Salve a tutti, mi chiamo Alice e non sono felice della mia vita. Un anno fa ho subito un grosso lutto, ho perso mio padre di cancro dopo 6 mesi di malattia. Ho seguito tutto il suo percorso ma ho sensi di colpa costanti, mi chiedo sempre se avrei potuto fare di più per lui. Da quando è successo non vivo più serenamente come prima, non riesco neanche a guardarmi allo specchio. Ho continuato la mia vita di sempre, con l'università. ma ho smesso di uscire con certe compagnie, ormai ho due o tre amici e il mio ragazzo. Avevo un progetto di vita che non mi interessa più e anche i miei studi ora li ritengo inutili. Non so più cosa voglio dalla mia vita, cerco un lavoro ma non c'è nulla che mi piace, mi sento apatica, insoddisfatta e inutile. Vedo tutti che si fanno un futuro e una famiglia e io mi sento bloccata. non ho più hobby e non riesco nenche a guidare per gli attacchi di panico. Volevo andare da uno specialista ma non ho le possibilità economiche, perchè mi mantengo da sola con la borsa di studio e non ho soldi extra per uno psicologo. Mi sento arrivata al traguardo, come se davanti a me non ci fosse futuro ne speranza...solo nero. Mi sento inutile confronto agli altri, inferiore e immatura.
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1 MAR 2016
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Cara Alice
questa fase di lutto si sta prolungando e tu non riesci a darti le motivazioni per poter riprendere il corso evolutivo della tua vita.
Proprio sulla tua evoluzione voglio mettere l'accento per farti comprendere quanto sia importante andare avanti.
Il tuo "super io" (uso il termine tecnico, ma credo tu sappia cosa intendo) rigido
ti porta a non essere soddisfatta di quanto hai potuto fare per il tuo caro babbo malato e, sembra quasi che tu, non ti perdoni di non averlo potuto salvare.
Cara, è arrivato il momento di tornare su te stessa e lasciare da parte tutta questa visione limitante della vita e di te stessa.
Devi darti nuiovi significati e devi comprendere che quello che farai adesso di te ha lo stesso valore di quello che hai potuto fare in passato per lui.
L'amore per il tuo babbo deve essere per te una forza presente e motivante.
Devi compiere questo passaggio importante.
Se da sola non riesci, non disdegnare l'aiuto di uno psicoterapeuta che ti accompagnerà nel percorso.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.
25 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Alice,
credo che sia proprio un inappropriato senso di colpa a disturbare la normale elaborazione del tuo lutto.
Attaccamento e perdita sono due temi cruciali della psicologia e della vita di tutti gli esseri umani e tutti li devono accettare trovando nuovi equilibri.
Non dici la tua età ma, qualunque essa sia, di sicuro hai bisogno ancora di una guida competente e amorevole ed hai bisogno di mettere parole al tuo dolore in modo adeguato quali-quantitativamente prendendoti cura di te : è per questo che ti sarebbe utile il sostegno psicologico che, per le difficoltà economiche che hai, puoi cercare nel servizio pubblico con un pò di buona volontà.
Un cordiale saluto.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
24 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Alice,
un lutto è sempre qualcosa di molto dolorose, se poi è di una figura così importante con il proprio padre lo è ancora di più, che cambia inevitabilmente la vita.
Credo che sia per te importante dare voce a questo dolore senza soffocarlo o allontanarlo, come suggerito dagli altri colleghi è possibile fare una psicoterapia senza grandi disponibilità economiche rivolgendosi a dei servizi pubblici.
Rimanendo a disposizione,
24 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Alice,
penso che in questo momento della tua vita sia importante chiederti se puoi fare qualcosa di più per te. Io penso di sì! Come diceva il collega, se vuoi rivolgerti ad uno psicologo puoi farlo anche se non vuoi/puoi sostenere la spesa economicamente. Ci sono servizi pubblici (Asl, consultori, in alcuni casi le Università) in cui potrai usufruire di un consulto psicologico gratuitamente o pagando un ticket, ci sono poi enti no profit (associazioni, cooperative) e professionisti privati che effettuano consulenze a tariffe sociali e assolutamente accessibili.
Per qualsiasi informazioni rimango a tua disposizione.
24 FEB 2016
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Buongiorno Alice.
Nel tuo discorso manca una persona e mi domando come mai. E' possibile fare una psicoterapia anche in mancanza di risorse economiche: bisogna avere il coraggio di chiedere perché sarebbe come cercare un altro padre.
Un abbraccio.
Dott. Pietro De Santis,
Associazione Psicoanalisi Contro, Roma
24 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Alice,
La perdita di una persona cara e' un evento doloroso, molto doloroso, si soffre, ci si dispera, sembra che la vita non abbia più senso, ma poi piano piano si accetta e si va avanti. Purtroppo nel suo caso non è successo così, insieme al suo caro papà', lei ha perso anche il senso della della sua identità, il senso del suo valore e il significato della sua stessa vita. Per questo motivo le consiglio di trovare il modo di farsi aiutare quanto prima. Oltre alle asl in molte città ci sono consultori accreditati che offrono consulenze psicologiche a prezzi calmierati.
24 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Alice,
la perdita del proprio padre è un evento distruttivo e doloroso, molto doloroso, che mina le nostre basi sicure e stravolge la nostra vita.
Descrivi bene come stai: prova a rivolgerti al servizio pubblico, a una ASL o a un consultorio pubblico, ove a prezzi calmierati (ticket) potrai incontrare uno psicologo.
Cerca aiuto ora se i è possibile...
Un caro saluto.
dott.ssa Cristina Fumi
Psicologa-Psicoterapeuta
Milano