Non riesco a rendermi indipendente

Inviata da Emma · 24 nov 2022 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve, sono una ragazza di 24 anni ed è da circa 6 che vivo con questo enorme peso, ovvero quello di non riuscire a rendermi indipendente come vorrei. Mi spiego meglio: mi sono laureata l'anno scorso con il massimo dei voti, ho iniziato subito a lavorare guadagnando un buono stipendio, ho diversi amici e diversi passatempi tipici dei ragazzi della mia età. Fin qui tutto bene, il mio problema più grande è che non riesco a trovare il coraggio di guidare. Da quando ho preso la patente a 18 anni, vedevo subito i miei coetanei prendere senza paura la macchina ma io non ci sono mai riuscita. Ho sempre avuto paura di sbagliare, di fare danni (sia alla macchina ,sia nei casi più gravi alle altre persone o a me stessa). Ora sono arrivata a 24 anni e questa situazione inizia a pesarmi parecchio, ci sto male da morire perché non guidando devo sempre dipendere dalle altre persone o dai miei genitori per andare da qualche parte (addirittura per andare a lavorare a volte devo farmi accompagnare). Tutto ciò mi fa stare male parecchio perché inizio a sentirmi quasi "inferiore" rispetto alle altre persone, perché loro fanno serenamente una cosa che a me invece terrorizza. So guidare, so portare la macchina in strada, ma quando lo faccio ho sempre una tensione addosso che non appena parcheggio tiro un sospiro di sollievo. Ad essere sincera mi agito soprattutto quando in strada c'è un po' di traffico, ho sempre il timore di sbagliare (forse perché quando facevo le guide con mio padre è capitato che si arrabbiasse a volte quando sbagliavo). Insomma, ho questo problema che per alcuni potrebbe sembrare una scemenza, ma per me sta diventando un ostacolo insormontabile, perché io vorrei davvero rendermi indipendente al 100% come tutti i miei amici, ma mi blocco sempre e tutto ciò mi fa stare male da morire anche perché spesso mi sono ritrovata a rinunciare ad alcune uscite perché non sapevo come muovermi...
I miei genitori sanno quanto tutto ciò mi fa arrabbiare, ma a volte sembrano non rendersi conto di quanto in realtà mi faccia stare male. Ammetto di essere una persona un po' insicura, nell'ultimo anno ho riflettuto parecchio su me stessa e sono migliorata un po' sotto questo punto di vista, ma la paura di guidare è rimasta tale. Anzi, a volte mi sento quasi rassegnata finendo con il soffrirci ancora di più, perché non riesco a fare una cosa che tutti gli altri fanno tranquillamente, sentendomi quasi "in difetto" o "inferiore" rispetto a loro...
Quando ne parlo con i miei, di quanto tutto ciò mi faccia arrabbiare, se ne escono con frasi del tipo "comprati la macchina", quando io so che il problema non è quello di non avere la macchina, quanto la preoccupazione di mettermi alla guida perché temo di sbagliare e di non avere il controllo della situazione per via delle mille insidie che possono esserci per strada.
Da dove posso partire per rompere il ghiaccio? Per essere più rilassata mentre guido? Questa situazione inizia a pesarmi parecchio...

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Miglior risposta 25 NOV 2022

Emma buongiorno, ha concluso gli studi con il massimo dei voti. Ha trovato subito un ottimo lavoro. Sì batta una mano sulla spalla. Mi sembra che stia facendo grandi cose!
Ci sarebbe l'EMDR (cerchi il terapeuta che la applica) e eventualmente l'essenza floreale Rock Rose o Rescue Remedi (da prendere sotto la lingua in quei momenti di agitazione).
Poi ci sarebbe un gesto di contrordine rispetto al papà che si arrabbiava durante le guide. Torni a fare qualche guida con un istruttore molto gentile e ritenti le sua esperienza di conducente.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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5 DIC 2022

Buongiorno Emma,
innanzitutto ti ringrazio per esserti aperta con noi ed averci raccontato la tua esperienza.
Capisco la tua voglia di risolvere questa difficoltà e la frustrazione nel non sentirti capita. Dal racconto che ci hai portato mi sembra di notare una tendenza ad auto-valutarsi; questa, se funzionale, può aiutarci, spronarci ed alimentare le nostre azioni; al contrario, se insistenze e disfunzionale, può comportare un enorme peso anche nelle azioni più comuni o, come dici tu che tutti gli altri fanno tranquillamente.
Mi piacerebbe chiederti quanto peso abbia per te il confronto con l'altro e la possibilità di non essere, ancora, al massimo delle tue capacità. Come ti fa sentire?
Hai 24 anni e, come tutti agli inizi, hai bisogno di pratica. Non si tratta di non saper guidare, e questo lo hai ben chiaro, ma di trovarti nella situazione di sbagliare. Cosa ti provoca questa possibilità? Cosa rappresenta per te l'errore?
Spero che queste domande possano, trovando una risposta, aiutarti ad individuare la reale difficoltà.
Dottoressa Francesca Bottazzi

Dott.ssa Francesca Bottazzi Psicologo a Taggia

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1 DIC 2022

Buonasera Emma,
sicuramente la terapia strategica o quella cognitivo comportamentale potrebbero fare al suo caso, soprattutto nella gestione dell'ansia alla guida e nella risoluzione del sintomo "fobico". Dal mio punto di vista, analitico transazionale, penso che questi sintomi andrebbero approfonditi ma soprattutto accolti come una fragilità di cui prendersi cura. Il timore di sbagliare, la pretesa di avere tutto sotto controllo e la tensione verso la perfezione sembrano essere lo sfondo in cui lei si muove. Un percorso terapeutico la aiuterebbe a guardarsi con più indulgenza. Un caro saluto, dr. Maria Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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25 NOV 2022

Buonasera,
La paura di guidare ha a che fare con l’asse psicologico dipendenza/autonomia. In questo caso sembra entrare in ballo un’istanza psichica che chiamiamo Super-io e che emette di continuo giudizi su di sè. Chiaramente il giudizio prevede che l’individuo debba rispettare tutti i criteri richiesti ovvero sia perfetto. Ma la perfezione non è dell’essere umano, anzi lo sbagliare lo connota. L’imparare anche connota l’essere umano proprio a partire dalla riflessione. Quindi ci si può dare credito per imparare dagli errori e soprattutto ci si può dare tempo. Ognuno ha un suo tempo e anche lei potrà divenire più sicura padroneggiando la paura di sbagliare. Il giudizio di di sè è un potente fattore di blocco, quindi va arginato ciò che produce blocco. Il Training Autogeno può essere un buon metodo per apprendere il rilassamento psico-corporeo. Anche una psicoterapia orientata sull’elaborazione dell’asse dipendenza/ autonomia può essere buona cosa. Inoltre se c’è una persona di cui si fida e da cui non teme giudizio, potrebbe sperimentare con quella delle piccole esperienze di guida, in cui può tollerare l’errore e sentire cosa succede se sbaglia e poi prova a non dare peso eccessivo all’errore ricominciando.
Dott.Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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25 NOV 2022

Buonasera Emma, la paura della guida è comune a molte persone, perciò non si trova da sola. Una terapia breve centrata sulla gestione dell'ansia alla guida può sicuramente aiutarla. Nella pratica clinica è possibile gestire questo problema in una situazione ambientale in cui il terapeuta la può aiutare passo per passo, anche affiancandola nella guida di un auto. Perciò non demorda, può tranquillamente iniziare a guidare con molta più disinvoltura, rimanendo comunque prudenti, aspetto importante per tutti gli automobilisti.

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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25 NOV 2022

Buongiorno
Le consiglio un percorso con uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale che l'aiuterà a superare la paura del guidare. Che è soltanto un po' di ansia e nulla più. E l'aiuterà anche per la sua insicurezza.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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25 NOV 2022

Buongiorno Emma, innanzitutto grazie per aver condiviso qui un pezzetto della tua storia.
Quel che tu racconti sembra parlare di una fatica con l'indipendenza, paura di sbagliare e bisogno di controllo per non creare danni; questo confluisce nel "guidare la macchina mi spaventa a tal punto da evitare completamente". L'evitamento è una strategia difensiva che ti protegge da ciò che ti spaventa e che ha il rischio di instaurare un circolo vislzioso per cui ciò che ti spaventa si conferma a poco a poco e diventa un problema più grande.
Valuta la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico per indagare questa fatica e magari scoprire che dice qualcosa di te di più ampio del "non riesco a guidare".
Dottoressa Marta Lanfranco

Dott.ssa Marta Lanfranco Psicologo a Torino

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25 NOV 2022

Salve Emma,
Colpisce nel suo messaggio che lei identifichi il poter guidare con il sentirsi indipendente, in un modo che mi sembra vada ben al di la' di semplici questioni logistiche. Da quanto capisco ha gia' iniziato un lavoro introspettivo, prendendo consapevolezza di una certa insicurezza. Probabilmente un lavoro piu' approfondito supportato da un* professionista, aiuterebbe per fare un passo un piu' verso la conquista di una maggiore sicurezza di se' e di conseguenza senso di indipendenza. Potra' lavorare anche sulla questione della guida per se', con un misto di tecniche di rilassamento ed esposizione graduale.
Si riconosce di aver conquistato gia' diversi traguardi importanti nella vita, ce la fara' anche con questo.
dott.ssa Francesca Calvano

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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25 NOV 2022

Cara Emma, comprendo il disagio che comporta la situazione che sta vivendo. Per rompere il ghiaccio con la macchina dovrebbe iniziare dal rompere il ghiaccio con sè stessa, comprendere cosa l'ha portata ad avere questo rapporto negativo con la macchina, i sentimenti che prova quando si mette alla guida, le sarà utile per riuscire ad arrivare al suo obiettivo.
Se ne ha piacere, resto a disposizione.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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25 NOV 2022

Buongiorno Emma.
Grazie per la condivisione.

Da quanto scrive lei evita per paura una certa attività, che di per sé non è problematica. Ci sono molte persone che per diversi motivi non guidano o non hanno una macchina. E' importante però il significato che lei attribuisce a questa limitazione.

Da quanto riporta associa il mettersi alla guida al "rendersi indipendente" e quello che legge nella risposta altrui alla sua paura è che la sminuiscono facendola sentire "inferiore".


Io non posso darle suggerimenti su come mettersi al volante, posso suggerirle di considerare uno spazio psicologico in cui iniziare a mettere parola a tali questioni per analizzare l'origine dell'angoscia sottostante alla paura di guidare.

Un caro saluto.

Dott. Davide Boifava

Dott. Davide Boifava Psicologo a Milano

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