Salve.Ho 22 anni circa 3 anni fa ho subito il mio primo attacco di panico,finito al pronto soccorso e rimandata a casa con un tranquillante. Da lì il buio non volevo uscire di casa avevo troppa paura sono stata 3 mesi nel letto non vivevo più sono ingrassata e non andavo nemmeno all Università.Dopo questi mesi orribili mi sono fatta forza e piano piano ho rincominciato la mia vita uscendo andando a vivere in un collegio lontana da casa in un altro paese.
Ma comunque ci sono giorni in cui sto bene l ansia non si fa sentire e giorni come oggi che sono le 5:42 del mattino e ho tremolii alle braccia secchezza della bocca irritabilità dove ogni piccola cosa mi da fastidio . Non riesco a concentrarmi nel studiare non riesco ad andare in palestra non riesco ad uscire senza quella paura che mi possa accadere qualcosa in tutto ciò ho paura di impazzire dato che mia nonna è impazzita letteralmente qualche anno fa e ora prende psicofarmaci e ho paura che possa accadere anche a me. Vivo mezza vita e io nn c’è la faccio più. Andare da uno psicologo è costoso e io non so più che fare mi sto distruggendo da dentro..Gli attacchi forti si li so gestire ma vivere 24h/24 con l ansia non c’è la faccio. Cosa posso fare?
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3 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 14 persone
Gentile Salamana97, è molto probabile che il timore di impazzire faccia mettere in atto meccanismi di controllo che alimentino e facilitino la sintomatologia ansiosa, conoscere questi meccanismi aiuta ad uscirne. La considerazione di vivere una vita a metà potrebbe essere il "motore" per attivarsi e recuperare l'altra metà che ci spetta.
Dott.ssa Graziella Pisano, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, Frattamaggiore (NA).
2 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile ragazza,
senza l'aiuto della psicoterapia, risolvere i suoi problemi di ansia e panico è un processo più difficile e lento.
Tuttavia, quando (come già ha fatto) cerca di farsi forza e affrontare gradualmente le sue difficoltà, sta sulla buona strada ed il fatto stesso che ansia e paure non siano sempre presenti è un segnale incoraggiante per cui è inappropriato il paragone che fa con la sua nonna nella cui patologia probabilmente hanno inciso anche fattori organici.
Inoltre, se è una studentessa e non può permettersi una psicoterapia privata, può provare a chiedere se nella Università che frequenta vi è uno sportello di ascolto psicologico per gli studenti oppure può rivolgersi alla sua ASL di appartenenza per il tramite del suo medico di base.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).