Sentirsi sbagliata ed esclusa

Inviata da Rosa_Lina · 3 giu 2020 Autorealizzazione e orientamento personale

Buonasera, ho quasi 30 anni e non ho quasi per niente amicizie.
Nello specifico, ho un’amica da tanti anni e forse l’unica che posso reputare come tale, con cui posso confidarmi e ci siamo sempre state l’una per l’altra.
Per il resto non ho molte altre amicizie.
Di recente specialmente con il nuovo lavoro avevo fatto amicizia con un collega, uscivamo spesso nei weekend divertendoci e passando il tempo insieme.
Specifico che ne da parte mia ne da parte sua c’è mai stato altro interesse.
Gli davo spesso passaggi perché sprovvisto di macchina, l’ho ospitato in casa per 5 mesi senza chiedere un euro di affitto e spesso gli ho prestato la macchina.
Io sono stata molto disponibile perché mi sentivo di fare così, per l’idea che ho io di amicizia e rapporti.
Da qualche mese siamo entrambi trasferiti in due città diverse ma comunque vicine tra loro e da parte sua c’è stato un allontanamento; io l’ho cercato ma ha iniziato a farsi sentire sempre meno, non c’è più stato il rapporto di prima.
Ha cominciato a fare gruppo con altri colleghi escludendomi e questo mi ha ferita molto.
So che io non ho sbagliato nei suoi confronti, che sono stata sempre disponibile e amica, ma mi sento sbagliata e ho paura di aver sbagliato io in questo rapporto.
Mi sento un fallimento nelle amicizie nonostante sia una persona aperta e anche a lavoro sia nella vecchia sede che in questa nuova tutti mi apprezzano e mi vogliono bene.
È possibile che non sia stata io a sbagliare nonostante questa persona si sia voluta allontanare?
Grazie

Risposta inviata

A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo

C’è stato un errore

Per favore, provaci di nuovo più tardi.

Prenota subito un appuntamento online a 44€

Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.

Miglior risposta 4 GIU 2020

Gentile utente, mi colpisce la sua frase:"so che non ho sbagliato... ma mi sento sbagliata". Ecco, credo che queste parole descrivano il turbamento ed il disorientamento interno che lei sta vivendo.
Indipendentemente dalle situazioni concrete e dal suo comportamento in esse, prenda in considerazione l'ipotesi di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla ad avere una maggiore consapevolezza e sicurezza in sé stessa.
Cordiali Saluti
Dott. Masucci A.

Dott. Armando Masucci Psicologo a Avellino

339 Risposte

300 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

5 GIU 2020

Cara Rosa Lina, sarebbe interessante comprendere se vi sono stati, recentemente o in passato, episodi simili a quello che lei descrive con il suo collega. Lei infatti dice di "sentirsi sempre sbagliata": si riferisce a quali altre occasioni? Quando emerge questo senso di non essere all'altezza? In quali episodi specifici si è sentita sbagliata? I modi di essere nel mondo accadono in tonalità emotive specifiche che sottendono significati. Se Lei mantiene il senso di sè alla luce di un senso di inadeguatezza, è necessario comprendere come e dove questo accade. Lei dice di "sapere" di non aver sbagliato con questa Persona, E di conseguenza, non trova un senso a quanto avvenuto: se non avete litigato e lei non ha fatto nulla di male, perché si è allontanato? Uno dei possibili significati che emerge è una Sua incapacità o inadeguatezza a mantenere i rapporti, che è il testo che lei porta alla luce dell'esperienza che fa. Sarebbe importante aprire i contesti di questa relazione e di quelle passate (motivo per cui le chiedevo se questa cosa è già capitata) al fine di far emergere altri possibili significati che diano un senso più identitario alla storia. Ciò che la mette in scacco infatti non è questa specifica relazione, quanto piuttosto, questa sensazione costante di incapacità di relazionarsi con gli altri nonostante sia benvoluta, ad es, nell'ufficio. E questo che non le permette di rapportarsi serenamente all'altro e di instaurare un rapporto paritetico in cui lei, oltre che prodigarsi in modo gratuito, riceve dall'Altro amicalità e Comprensione. Ha mai preso in considerazione l'ipotesi di un percorso psicologico? Con alcuni colloqui psicoterapeutici sarebbe possibile mettere a tema i momenti e i contesti nei quali lei si sente inadeguata e incapace a mantenere rapporti affettivi amicali, per comprendere i significati che lei in quel momento non afferra o riconfigura solo parzialmente. Aprire nuove possibilità di essere, con l'altro e con se stessa (vivendosi, per esempio, come una persona capace di rapporti amicali) Sarebbe uno degli obiettivi principali di questo percorso e le consentirebbe di riprogettarsi nel futuro con l'altro in modi più positivi che non siano fonte di sofferenza. Resto a disposizione, cordialità. In bocca al lupo. DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

998 Risposte

1108 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 GIU 2020

Gentile Rosa_Lina, dalla sua richiesta emerge un forte senso di disagio e sofferenza. Mi spiace che le sue esperienze di amicizia non abbiano avuto l'esito che sperava, ma quando afferma "non ho fatto nulla di sbagliato, ma mi sento sbagliata" mi permetto di dirle che non esistono persone giuste o sbagliate o scelte giuste o sbagliate ed il trovare un colpevole di un qualcosa poco definibile non la aiuterà a stare meglio. Quello che mi sento di consigliarle è di cercare un aiuto che le permetta di comprendere cosa rappresenti per lei la necessità di avere amicizie e perché non riuscire a mantenere dei rapporti amicali le fa avere un giudizio così severo su di sé (sono io sbagliata).
Sono a disposizione qualora volesse approfondire.
Saluti, Dott.ssa Ferraro Francesca

Dott.ssa Francesca Ferraro Psicologo a Pontassieve

47 Risposte

27 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 GIU 2020

Buonasera Rosa Lina
la prima cosa che mi sento di dirle è che, se questa persona si è allontanata così, molto probabilmente non era vera amicizia. L'amicizia non è un rapporto a senso unico ma un rapporto fatto di reciprocità stima e rispetto reciproco. Dice di non aver sbagliato nulla e poi si chiede se sia stata lei a sbagliare. Credo che rispondere a questa domanda non cambierà le cose e che sia più utile affrontare questa, immagino, frustrazione rispetto un amicizia che riteneva tale e che invece l'ha delusa, immagino si senta ferita da questa persona a cui voleva bene e ha dato tanto. Non se ne faccia una colpa piuttosto provi ad ascoltare meglio, magari supportata in un percorso di Counseling Psicologico, cosa senta rispetto a questo e come può lasciare andare questa delusione. A disposizione,
Cordiali saluti

Dott.ssa Jessica Agnelli

Dott.ssa Jessica Agnelli Psicologo a Cepagatti

86 Risposte

45 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 GIU 2020

Salve Rosa- Lina,
mi dispiace per come sia finita l'amicizia con il collega che ci ha raccontato.
Si, può essere si sia sbagliata fraintendendo la sincerità ed i sentimenti del suo collega, oppure si tratta di una brutta esperienza che può lasciare il segno , in negativo, ma le suggerisco di non guardare solo a questo "fallimento" facendo l'errore di generalizzare del tipo " non sono riuscita a gestire questa amicizia, non sarò mai capace di gestirne altre in generale". Non possiamo piacere a tutti.
Vero è che forse, per lei varrebbe la pena approfondire le ragioni per cui si sente sbagliata, queste sembrano essere credenze, costrutti mentali che si è fatta di se stessa e che, se non rielaborati o modificati potranno condizionare le sue scelte future in termini di amicizia, così come portarla costantemente a sentirsi inadeguata nei rapporti con gli altri. A volte basta cambiare il colore delle lenti degli occhiali che usiamo per guardare fuori per accorgerci che il mondo cambia colore e che è più bello viverlo!

Se avesse altri dubbi, sarò lieta di risponderle o di prendermi cura del suo caso.

Un saluto
Drssa Giorgi

Drssa Giulia Giorgi Psicologo a Viareggio

70 Risposte

24 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 GIU 2020

Cara Rosa_Lina, SI è possibile che Lei si sia sbagliata ed in buona fede abbia trattato con amicizia una persona irriconoscente. Le sembra strano che Lei sia apprezzata da chi la conosce? Il più delle volte per sapere chi siamo occorre essere consapevoli di come ci trattano. Ma non possiamo piacere a TUTTI!. Questo episodio descrive il suo collega, non Lei. Aprirsi agli altri o è un segno di forza/fiducia o è una compulsione che si nutra di insicurezza e inadeguatezza. Non so cosa la descriva meglio. Se è confusa fra queste due possibilità o altre ancora, un percorso terapeutico potrebbe aiutarLa. Cordialmente.

Dott. Ivano Ancora Psicologo a Torino

82 Risposte

53 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 GIU 2020

Gentile Rosa,
essere troppo disponibili o compiacenti può essere in alcuni casi controproducente, l’amicizia vera e sincera implica uno scambio reciproco.
Lei non è sbagliata, è perfetta! E’ necessario tuttavia riflettere sull’amicizia e prendere consapevolezza dei propri modi di entrare in relazione. Probabilmente un breve percorso di counseling potrebbe aiutarla a riprendere fiducia e sicurezza in se stessa,
cari saluti
dr.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

2769 Risposte

2439 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 GIU 2020

Buongiorno Rosa, non dovrebbe sentirsi sbagliata, o un fallimento, non lo merita.
Invece dobbiamo raccogliere le nostre energie e lavorare su noi stessi, prenderci cura di noi e non solo degli altri. Non so come si comporta con altre persone ma con questo amico lei pare essere stata molto disponibile.. forse anche fin troppo, ma chi può dirlo se non lei,che lo conosce a fondo? Comprendo il suo stato d'animo,ma per avere degli amici non dobbiamo necessariamente dare l'anima, nonostante in amicizia sia importante sostenersi a vicenda. È consequenziale sentirsi un fallimento quando si fa del tutto per far star bene qualcuno ma non si viene ricambiati in questo senso. Lei deve ampliare la sua prospettiva sui rapporti. Forse potrebbe esserle utile parlarne.
Dott.ssa Comi

Dott.ssa Gabriella Comi Psicologo a Reggio Calabria

83 Risposte

36 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Psicologi specializzati in Autorealizzazione e orientamento personale

Vedere più psicologi specializzati in Autorealizzazione e orientamento personale

Altre domande su Autorealizzazione e orientamento personale

Spiega il tuo caso ai nostri psicologi

Invia la tua richiesta in forma anonima e riceverai orientamento psicologico in 48h.

50 È necessario scrivere 21900 caratteri in più

La tua domanda e le relative risposte verranno pubblicate sul portale. Questo servizio è gratuito e non sostituisce una seduta psicologica.

Manderemo la tua domanda ai nostri esperti nel tema che si offriranno di occuparsi del tuo caso.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Introduci un nickname per mantenere l'anonimato

La tua domanda è in fase di revisione

Ti avvisaremo per e-mail non appena verrà pubblicata

Se hai bisogno di cure psicologiche immediate, puoi prenotare una terapia nelle prossime 72 ore e al prezzo ridotto di 44€.

Questa domanda esiste già

Per favore, cerca tra le domande esistenti per conoscere la risposta

psicologi 26450

psicologi

domande 21900

domande

Risposte 140750

Risposte