Interazioni con l'altro sesso: perché mi comporto così?

Buonasera gentili dottori,
vorrei parlarvi del modo in cui mi pongo a volte (e in cui mi sono posta spesso in passato) nei confronti di situazioni di intimità/effusioni con i ragazzi.
Sono una ragazza di 27 anni, single da qualche anno. Anni nei quali ho avuto modo di conoscere, uscire e frequentare diverse persone, e fin qui niente di così strano.
La stranezza sta nell'aver notato di essermi ritrovata più volte a vivere situazioni di intimità che a volte sarebbero state proprio non volute, e altre che semplicemente non ho respinto, in quanto non le avrei gradite, ma ho comunque lasciato che avvenissero.
Il fatto più eclatante risale a 4 anni fa, quando uscii con un ragazzo incontrato in un locale (ci siamo conosciuti, scambiati i numeri e poi abbiamo deciso di rivederci per un'uscita conoscitiva) al quale dissi via messaggio, prima di vederci, che non avrei voluto concludere quell'uscita con approcci fisici: finì ahimè proprio in quel modo, nonostante dentro di me io non volessi (non abbiamo avuto un rapporto ma solo preliminari, e lui non mi ha costretta né niente di tutto ciò, semplicemente dalla mia bocca non è uscito quel "no, non mi va", e ho - al contrario - agito come se volessi quello che voleva lui, nella speranza che tutto durasse il meno possibile...so che è contorto e senza senso, vi prego di non giudicarmi, è per avere chiarezza a riguardo che vi scrivo). Lui oltretutto, una volta conosciuto, non mi piaceva neanche.
Un episodio simile accadde qualche tempo dopo con un altro tizio conosciuto in discoteca, lui carino mi invita ad uscire fuori dal locale per fumare e chiacchierare un po'...finiamo a baciarci, le sue mani ovunque su di me, gliele spostai pensando di fargli capire che non gradivo, ma lui me le ripiazzava su altre parti del corpo. Avrei dovuto tirargli un ceffone, andare via, dirgli di smetterla e invece non feci nulla di tutto questo, sono rimasta lì finché le mie amiche non mi hanno trovata e richiamata per tornare da loro.
Ho vissuto altre situazioni simili ma meno eclatanti, ma ciò che accomuna tutte queste è quanto io mi sia sentita stupida. Perché non ho reagito a niente, anche solo dicendo no?
L'ultimo episodio, recentissimo, di cui vorrei parlarvi riguarda invece un altro tipo di situazione, forse meno forte, ma che mi ha lasciato una discreta dose di disagio: conosco un ragazzo online, parliamo per una settimana o poco più, ci "piacciamo" e decidiamo di incontrarci. Lo vedo e non mi piace per niente, era molto diverso da come appariva in foto (dalle foto mi sembrava tutto sommato ok). Ho fatto di tutto per far sì che l'uscita fosse piacevole per entrambi, abbiamo parlato bene di diverse cose e scherzato, poi arriva il momento in cui lui tenta di avvicinarsi. Prima inizia a giocare con il mio bracciale (cercando di arrivare così ad accarezzarmi le mani), poi mi bacia sulla testa, e poi...il bacio vero e proprio. Ho baciato una persona che non reputavo attraente, e ci siamo baciati anche per tanto tempo. Se siete scioccati nel leggere queste cose vi dico che lo sono anche io con voi e tanto quanto voi, perchè davvero non mi capacito di questi miei comportamenti, non me li spiego. Chiaramente la storia con questo ultimo ragazzo è finita con me che gli ho comunicato che non mi piaceva esteticamente e lui molto confuso, giustamente. D'altronde, di norma, se qualcuno non ci piace di certo non si finisce col baciarsi.
Ora la mia domanda è: perchè faccio così? Cosa si nasconde, a livello psicologico, dietro questi modi di agire?
Spero che sappiate rispondermi, e spero possiate farlo senza giudizio...scrivere queste parole, seppur in anonimato, mi costa tanta di quella vergogna che non avete idea.
Grazie per l'attenzione, confido in un vostro gentile riscontro.