Mio marito mi controlla e manipola su tutto

Salve Loredana,
capisco l'estrema difficoltà della situazione e le conseguenze che ne derivano. Le consiglio di consultare uno specilista, anche se, proprio per la situazione descritta, immagino sia complesso. Alla base vi sono sicuramente insicurezze che si incentrano sul rapporto di coppia e che hanno bisogno di essere affrontate.
Dott. Orsolini Stefano

Gentile Loredana, la situazione che descrive è sicuramente insostenibile. Mi viene da pensare che lei non sia economicamente indipendente e che abbia paura di suo marito. Sbaglio? Spero di sbagliarmi e che , da parte sua, ci sia la possibilità di far capire a suo marito che questo suo atteggiamento non le sta più bene e che vorrebbe fare una terapia di coppia per provare a migliorare la vostra comunicazione. Se, al contrario, come immagino, si sente nella situazione di non poter scegliere, le suggerisco di
parlare con i suoi familiari (madre, sorella ecc.) tanto per avere un supporto, e rivolgersi a qualche Centro Antiviolenza vicino, dove le potranno dare suggerimenti adeguati sul da farsi. Non minimizzi la portata del problema. Nessuno ha il diritto di esercitare il proprio potere su di un'altra persona, né ci può controllare né tantomeno manipolare e, se lo fa, deve essere fermato.
Resto a disposizione. Dott.ssa Daniela Noccioli.

Buongiorno Loredana,
La ringrazio per aver scelto di condividere parte della sua storia, nonostante la confusione e il malessere che sembra emergere dalle sue parole.
I comportamenti controllanti sono difficili da gestire e generalmente causano malessere sia in chi li mette in atto che in chi li subisce, arrivando a mettere in crisi anche la relazione che potrebbe diventare "soffocante"; bisognerebbe capire quali siano le paure e le insicurezze che portano suo marito ad avere il bisogno di controllare e conoscere ogni suo movimento e, contemporaneamente quali siano i fattori che la spingono a scegliere di assecondarli, provando a nascondersi dietro sua sorella e i suoi familiari, piuttosto che parlarne apertamente con suo marito per trovare un punto di incontro.
La terapia di coppia potrebbe aiutarvi permettendo ad entrambi di capire meglio il punto di vista dell'altro e la sensazione spiacevole che questi comportamenti tendono a causare, attivando le risorse necessarie a trovare quel compromesso che permetta alla vostra relazione di funzionare adeguatamente, diventando nuovamente fonte di benessere per entrambi.
In alternativa si potrebbe pensare anche ad una terapia individuale che potrebbe aiutarla offrendole uno spazio personale e protetto in cui dar sfogo alle sue emozioni e riuscire a capire quali siano gli aspetti che la portano a scegliere di subirli, attivando le risorse necessarie che le permettano di reagire e modificare questa situazione che sembra starle stretta.
In ogni caso i motivi che si nascondono dietro questi comportamenti potrebbero essere molteplici e sarebbe comunque necessario un approfondimento delle rispettive storie personali, familiari e relazionali prima di dare una risposta concreta ai suoi dubbi.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Buonasera, sono Loredana ho 39 anni ho due bambini di 8 e 1 anno e mezzo e sono sposata da 9 anni. Da quando ci siamo sposati mio marito mi controlla su tutto, telefono,se compro qualcosa se parlo con mia sorella o mia mamma lo infastidisce,se voglio andare a casa di mia mamma più di una volta a settimana apriti cielo. Sono arrivata al punto tale che se voglio comprare qualcosa per me anche semplicemente una paio di pantaloni nuovi ,do i soldi a mia sorella e me li faccio comprare di nascosto

Buongiorno Loredana,

dalle sue parole, a mio parere, emerge un grande senso di insicurezza e di bassa stima di sé di suo marito che lo porta ad avere bisogno di controllo e che lei non si allontani, per rassicurarsi di continuare ad essere amato, per assicurarsi che lei rimanga e di non perderla.

Naturalmente questo bisogno, che nasconde un grande vuoto affettivo interiore, suo marito in questo modo non riuscirà mai a colmarlo, perché l'unica maniera per uscirne è che inizi a fidarsi di sé stesso e del suo valore, l'unico modo è che diventi emotivamente indipendente.

Detto questo, sarebbe interessante capire perché lei sta andando dietro a queste sue richieste, compiacendole. Probabilmente teme anche lei di perderlo se esprime e dà dignità ai suoi bisogni di autonomia. Solitamente alla base di queste dinamiche c'è un profondo timore di essere abbandonati e di rimanere soli, che sembra accomunare entrambi.

Penso che l'unica direzione verso la serenità sua, ma, indirettamente, anche di suo marito, sia uscire da questa compiacenza e iniziare a sentire il diritto di avere i suoi spazi e i suoi tempi lontano da lui, perché così anche suo marito potrebbe sperimentare che sarebbe una distanza fisica e che il legame tra voi rimane, che può farcela anche senza che lei sia costantemente vicina e sotto controllo.

Spero di esserle stata utile.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Cara Loredana,

Nessuno dovrebbe sentirsi controllato o limitato nelle proprie scelte e relazioni personali. La fiducia e il rispetto reciproco sono fondamentali in una relazione.

È importante che lei possa esprimere i propri sentimenti e preoccupazioni a suo marito in un contesto sicuro. Se sente che non può farlo da sola, potrebbe essere utile coinvolgere un mediatore o uno psicoterapeuta di coppia. Questi professionisti possono aiutare a facilitare la comunicazione tra voi due e a trovare soluzioni costruttive.

La sua sicurezza e quella dei suoi bambini sono la priorità. Se in qualsiasi momento si sente in pericolo o minacciata, è fondamentale cercare aiuto immediatamente, sia attraverso amici e familiari di fiducia sia attraverso servizi e organizzazioni specializzate.

Ricordi sempre che ha il diritto di vivere una vita libera da controlli e manipolazioni. La sua autonomia e il suo benessere sono fondamentali.

Mi dispiace sentire che stai vivendo una situazione così difficile. Il controllo eccessivo da parte del tuo marito può essere emotivamente dannoso e opprimente. È importante affrontare questa situazione in modo costruttivo per il tuo benessere e quello dei tuoi bambini.

Ecco alcuni passi che potresti considerare:

1. Comunicazione: Cerca di parlare apertamente con tuo marito sui tuoi sentimenti e sulle tue esigenze. Esprimi come ti senti a causa del suo comportamento e cerca di capire le sue preoccupazioni e i suoi pensieri.

2. Consulenza di coppia: Potreste considerare la possibilità di cercare una terapia di coppia. Un terapeuta può aiutare entrambi a esplorare i problemi nella vostra relazione e a trovare modi per affrontarli in modo sano.

3. Supporto: Cerca il sostegno di amici e familiari di cui ti fidi. Parlarne con persone di fiducia può aiutarti a ottenere prospettive esterne e supporto emotivo.

4. Autonomia finanziaria: Se è possibile, cerca di lavorare verso una maggiore autonomia finanziaria. Avere il controllo dei tuoi soldi può darti una maggiore indipendenza e autonomia decisionale.

5. Conoscenza dei tuoi diritti: Informarti sui tuoi diritti legali e su risorse disponibili per donne in situazioni simili potrebbe essere utile.

Se la situazione diventa insostenibile o percepisci un rischio per te o per i tuoi bambini, potresti dover prendere in considerazione l'opzione di consultare un avvocato o un centro di assistenza per le donne vittime di violenza domestica per ottenere ulteriori informazioni e supporto.

Ricorda che sei una persona preziosa e hai il diritto di vivere una vita libera da controllo e oppressione. La tua sicurezza e il tuo benessere sono prioritari.

Buongiorno signora
Come mai questo controllo? Per legge nessuno può controllare l'altro?
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta, per superare le sue problematiche.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma