Mi sento sbagliato in confronto al resto del mondo

Salve a tutti. Mi chiamo Gabriele ed ho 32 anni. Cercherò di esprimermi il meglio possibile.
La mia situazione è un totale disastro. Dalle scuole elementari/medie non la passavo benissimo, venivo bullizzato dagli altri verbalmente. Invece fisicamente ricordo giusto un paio di episodi, niente di che. Parlavo poco e tutt'ora sono ancora così. Mi reputo introverso e dannatamente timido. Al liceo scientifico, istituto che non mi piaceva per niente ma l'ho scelto solo per comodità non per altro, episodi di bullismo giusto un paio. Ma alla fine ho deciso di lasciare gli studi dopo il terzo anno perchè era un percorso che non mi piaceva affatto. Per alcuni anni non ho mai lavorato. Mi rifugiavo per molto tempo in videogiochi perchè era l'unica cosa che mi appagava e questa cosa l'ho portata fino ai 30 anni. Avevo 2, anzi 3, amici(2 li avevo conosciuti quando frequentavo la piscina) di cui 2 non ci siamo più sentiti...non riesco a darmi una motivazione precisa ma mi sento di incolpare me stesso. Per quanto riguarda il terzo, a livello sociale, era "simile" a me. Poi da quando iniziò a lavorare col passare del tempo è cambiato in un tipo più estroverso...si era "sbloccato". Si era anche fidanzato.(adesso mi pare che è sposato ed è in America) Arrivò pure a propormi di fare delle uscite insieme a lui e con altri per aiutarmi a "sbloccarmi". Ed io non ho detto nulla, decisi di non seguirlo. A quei tempi avevo circa 16/17 anni. Vi dico la verità: ripensandoci adesso, gli avrei detto di si. Per un pò ho lavorato con mio padre ma non mi piaceva quel lavoro. Il rapporto con la mia famiglia...non saprei come definirlo. Credo freddo e non mi vedono di buon occhio. Mio padre non fa altro che guardami male, criticarmi e se mi dice una cosa e non lo comprendo al primo tentativo, alza la voce ed io rimango tipo "mentalmente paralizzato". E questa cosa va avanti tutt'ora. Si, vivo ancora dai miei. Ho fatto alcuni colloqui di lavoro ma senza successo. Non riesco ha trovare lavoro e farmi una cerchia di amici. Non parliamo poi di ragazze: quando incontro una ragazza che mi attira, mi spaventa a morte. O perchè mi sento di essere un fallito o per ansia sociale, o entrambe le cose. Da sempre ho avuto seri problemi sociali, non riesco a farmi avanti per la paura. Prima dei 30 anni stavo più o meno bene. Adesso è da 2 anni mi ritrovo in un stato malinconico, durante la settimana piango tanto e la mattina non riesco ad alzarmi dal letto. In questi 2 anni ho iniziato ad avere pensieri di suicidio. Senza lavoro, senza amici, senza niente. Penso che ormai per me non ci sia più nulla da fare e vi scrivo provando vergogna e odio di me stesso. Non vedo come si possa risolvere un problema come il mio. Poi in Sicilia è uno dei posti peggiori in cui vivere, almeno, per me. Non provo più interesse per nulla. Col tempo ho imparato ad assemblare un pc, configurarlo, fare video editing, anche per videogiocare ma in tutto ciò, bho, non mi sento sodisfatto anche se per alcuni anni è stato soddisfacente gestire un personal computer e tutto il resto. Da giugno 2023 ho iniziato a fare allenamenti muscolari,(tanto non ho nulla da fare h24) da 87Kg sono sceso a 78/79Kg. Fisicamente, vedo miglioramenti ma non mi sento per nulla sodisfatto. Forse lo faccio più per cercare attenzione dagli altri e che mi notino. Verso febbraio, dovrei iniziare un corso regionale di informatica e non lo so, no non sono per nulla positivo al riguardo. Sono in uno stato in cui vorrei che la mia vita si spegnesse in questo instante. Ormai vivo solo per dare supporto alla famiglia anche se preferirei fare tutt'altra vita, ma credo che non sia più possibile.
Non vedo come uno psicologo possa gestire questa situazione estrema come la mia.

Scusate se ho scritto in modo così approssimativo e poco corretto.