Salve, molto spesso sorprendo mio fratello parlare da solo nella sua camera, sussurrando qualche volta anche quando siamo a tavola. Può essere un problema da trattare con un psicologo? Grazie per la disponibilità.
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Gentile Annalisa,
lei non dice l'età di suo fratello che è sempre una informazione importante e non ci dà nemmeno altre notizie anamnestiche e riguardanti altri suoi comportamenti e/o caratteristiche.
Comunque, il parlare da soli può essere un modo per scaricare tensione se si è arrabbiati per qualcosa riducendo i comportamenti impulsivi o distruttivi.
Inoltre può aiutare anche a rielaborare le emozioni e prendere consapevolezza di sè sotto forma di dialogo interiore.
Se però questo comportamento è sistematico e dura molte ore della giornata può rappresentare un problema come segnale di forte stress che cerca sollievo in una sorta di confabulazione.
In questo caso è consigliabile una consulenza psicologica per una migliore valutazione diagnostica.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno)
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Salve, mio fratello ha 27 anni, di solito lo sorprendo bisbigliare a tavola, oppure la sera tardi in camera sua, per il resto la mattina e il pomeriggio esce, anche se non ha molti amici. Grazie per le risposte.
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Di solito è un modo per chiarirsi le idee, quindi comune a molta gente. Ma se dovesse verificarsi anche quando è insieme agli altri e dovesse notare altri comportamenti non adeguati, una valutazione da uno psicologo sarebbe sicuramente utile. Si ricordi che in quel caso va chiesta una diagnosi prima di cominciare qualsiasi terapia.
Cordialmente,
Dott.ssa Anna Patrizia Guarino - Psicologa - Roma
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Buongiorno Annalisa, il parlare da soli, in realtà (ed in assenza di problemi organico-psicologici), è un comportamento abbastanza comune. Entra all'interno del concetto di "monologo interiore" su cui Lonnie Athens, qualche anno fa, scrisse un libro davvero bello e consigliato. Tra l'altro, tale monologo interiore, anche se diventa, talvolta esteriore, è fondamentale per il nostro senso di identità che deve essere riscoperto e riconosciuto continuamente. Dunque, fatte salve le problematiche di cui ho parlato inizialmente, non solo non mi preoccuperei, ma considererei tale comportamento come sano e positivo. Magari controlli, da lontano e senza parlargliene, l'evoluzione di tale condotta. Se, tra qualche tempo, aumenta in modo considerevole, può andare da uno specialista per un consulto psico-neurologico. Come spesso avviene, non è tanto il "cosa" che dovrebbe preoccupare, io credo, ma il "quantum", ovvero per quanto tempo una condotta ritenuta anomala (ma da uno specialista) si presenti.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti,
Psicologo/Psicoterapeuta,
Costruttivista Postrazionalista-Roma
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Gentile Annalisa,
quanti anni ha suo fratello? Con che frequenza parla da solo? Se è ancora piccolo e i comportamenti che descrive non sono frequenti, potrebbe essere, ad esempio,un suo modo di giocare, di avere un amico immaginario, o una modalità autoconsolatoria che lui usa. Se i comportamenti sono molto frequenti, pervasivi o se suo fratello è grande, diventa interessante cercar di capire, con un aiuto esterno, alcuni aspetti tra cui il perché di questi comportamenti, da quanto siano presenti, se si intensifichino in alcuni momenti della giornata.
Cordialmente,
Dott.ssa Milena Barone
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