Il mio ragazzo non ha voglia di fare sesso con me
Buonasera, sono Laura, una ragazza di 28 anni, che sta insieme al proprio ragazzo, 32enne da quasi 5 anni.
Inizialmente non aveva problemi con la libido, non si faceva paranoie. Ora ovvero negli ultimi credo 3 anni, non vuole farlo non perché non si senta attratto da me, ma perché c'é la madre in casa, quindi ha l'ansia, così dice. Ma secondo é un parziale problema, non il solo.
Precedentemente aveva problemi anche con l'inserimento dei preservativi, gli facevano perdere l'erezione indossandoli. Ogni tanto succede, ma non sempre.
Lui aveva proposto ed anch'io concorde, inzialmente di farlo di notte, quando la madre dormiva, ma non é stata la soluzione al problema; in quanto non si approccia proprio sessualmente a me. Io ho provato qualche volta, non tantissime volte lo ammetto, ad approcciarmi, ma lo trovo molto difficoltoso per 2 motivi.
Il primo é perché anche col mio ex, non dovevo fare proprio nulla di che, era molto passionale. Il secondo motivo é che lui non mi fa sentire apprezzata e desiderata sessualmente, mi fa sentire quasi brutta ai suoi occhi, poi spesso mi critica molto e già gliene ho parlato ampiamente, di queste mancanze e della sua burberità e della mia difficoltà ad approcciarmi a lui, soprattutto per questi motivi e menzionando anche il mio ex.
Ho cercato di fargli capire che non era "un chi fosse più bravo" ma anzi ammettendo la mia difficoltà, anche a cause della mia insicurezza che si amplifica non vedendo attenzioni, complimenti da parte sua. Però diciamo si è focalizzato solo sulla parola "ex", non ha ben capito, perché vuole fraintedere appositamente diciamo, perché è un gran testardo. Gli ho persino proposto un sessuologo, facendo una terapia insieme o da solo, qualora fossi di ostacolo, nel senso fosse più a suo agio, a fare un percorso individuale, ma niente da fare. Comunque se non sono io, lui non fa nulla. Ho provato ultimamente, non in fascia notturna, a fargli capire ed approcciarmi che lo volessi fare, non per rendergli la vita difficile ovviamente, ma in quanto non é che si può sempre programmare o meglio la voglia non ha orario. Però capisco la sua difficoltà, perché c'era anche un'altra persona in casa, oltre la madre e perché non fosse notte.
Anche se ho accettato e capito la situazione, in ogni caso comunque l'ho percepito come un rifiuto alla fin fine e ovviamente ciò non mi aiuta di certo, sta diventando un circolo vizioso.
Gli ho spiegato nuovamente in definitiva che io lo posso aiutare se si fa aiutare, anche con un professionista, ma se fa l'egoista (perché quello é), io non sono disposta a "prendere i voti", detta proprio chiaramente.
Noi lo facciamo meno di una volta al mese, per inciso.
Quando lo facciamo dura poco (10-15 minuti massimo) ed é una sola ed unica volta, lui viene ed io vengo soddisfatta con i preliminari e fine dei giochi. Mai che ci sia una seconda volta nell'arco della stessa giornata e gli ho espresso questo mio disagio.
Gli ho spiegato che così non mi piace, e che è troppo macchinoso, deve andare più piano, che non é un robottino e nemmeno io, ho bisogno dei miei tempi per la penetrazione, nonostante mi senta pronta. Anche perché a me non piace molto esser penetrata, anche per miei problemi di candida recidivante, che mi crearono vulvodinia, ora non più.
Quindi siamo rimasti che per ora io mi impegnerò maggiormente ad approcciarmi e magari in fascia notturna, ma se da parte sua non ci sta nessun passo, "the end" tra noi e non solo per questa importante sfera, ma anche per altre problematiche di coppia, descritte in precedenza (i complimenti, attenzioni).
La mia domanda é: "da cosa può dipendere questo calo vertiginoso della libido?" Negli anni passati, si é fatto sesso in casa, non necessariamente in fascia notturna, con la madre presente nell'abitazione, quindi non ne capisco il motivo del cambiamento in negativo e lui non sa darmene. L'altra domanda é, che posso fare ultimatum a parte? Mi potete dare dei consigli concreti?
Grazie mille dell'attenzione.