Mia suocera, il cancro del nostro matrimonio.

Inviata da Elisa · 6 feb 2017 Psicologia risorse umane e lavoro

Buongiorno mi chiamo Elisa sono sposata da 2 anni e ho una bambina di un anno e mezzo. Come si può evincere dal titolo il problema che mi affligge è mia suocera. Lei è una persona molto invadente vuole strafare con il figlio e adesso anche con mia figlia creando innumerevoli litigi fra me e mio marito. Fin da fidanzati lei e suo marito hanno creato problemi a noi come coppia mio suocero mi ha sempre umiliata offesa e derisa ma nonostante tutto sono andata avanti con mio marito perché lo amo. Ci siamo sposati nel 2014 e purtroppo a causa di problemi economici siamo andati ad abitare sopra di loro. Questo è stato l'errore più grande della mia vita e da lì sono iniziati i veri litigi e conflitti, mia suocera bussava a tutte le ore, noncurante che magari io stessi riposando. Ci sono voluti mesi per farle capire che non doveva disturbarmi ogni minuto, a volte saliva pure con il piatto della pasta dicendo che a mio marito piaceva in quel modo e parecchie volte mi sono litigata con lei spiegando che io sono la moglie e sono capacissima di cucinare per mio marito. E questo è solo l'antipasto di quello che hanno combinato ci hanno reso la vita completamente impossibile. Il 5 giugno del 2015 nasce mia figlia lì c'è stata l'invasione totale da parte di mia suocera. Pretendeva di vedere la bambina due volte al giorno, io non avevo la minima intenzione di vedere la sua faccia due volte al giorno, mi sono imposta come ho fatto sempre e la bambIna la vedeva una volta a settimana. Noncurante che magari io e mio marito avessimo voglia di stare in santa pace con nostra figlia, stressava il figlio per salire in continuazione. Da premettere che mio marito non mi ha mai difeso in nessuna situazione nè da fidanzati nè da sposati, ha dato sempre per buona l'invadenza di sua madre, giustificandola sempre. Mio marito è una persona molto buona, e devo dire devota ai suoi genitori, talmente devota che al sesto mese di gravidanza per difenderli, lui mi ha messo le mani addosso provocandomi le contrazioni. Comunque stanca di questa situazione ho mandato mio marito giù dai miei suoceri per spiegargli che il loro comportamento non andava bene, e quello che ho ottenuto sono state offese da parte di mia suocera definendomi una malata mentale, che sono un eremita, che avevo l'obbligo di affacciarmi al balcone per salutarla e chi più ne ha più ne metta ha detto ogni sorta di cattiveria. A quel punto ho fatto le valigie e me ne sono tornata a casa dei miei genitori accompagnata da mio marito. Dopo due settimane sono tornata solamente perché ho accettato il compromesso con mio marito che lui avrebbe parlato con loro facendogli capire che loro avevano la loro vita e noi la nostra. Da allora i rapporti sono leggermente migliorati fino a qualche mese fa, finché mia suocera non è ritornata alla carica. Ha iniziato nuovamente a lasciare la roba da mangiare nelle scale, troviamo di tutto. Si atteggia a mamma nei confronti di mia figlia, quando mia figlia per sbaglio la chiama mamma lei invece di correggerla gli sorride come se la cosa gli piacesse. Nonostante gli abbia palesemente detto il mio fastidio lei lo fa senza curarsi di me. A questo punto non so che fare, la bambina deve avere i rapporti con i suoi nonni ma che lei si atteggia a mamma a me non sta bene proprio. Gliene ho già parlato fa orecchie da mercante. In una piccola parentesi vorrei dire che a causa loro, la mia salute è andata a farsi benedire le mie difese immunitarie si sono completamente abbassate a causa dello stress, e credo non serva dire che il mio stato psicologico ne ha risentito parecchio. Il mio desiderio è quello di andare via e vederla il meno possibile ma non c'è l'opportunità vi prego ditemi come posso andare avanti.

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Miglior risposta 7 FEB 2017

Carissima, già dal poco che lei mi scrive sento la sua rabbia, ma anche il suo sentimento di impotenza. Secondo lei al momento cosa è più urgente? Io penso che sia il suo benessere, perché senza di quello, non potrà affrontare alcuna situazione che la vita le chiederà di affrontare. Inoltre, c'è la sua bambina che ha bisogno di lei, si perchè anche se sua suocera cerca di mettersi in mezzo, sua figlia sarà sempre sua figlia e lei sarà sempre sua madre. E su questo le chiedo di riflettere quando pensa che non ci siano soluzioni. Si, perché sua suocera, può fare tutto quello che le pare, ma lei è e sarà sempre la moglie di suo figlio e la madre di sua nipote. Lei al momento avrebbe bisogno di aiuto, aiuto nel cercare di cambiare atteggiamento rispetto a questa situazione, ovvero guardarla da un altro punto di vista. Quando trova il mangiare sulle scale lo raccolga, lo porti lei, da sua suocera e con calma senza fomentare litigi, le dica: "Grazie, ma ho già preparato da mangiare per la mia famiglia, non ho bisogno di nulla", le restituisce il cibo pronto e se ne va. Se la signora in questione fa storie, gliele lasci fare, non risponda. Lei è la moglie del figlio è sua suocera che lo deve accettare e farsene una ragione, non lei che si deve fare accettare!! Inoltre, come mai sua figlia chiama la nonna mamma? Quanto tempo la bambina passa da sola con questa nonna? Io penserei a ridurre il tempo in cui la bambina sta con una donna evidentemente, a lei ostile. Quando comunque la sente dire "mamma" a sua suocera, la corregga: " volevi dire "nonna" tesoro "NONNA"..." Ecco, non si faccia trascinare dagli eventi. Gli eventi siamo noi che li pilotiamo, che li facciamo andare dove vogliamo. Se pensa che questo sia difficile e pensa di non riuscire a farcela da sola, si allontani da casa, torni con i suoi genitori, ma si porti sua figlia e suo marito. Questo le permetterà di prendere fiato, di ricominciare, ma ricordi, che anche se lontana dovrà comunque, prima o poi mediare un rapporto con i suoi suoceri.
Se ha bisogno sono a sua disposizione. In bocca al lupo.
Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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8 FEB 2017

Buona sera Elisa, purtroppo è una situazione più frequente di quanto non creda. È essenziale per lei continuare ad impegnarsi nel mettere un confine, sebbene vivendo nello stesso palazzo risulta difficile. La soluzione ottimale sarebbe ricorrere ad una terapia di coppia che consenta a suo marito di lavorare sugli aspetti di differenziazione e a voi come coppia di andare ad agire sulle vostre dinamiche...
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Buona serata Daniele Regini

Dott. Daniele Regini Psicologo a Albano Laziale

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7 FEB 2017

Cara Elisa,
immagino che questa situazione le pesi non poco.
Purtroppo temo che l'allontanamento, per quanto comunque non possibile, non risolverebbe da solo la situazione.
Traslocare non cambierebbe necessariamente le dinamiche tra lei, suo marito, sua figlia e i suoceri.
Il mio invito sarebbe invece quello di intraprendere una terapia di coppia affinché possiate comprendere quali dinamiche sottostanti abbiano permesso tutto ciò e perché e, se è il volere di entrambi, provare a modificarle in una direzione percorribile per entrambi.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,

Annalisa Anni
Psicologa Psicoterapeuta Padova

Alternativamente Psicologo a Padova

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6 FEB 2017

Cara Elisa, viste le premesse lei è stata molto ottimista sperando che dopo il matrimonio le cose non sarebbero peggiorate, cosa che è puntualmente avvenuta. Adesso qualsiasi paletto lei voglia mettere c è sempre la vicinanza che minerà la sua tranquillità e la sua salute. Mi dispiace non poterla confortare o poterle dare una formula magica, ma l'unica soluzione è l'allontanamento. Lei, suo marito e sua figlia dovete mettere qualche km di distanza. Altrimenti questa tensione continua comprometterà anche la sua coppia. Coraggio e auguri dr. Annalisa Lo Monaco

Anonimo-146364 Psicologo a Roma

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