La mia vita in un romanzo
Arrivo da una famiglia con madre oppressiva e padre assente. Mi hanno fatta crescere come una cretina...io ero quella sfigata; fallita; inetta...nonostante queste premesse, ho preso due lauree e sono diventata medico, e ho vinto un concorso statale; oltre ad aver vinto molte gare. Inoltre ho pubblicato dei romanzi, e quello che sto scrivendo adesso è autobiografico...vorrei raccontare la mia storia...la sofferenza di non essere compresa e capita...di essere sempre sbagliata...la fuga di mio padre...il continuo paragone con la sorella, che poi tanto realizzata non è( ma lei sarà sempre la migliore, quella capace e che se la sa cavare da sola) Sono cresciuta con l'ossessione che bisogna fidanzarsi, perché chi non riesce a fidanzarsi è sbagliato. Non ho avuto un percorso lineare...ho avuto difficoltà scolastiche; sul lavoro...amicizie false...ecc contrariamente alla sorella perfettina che pur non avendo fatto chissà che, ha avutovuna vita regolare. Io sono la pecora nera. La ribelle. Quella che gira il mondo e che ha vissuto all'estero...che va con più uomini solo per sodfisfare i suoi bisogni sesuali...che si diverte...tipo sex and the city. Io sono l'anticristo in pratica( non mi sono mai drogata; sono astemia...non ho strani vizi; mai andata contro la legge. Vorrei raccontare tramite la scrittura perché penso che molti si sentano come me...e voglio dargli speranze nonostante tutto.