Difficoltà a farmi degli amici, mi sento sempre sola
Buonasera,
sono una ragazza di 22 anni. Vi scrivo per avere un parere riguardo un problema che ho da ormai tanti anni e che ultimamente sta condizionando la mia vita. Sin da quando ero alle medie ho avuto difficoltà a farmi degli amici, non tanto per timidezza, quanto per una sorta di "insicurezza cronica" che provo nella gran parte delle situazioni sociali. Quando parlo con una persona nuova non riesco ad evitare di analizzare ogni cosa che faccio e che dico, di pensare "oddio, se dico questa cosa sembro stupida", "oddio, gesticolo troppo" o "chissà cosa sta pensando di me", alla fine passo così tanto tempo a controllarmi mi viene solo voglia di scappare il prima possibile perché mi sento esausta. Ho un paio di amicizie significative, ma una parte di me avrebbe sempre voluto far parte di un gruppo, avere una cerchia di persone con cui fare le cose, insomma. Quando arrivano momenti dell'anno come il mio compleanno, capodanno o pasquetta, non so mai con chi uscire perché non ho un gruppo di amici e i pochi che ho giustamente hanno i loro programmi e fanno le loro cose. Molto spesso alla fine mi unisco al gruppo del mio ragazzo, ma mi sento sempre come una semplice "cornice", una che è stata invitata solo in qualità di fidanzata di qualcun altro. Senza togliere il fatto che so già che se dovessi lasciarmi con lui perderei tutte quelle conoscenze, e quindi forse non vale neanche la pena affezionarmi troppo. Vorrei tanto essere una di quelle persone che riesce a socializzare con tutti e ad adattarsi a ogni situazione, mentre io, in 5 anni di liceo, non venivo invitata alla maggior parte delle feste perché non ero riuscita a legare coi compagni, e in 3 anni di università mi sono fatta praticamente un solo amico. Non ho nemmeno fatto la festa di laurea perché mi sembrerebbe imbarazzante festeggiare in 5 con persone che nemmeno si conoscono tra loro. Come posso fare per uscire da questa trappola? Una parte di me vorrebbe aprirsi al mondo, ma l'altra si sente intimorita e incapace di essere apprezzata per quello che sono.