Salve, sono una ragazza di 22 anni e ho un problema relazionale con mio papà.
Tra qualche giorno dovrei iniziare un percorso di studi magistrale, le cui materie di studio sono una mia grande passione che un giorno vorrei trasformare in professione.
Sono inoltre stata accettata presso un Collegio di Merito, che mi darebbe ancor più la possibilità di formarmi come persona e professionista. Pensavo che mio padre sarebbe stato orgoglioso di me. Del resto, per entrare a uno di questi collegi bisogna sostenere colloqui molto selettivi. Invece, non mi parla da due giorni e a malapena mi guarda.
Il fatto è che la retta per il collegio, che comunque consiste di vitto, alloggio e formazione, è altina ed accessibile con fatica. Per questo un nostro familiare stretto (benestante) si è offerto di coprire metà della spesa, nonostante io avessi già dichiarato di non voler pesare economicamente sulla famiglia e di essere disposta a rinunciare al posto in collegio. Mia madre invece mi ha assicurato che, con questo aiuto economico, sarebbe stato tutto molto più semplice e che questa è un'occasione che non capita a tutti.
Solo che, per orgoglio, mio papà non avrebbe mai accettato, e anzi avrebbe preferito che rinunciassi al collegio di merito e lavorassi.
Ora per questo motivo non mi parla, non mi degna di uno sguardo e si è persino rifiutato di firmare la liberatoria per l'entrata in collegio.
Cosa mi consigliate di fare?
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29 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
descrive una situazione complessa. Gli elementi in gioco sono forti e così le emozioni correlate: la sua grande passione per lo studio, la generosità del suo parente stretto, la preoccupazione della mamma che lei non perda l'occasione e infine la rabbia di suo padre che soffre perchè non può da solo coprire tutta la spesa. Personalmente le confesso che mi suscita tenerezza la durezza di suo padre, è il più arrabbiato e forse il più fragile di tutti... Non so se mettersi nei suoi panni potrebbe aiutarla a trovare un canale di comunicazione con lui, che ora evidentemente non si sente compreso. E' una situazione nella quale sembra non esserci chi ha torto o ragione, ma solo 4 persone molto legate che avrebbero bisogno di parlarsi di come stanno. Dalle sue poche righe non si comprende che tipo di relazione ci sia tra di voi, ad esempio tra suo padre e questo parente... Inoltre sua madre? Potrebbe mediare tra lei e suo padre e favorire un dialogo?
Dott.ssa Franca Vocaturi
30 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentili LI45,
ci sono molti stratagemmi per uscire da situazioni simili.
Intanto te ne suggerisco uno.
Caro papà, ho la sensazione che tu sia dispiaciuto di non poter provvedere completamente ai miei studi e non voglio arrecarti un simile pensiero per cui rinuncio allo studio.
Senza mezzi termini stai su quello che percepisci essere un punto debole di tuo papà e amplificalo.
So che sembra controproducente perchè lontano dal buon senso ma se ne sarai capace raccoglierai frutti deliziosi.
In ogni caso resto a tua disposizione per qualsiasi chiarimento e approfondimento.
Dr.ssa D'Amico Maria-Francesca
29 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
Ogni scelta comporta una colpa da sopportare.
E lei ha scelto la formazione
Quando dice che suo padre non firma la liberatoria (tenendo conto che lei è maggiorenne) nella mia mente suona come se lei dicesse: mio padre non mi firma la liberatoria dalla colpa che sento per avergli inflitto una umiliazione.
La questione è da risolvere fra lei e suo padre, certo, ma anche dentro di sé.
Dott..ssa Giuliana Gibellini
