Il mio compagno non parla mai dei suoi figli
Buonasera.
Innanzitutto vi ringrazio per lo spazio che ci donate per confrontarci in merito ai nostri problemi.
Da un po' di tempo convivo con una persona, di qualche anno più grande di me, divorziato, con due figli adolescenti, la più grande di 17 anni e il secondo di quasi 16.
Conosco entrambi e li considero parte integrante della mia vita.
La maggiore è molto legata a me, il secondo mi adora e cerca molti spazi di confronto, soprattutto quando siamo soli.
E la stranezza è proprio questa: al netto del fatto che entrambi siano legati al padre, preferiscono stare con me.
Il padre, quando i ragazzi sono dalla madre, non ne parla mai.
E per mai intendo letteralmente mai.
Come se loro non esistessero.
Giusto per intenderci, i primi tre mesi di frequentazione, non sapevo neanche fosse padre.
Quando l'ho scoperto, si è giustificato dicendo che è molto riservato riguardo la sua vita privata.
Son rimasta sconcertata, anche perché non ho mai espresso nessun tipo di resistenze o commenti negativi su figli altrui, per portarlo a tacere.
Posso capire altri accadimenti personali, posso capire il primo mese, ma dopo tre mesi?
E, se non fosse stata una nostra amica ad accennare della loro esistenza, non ne avrei saputo nulla, sicuramente.
Quando tento di parlare di loro, semplicemente non risponde.
O finge di non aver sentito.
Ho provato a parlarne con calma e assertività, ma non se ne viene a capo.
Si irrigidisce, negando questo fatto.
Ultimamente sto notando che tende a negare qualsiasi cosa ritenga un attacco nei suoi confronti, compreso ovviamente questo.
E le sue giustificazioni, inutili a mio avviso, perché siamo due adulti e come tale ci dovremmo comportare, sono divenute ormai un refrain.
Il mio timore è che i ragazzi vengano poco a casa, non a causa della madre (come lui tende a dire quando sono con noi), quanto piuttosto a causa del suo comportamento, distaccato con loro (non interagisce mai e mi trovo in grande imbarazzo, quando capisco che vorrebbero raccontare di sé e il padre non ha voglia di ascoltare) e improntato solo su gioco e film.
Come se fossero buoni conoscenti e non padre e figli.
L'oltraggio maggiore è che lui toglierebbe i comfort o il cibo a loro, per darlo a me (successo davvero e sono rimasta sconvolta).
Sono sconcertata e, anche se non li ho generati io, sento che questo comportamento mi turba.
In che modo dovrei comportarmi?
Un uomo del genere può essere comunque un buon compagno?