Mio padre è a rischio vita e io non vivo più

Buongiorno Carol,
mi dispiace molto per quello che sta passando.

Da una parte bisogna essere preparati al peggio per poterlo affrontare,
dall'altra è utile pensare che suo padre starà meglio, questo anche per
portare questo atteggiamento nei gesti quotidiani, rinforzando questa idea anche in lui,
che potrà affrontare la malattia con il massimo delle energie, del sostegno, della fiducia dei suoi cari che ce la farà.

Si avvalga del sostegno dei familiari e della sua rete sociale, e se lo desidera di un/una terapeuta.
Se un giorno suo padre se ne andrà, lei dovrà sostenere il dolore per poter portare avanti questo nobile obiettivo che si è data di fare in modo che non sia dimenticato, di celebrare le sue gesta in vita. Fino ad allora, mi auguro in un futuro più lontano possibile, pensi all'obiettivo di amarlo e portargli sostegno, di essere forte per trasmettergli forza.
Cordialmente. G.I.

Buongiorno Carol,

posso solo immaginare il dolore che sta vivendo in questo momento... E' come se il mondo le fosse crollato addosso all'improvviso ed è inevitabile sentirsi impotenti di fronte a questa malattia e alle possibili conseguenze che si potrebbero verificare.

Purtroppo non ci sono antidoti per non sentire tutto questo dolore, può solo viverlo fino alla fine, accoglierlo e esserci per suo padre. Non ci sono rassicurazioni da dare in questi casi, si può solo sperare e, allo stesso tempo, come lei stessa dice, mettere in conto qualsiasi possibile evoluzione della situazione di salute di suo padre.

La sola cosa che può fare è quello che già immagino stia facendo, esserci per lui, stargli accanto, aiutandolo ad accogliere e ad accettare quello che sarà.

Anche se ognuno di noi si illude di essere invincibile e spesso si percepisce indenne da questi eventi, siamo tutti esseri umani e ogni giorno è un regalo che abbiamo la possibilità e il "dovere" di godere e assaporare completamente, perché in qualsiasi momento potremmo non esserci più.

Un abbraccio e un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Mi dispiace sentire la difficile situazione che stai attraversando con tuo padre. Io personalmente ho perso mia madre a 15 aa e ti posso dire che mi era caduto il mondo addosso, una tragedia immane, però ti posso dire anche che sono andato avanti, cioè si può superare anche questa eventuale e tremenda perdita, dico eventuale perchè comunque stiamo parlando di una persona viva. Nessuno è mai abbastanza pronto per perdere una persona cara che amiamo, non lo saremo mai, per quanto ci prepariamo, non lo saremo mai pronti. Affrontare una diagnosi di cancro di un familiare può essere estremamente doloroso e stressante. È normale che ti senti impotente e angosciata di fronte a una situazione così difficile.
In momenti come questi, è importante cercare supporto da persone care, amici o professionisti, come uno psicologo, con cui puoi parlare apertamente dei tuoi sentimenti e delle tue paure. L'ansia e la sofferenza che stai sperimentando sono comprensibili e parlare con qualcuno può aiutarti a elaborare questi sentimenti e trovare modi per affrontarli. Se quello che stai vivendo non lo elabori con una persona capace di farlo, sarà difficile poter superare il lutto come calice amaro che prima o poi tutti dobbiamo bere. Io ci ho impiegato tanto tempo perchè non conoscevo nessuno che mi potesse aiutare in questo senso.
Cerca di concentrarti sulle cose che puoi controllare e prenditi cura di te stessa durante questo periodo stressante. La pratica di tecniche di rilassamento, come la meditazione o lo yoga, può essere utile per gestire l'ansia e il dolore.
Ricorda che il lutto e il dolore fanno parte dell'esperienza umana e che è normale sentirsi vulnerabili e tristi in questi momenti. Darsi il permesso di sentirsi emotivamente vulnerabili può essere un passo importante verso un processo di integrazione.
Se senti di aver bisogno di ulteriore supporto, non esitare a rivolgerti a un professionista che possa aiutarti a elaborare i tuoi sentimenti e affrontare questa situazione difficile.

Gentile Carol, mi spiace molto per suo padre e per il grande dolore che l'accompagna; una sofferenza che trova difficilmente senso e che pesa giorno dopo giorno nel vedere suo padre spegnersi. Nel dolore ci si immerge in una sorta di solitudine che attanaglia, che porta ansia nel pensiero della morte. In questi casi trovare conforto nelle persone care può esserle d'aiuto. Un percorso di terapia può darle un supporto ulteriore per elaborare ciò che sta succedendo. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Buongiorno Cara
Mi spiace molto per il tuo babbo.
Vorremmo che i nostri genitori vivessero per sempre
A volte la vita è strana e ci mette davanti a situazioni che non vorremmo.
Vedrà che tuo padre supererà questo periodo.
E per le tue difficoltà ti consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Dottssa Patrizia Carboni
ROMA

Salve Carol.
Le sono vicino in questo immenso dolore , in questo dilaniarsi di affetti dati in pasto alle paure ed allo sconforto. Da tre anni ormai mi occupo di psiconcologia e all'interno dell' azienda ospedaliera fornisco psicoterapia a pazienti, familiari e operatori oncologici. So cosa vuol dire l'angoscia della diagnosi, il difendersi da notizie infauste e , soprattutto, l'enorme peso del comunicare o meno la diagnosi ad un paziente terminale.
Avrei delle importanti considerazioni da fornirle in merito la situazione, oltre che un luogo di ascolto supporto e aiuto. Rsto a sua completa disposizione per qualsiasi cosa mandandole un caloroso saluto.

Cara Carol,

sta attraversando la dolorosa consapevolezza di una "sentenza" di morte su un suo caro, la quale e' inevitabile, ma e' incerta nelle tempistiche e quindi e' intollerabile da affrontare da parte sua.
A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche in modalita' online, per accompagnarla nell'accettazione graduale di questa tappa paranormativa del suo ciclo di vita, fornendole gli strumenti necessari per cominciare ad esserne man mano conscia ed equipaggiata per affrontarla nel miglior modo possibile.

Dott.ssa Francesca Orefice

Gentile Carol, mi dispiace tanto per il dolore che stai attraversando. Il cancro è sempre qualcosa che traumatizza e sconvolge la vita delle persone, qualunque sia la storia e l'esito.

Penso che in una situazione così stressante, potrebbe esserti di aiuto lavorare per rinforzarti e affrontare con più risorse possibile ciò che stai vivendo.

Ci sono molti approcci terapeutici validi, io te ne suggerisco uno che conosco e che di solito funziona molto bene in situazioni così stressanti. Si tratta dell'approccio EMDR e sul sito di EMDR Italia, trovi l'elenco dei professionisti divisi per provincia oltre che la presentazione dell'approccio.

Prenderti uno spazio per elaborare e rinforzarti in una situazione così traumatica, penso che possa esserti di grande aiuto.

Un caro saluto,

Luisa Fossati

Gentile Carol,
Le sono accanto con tutta la mia più profonda umanità.
È davvero triste leggere la grandezza del suo dolore e posso immaginare quanto il suo grado di disperazione e sofferenza sia alto.
In questi casi l'emotività è chiaramente a livelli massimi, pertanto, affinché tutto ciò non prenda il sopravvento su tutta la sua vita, è necessario legittimare, tutelare, validare e dare un significato a tutto quello che sta provando.
Per questo il mio suggerimento è quello di richiedere il supporto di un professionista.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Buongiorno,
mi dispiace per la situazione che sta vivendo e per il dolore che prova. Le sue parole sono toccanti, grazie per aver condiviso le sue emozioni in questo spazio.
Il dolore verso la perdita di un genitore attiva dinamiche cosce ed inconsce in grado di destabilizzare profondamente l’equilibrio psicofisico di una persona.
Inoltre, fare i conti con la malattia mette difronte a sentimenti di impotenza, paura, incertezza e profondo dolore verso la sofferenza fisica e psichica dell’altro, un dolore logorante in grado di immobilizzare.
Credo che sia molto importante per lei essere sostenuta in questo momento.
Si tende a dimenticare che anche coloro che assistono i malati oncologici necessitano di un sostegno psicologico per loro stessi ma anche per sostenere al meglio il parente.
È molto importante che lei si prenda cura di se stessa, che elabori la situazione, che venga accolta e supportata in questa fase del suo percorso.
La malattia e la perdita sono eventi cruciali nella vita di una persona, è necessario elaborarli in modo funzionale così da poter ritrovare un certo equilibrio.
Un supporto psicologico può aiutarla a sentirsi sostenuta ed ascoltata rispetto al suo dolore profondo, ad elaborare la situazione offrendole delle possibilità di gestione delle criticità, a ripercorrere il rapporto con suo padre e la sua famiglia, a integrare questo momento e a trovare un nuovo equilibrio.
È assolutamente possibile imparare a gestire al meglio le emozioni che sta provando, ad integrarle nella propria storia di vita per far sì che diventino motivo di forza e di maturazione personale.
Può pensare di rivolgersi a degli psicologi oncologici, specializzati nel sostegno alla persona in tali situazioni.
In alternativa, resto a disposizione per dei colloqui anche online qualora ne avesse bisogno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Tempesta