Salve, inizio scrivendo che credo di soffrire di dismorfofobia, tanto da odiare il mio aspetto estetico nonostante con me ci provi moltissima gente. -Leggendo ulteriormente, capirete il perchè di questa premessa.-
Ho comunque già prenotato una seduta da uno psicologo per risolvere la mia fobia.
Sono fidanzata da due anni, e io e il mio ragazzo non siamo mai davvero stati bene assieme, per svariati motivi:
•Il primo motivo è che, nonostante sappia di questo mio problema, quando gliene parlo mi insulta, e come se non bastasse sui vari social seguiva una miriade di pornostar e modelle hot.
Uno degli episodi più di cattivo gusto, a mio parere, è stato l’avermi chiesto per tre volte consecutive in tre giorni diversi, per quale motivo non fossi come una nota conduttrice televisiva (non mi va di dire il nome), la quale riteneva praticamente più bella di me. -Io non ho mai pensato che nessuno fosse meglio di lui, lo amo totalmente, e ho occhi solo per lui, non sento il bisogno di rifarmi gli occhi guardando altri ragazzi!-;
•Ovviamente ciò non sarebbe di vitale importanza se non ci fosse un secondo motivo (ancora peggiore): non abbiamo quasi per niente contatto fisico, in due anni lui non mi ha quasi mai sfiorata e, ogni volta che provavo io a iniziare a fare qualcosa, prontamente finiva male, o direttamente non riusciva ad eccitarsi con me. -E visto che abbiamo entrambi 23 anni, credo ciò non sia normale.-
Inoltre, ogni volta che gli parlo di quanto io mi veda brutta mi insulta dicendomi in maniera brusca che non è così, senza prendersi la minima briga di capirmi o di parlarmi con calma.
Il mio problema è che tutto quello di cui ho bisogno, è trovare un posto sicuro, in cui sentirmi davvero apprezzata e inferiore a nessuno, se lui proclama di amarmi, come fa a trovare troppo complicato pensare a me quando compie una determinata azione? O quando pensa di dire certe cose?
Per il resto è un ragazzo dolcissimo, e mi ha chiesto scusa svariate volte, tuttavia non riesco a non pensare a quanto successo.
Mi piacerebbe ricevere un parere in merito a quanto scritto.
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21 APR 2020
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Cara Vittoria,
c'è molta sofferenza nelle tue parole. Come dici giustamente all'inizio della tua lettera quello che pensi del tuo aspetto fisico ti sta condizionando molto. Poter accettare il tuo aspetto fisico sarà il passo decisivo per acquistare quella autostima di cui hai bisogno per la tua vita e i tuoi rapporti. Bisognerà entrare a fondo sui motivi per cui ti senti di non piacere, forse ripercorrere episodi della tua vita in cui hai maturato questo tuo sentire per capire quali modalità stai mettendo in atto nei tuoi rapporti. Solo dopo potrai vedere con altri occhi questa tua relazione e chiederti se davvero puoi accettare un rapporto fatto di insulti, mancanza di intimità e di contatto fisico. Sono a tua disposizione per qualsiasi consulenza, tanti auguri per la tua vita,
Dott.ssa Maria Cristina Guberti
21 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Vittoria, il suo bisogno è legittimo, ma il posto sicuro in cui sentirsi davvero apprezzata non è fuori ma dentro di lei. Per trovarlo occorre affidarsi ad un professionista che con pazienza l'aiuti a guardarsi con occhi più amorevoli, partendo dal corpo. Comprendere le ragioni profonde del suo odio per il suo aspetto fisico potrà aiutarla a ritrovare la connessione con il suo corpo, scoprendolo alleato e non nemico. Vedrà che alla luce di un ritrovato e più equilibrato rapporto con se stessa (corpo e mente) ritroverà migliorate tutte le sue relazioni con gli altri... In bocca al lupo!
21 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Vittoria,
è stata molto brava anzitutto a richiedere già un aiuto per cercare di risolvere la sua difficoltà. Questo le consentirà di ricollocarla nella sua storia di vita e, dunque arricchirla di contestualizzazioni che le permetteranno di meglio comprenderla e gestirla.
Per alcuni tipi di persone, il rimando (positivo o negativo) dell'altro struttura la propria stabilità personale: vengono quindi ricercate all'esterno quelle "conferme" che ci permettono di sentirci "belli", "bravi", "buoni", etc. Se questi rimandi vengono a mancare, è possibile che scatti la sofferenza. E' possibile inoltre che il suo ragazzo non dia il medesimo valore che invece dà lei a determinate parole e comportamenti: questo fa parte di normali differenze caratteriali che, nel corso di una relazione di coppia, emergono spontaneamente. E' importante chiedersi, tuttavia, se tali differenze caratteriali siano "sopportabili" nel bilancio della coppia e in relazione alle progettualità future, oppure se non rappresentino piuttosto una potenziale fonte di sofferenza distanziante.
Un caro saluto.