase della precontemplazione ( Prochaska e Norcross) ossia non è consapevole del suo problema.
Le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia per fare chiarezza con se stesso e far emergere con chiarezza dubbi, difficoltà e problemi che non sa ancora definire.
Un caro saluto
Dr.ssa Anna Capriati

Dott.ssa Anna Capriati Psicologo a Trieste

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17 MAG 2023

Buongiorno

Lei è indubbiamente una persona curiosa e la curiosità è indice di intelligenza.
Non si reputa una persona felice, forse perché è sempre insoddisfatto e in competizione con se stesso. Si pone sempre nuovi obiettivi che immancabilmente raggiunge ma quando li ha raggiunti non è appagato, ha bisogno di rincominciare con altri.
La felicità a mio avviso si raggiunge con la consapevolezza e imparando ad amare se stessi e ad accettare gli altri per quello che sono.
Il fatto che lei sia considerato superiore dalla sua compagna e si senta tale, può avere anche un risvolto positivo nel pensare di poter essere d'aiuto a qualcun altro.

Vorrei usare una metafora: l'aquila è indipendente, vola in alto e osserva tutto da un punto di vista superiore e distaccato ma sta bene con se stessa. È anche un rapace e sa difendersi e può difendere gli altri.

Un percorso di rielaborazione e consapevolezza forse potrebbe esserle d'aiuto per viversi meglio, utilizzando i punti di forza di cui dispone e imparando a capire come farne il miglior uso possibile , senza pensare di dover sempre dimostrare qualcosa a se stesso o agli altri.

Un saluto
Paola Von Korsich Giardini

Dott Paola Von Korsich Giardini Psicologo a Monza

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17 MAG 2023

Gentile Indeciso, forse il suo è uno sfogo o il desiderio di trovare qualcosa (...) a me fa figura l'insoddisfazione a fronte di traguardi e successi personali che riconosce dal punto di vista razionale ma che sembrano non toccarla più dal punto di vista emotivo. Il suo negare la felicità e la spensieratezza perché 'consapevole' mi fanno pensare ad una solitudine interiore della quale potrebbe prendersi cura: esplorare i suoi significati a partire da ciò che intende per intelligenza empatica, comprendere gli aspetti legati al piacere che descrive nel fare le cose e l'apparente assenza di spensieratezza...sarebbero punti di interessante riflessione. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa, disponibile anche on line.

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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17 MAG 2023

Caro Indeciso90, grazie per esserti confidato con noi.
Credo sarebbe importante approfondire cosa significa per te la "felicità".
Hai descritto tantissimi dei tuoi successi e delle tue soddisfazioni, restando tuttavia per ognuno di essi nell'ambito materiale, concreto, oggettivo e poco emotivo. Forse è per questo che non ti senti felice: come se stessi cercando di rispondere al linguaggio dell'emozione, utilizzando un altro alfabeto, quello delle conquiste materiali, dell'azione e del pensiero. Due mondi che vorrebbero entrare in contatto tra di loro e che devono cercare un modo per farlo e, soprattutto, un mondo - quello emotivo - che chiede sempre di più di essere ascoltato e soddisfatto.
Non lasciare andare l'occasione di rispondere a questo bisogno, accetta questa nuova sfida che, stavolta, ti stai ponendo da solo, verso la felicità autentica.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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16 MAG 2023

Buonasera, credo che sarebbe importante per lei esplorare il concetto di amore incondizionato. Immagino che da bambino, pur essendo stato coccolato e amato dai suoi genitori, le è risultato intollerabile quando, a causa di qualche insuccesso, queste attenzioni venivano un po' meno ed ha pensato che in quei frangenti l'amore dei suoi genitori fosse a rischio, così ha votato la sua vita al successo pensando che solo così ci si può assicurare l'amore.
Riferisce di aver comprato una casa con cui vive con la sua attuale ragazza e di essere un buon compagno. Così facendo ci descrive le sue relazioni in termini di performance, di ciò che ha e di ciò che fa. I suoi sentimenti non emergono.
Forse è vero che le donne con cui è stato non erano alla sua altezza o forse no, di certo se le hanno detto così se ne può dedurre che si sentivano ingaggiate in una sorta di competizione. La competizione all'interno della coppia non favorisce l'amore reciproco, quello che ti fa sentire al sicuro anche quando mostri le tue debolezze e fragilità. Così come il giudizio è molto lontano dall'empatia. Essere empatici ha poco a che fare con l'intelligenza e molto di più con l'umiltà, con la consapevolezza che gli altri sono diversi perché fanno scelte diverse e che le fanno per dei buoni motivi, non sempre per pigrizia o incapacità.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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16 MAG 2023

Buonasera,
per tanti aspetti ha completamente descritto la psicologia del figlio unico, che è portato a stare tra gli altri ma sempre un po' isolato, o perché ad un lato o perché più in alto. Che succede se sta in mezzo agli altri?
La saluto, augurandole di scoprire anche questo e di poter finalmente essere soddisfatto, che non significa smettere di migliorare e diventare mediocri, ma amarsi mentre si cresce, chissà, magari anche sbagliando!
Roberta Del Monte

Dott.ssa Roberta Del Monte Psicologo a L'Aquila

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16 MAG 2023

Buongiorno,

Mi focalizzerei principalmente sul suo dubbio iniziale: perché ha scritto qui?
Ha descritto una vita oggettivamente di successo, eppure non si sente felice, eppure vuole cambiare (cosa?), eppure vuole lasciarsi andare (in che modo? Su che versante?). Sa, trovo interessante questa sua attenzione per essere all’altezza, la rabbia verso chi percepisce che possa rubarle il primo posto del podio, ma mi verrebbe anche da chiederle per chi lei deve essere all’altezza? Qual è l’altezza che le permette di unire il suo successo a un sentimento di autostima coerente, con annessa felicità? Cosa succederebbe se uscisse dal podio?

La sua vita merita approfondimento, lei merita di essere ascoltato e visto, anche senza dover dimostrare qualcosa

Resto a disposizione

Dott.ssa Cecilia Autelli Psicologo a Pavia

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16 MAG 2023

Buongiorno gentile utente,
grazie per aver condiviso con noi i suoi pensieri. Da ciò che scrive mi sembra di capire che pur riconoscendosi virtù e successi raggiunti, fa fatica a goderne appieno bramandone altri e mettendosi in competizione con gli altri. Può pensare di mettersi in discussione e lavorare su di sé?
Sono disponibile se ne vorrà parlare, anche online.
Un caro saluto e le auguro buone cose.
Dott.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

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16 MAG 2023

La felicità si trova nell'accettazione delle cose (non solo materiali, affetti ecc.) che si possiedono e che ci attorniano. Se noi impariamo ad apprezzare le cose che possediamo, potremo essere felici. Solo in questo caso. Se, al contrario, ci paragoniamo costantemente agli altri, troveremmo sempre qualcuno che ha qualcosa in più di noi, uno stipendio più alto, un posto di lavoro più prestigioso, una casa o una automobile più grande e più potente, una moglie più bella, dei figli più belli e più bravi ecc.
Essere soddisfatti di ciò che possediamo è l'unica via alla felicità. Purtroppo molto spesso quello che possediamo non ci basta e il confronto con gli altri è continuo. Questo spesso accade a causa delle esperienze che abbiamo fatto nella vita, ai rapporti con i nostri genitori, al loro comportamento nei nostri confronti quando eravamo piccoli, ai nostri successi o insuccessi nel passato, al livello di autostima che abbiamo. Se non ti senti felice con ciò che possiedi, forse sarebbe bene iniziare un percorso psicoterapeutico, per guardare dentro a te stesso e capire veramente quello che vuoi.
Ti auguro una vita serena.
dott. Rodolfo Vittori

Dott. Rodolfo Vittori Psicologo a Romans d'Isonzo

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