Si può vivere cosi?

Inviata da Rayden · 25 apr 2022 Autorealizzazione e orientamento personale

Buonasera...non so nemmeno da dove cominciare il discorso, è una cosa che non ho mai affrontato... Ho 27 anni e da almeno 5-6 anni non ho più vita sociale, sono chiuso in casa tutti i giorni senza nessun tipo di stimolo di fare qualcosa, ho dei forti complessi riguardo la mia persona, ho una bassissima autostima e consapevolezza di me, cerco di evitare qualsiasi contesto sociale, ho paura del confronto con gli altri e con l'altro sesso, mi sento inferiore praticamente a qualsiasi essere umano anche se all'apparenza non dovrei avere motivo, sono un ragazzo che "fortunatamente" piace alle ragazze ma questo invece di stimolarmi mi spaventa, mi guardo allo specchio e vorrei essere totalmente un'altra persona, sono basso (1,67)e un fisico magro, non c'è una parte del mio corpo che apprezzo, vorrei essere più alto, più robusto, con dei lineamenti diversi, dei capelli diversi ma la parte che più mi ossessiona costantemente ogni giorno sono le dimensioni del mio pene che nonostante siano considerate ampiamente nella norma (14-15 cmx12-13 di circonferenza) non le ho mai accettate, quando abbasso lo sguardo o mi vedo allo specchio mi odio completamente per come madre natura mi ha fatto, in una società dove si dà più importanza alla forma che ai contenuti, dove se non sei alto almeno 1.80 con un bel fisico, un lavoro importante e con un pene di 17/18 cm non sei considerato un uomo, non sarai mai visto e considerato come gli altri e con l'avvento dei social il costante giudizio e i continui paragoni sono aumentati.. Questo mi ha portato ad escludere completamente qualsiasi attività sociale, anche lavorativa.. Più sto lontano dalla gente, meglio è.. Mi sento come se non facessi parte di questo mondo, ho la stessa sensazione di un agnellino in mezzo a un branco di lup, mi sento a disagio e osservato anche ad andare al supermercato... penso che la felicità sia per pochi e che qualsiasi cosa io possa fare non servirà perché non posso cambiare ciò che sono, potrei solo accettare la cruda realtà e fregarmene ma non riesco, vivo costantemente con questo peso e mi sento un completo fallito... ho pensato parecchie volte anche al suicidio ma non ho mai avuto il coraggio....vorrei svegliarmi domani e essere un'altra persona o avere il coraggio di buttarmi tutto alle spalle e fregarmene... Nella mia testa esistono solo pensieri negativi e non vedo nessuna luce in fondo al tunnel...

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Miglior risposta 26 APR 2022

Salve Rayden, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Purtroppo la sua condizione attuale non le permette di osservare ciò che avviene nella società in maniera oggettiva: basta guardarsi intorno per vedere che non solo le persone con canoni estetici come da lei descritti vivono bene e sono sposati/fidanzati. E' necessario intervenire su questi schemi in lei rigidi altrimenti le assicuro che anche avendo un fisico scolpito non starebbe ugualmente bene.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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29 APR 2022

Ciao,
dev'essere una situazione davvero spiacevole, che fa sentire molto soli. Non ho capito dalla descrizione che fai se c'è il timore di fare brutta figura, dare segni d'ansia davanti agli altri. In effetti vorrei capire meglio che rapporto hai con l'ansia. Cioè se andando in mezzo alla gente ti senti ansioso.
Comunque il nucleo sembra un'idea negativa, forse quasi una sensazione, su te stesso, cioè che non vai bene. La vergogna di se stessi è tra le emozioni più dolorose e, a un certo livello, risulta inaccettabile per chiunque. Non mi sorprende quindi che tu non voglia rassegnarti a questo. Mi colpisce poi come la leghi a fattori esteriori, non so se a un qualche livello questo sia più facile da accettare (cioè: se cambio aspetto e guadagno bene allora sarò degno). Io temo che nessun cambiamento superficiale ti farebbe sentire meglio. Kurt Cobain era molto amato e di successo (e anche un bell'uomo tutto sommato) eppure si sentiva inadeguato. Penso sarebbe utile un lavoro che combini il prendersi cura di una tua ferita all'autostima (magari capendo anche quando è nata), ti faccia provare emozioni di validazione, compassione e di orgoglio, assieme ad un lavoro di esposizione ed eventualmente gestione dell'ansia, per rompere i pattern di evitamento (anche gradualmente).
La Compassion Focused Therapy (di cui trovi su Youtube il video "Compassion for voices", sottotitolato in italiano) e la Schema Therapy potrebbero fare al caso tuo.
Ti lascio una piccola suggestione, visto che ho l'impressione tu abbia troppo spesso in mente come appari agli occhi degli altri. Immagina di avere una persona di fronte a te, con cui stai parlando. Immagina di star tenendo il cell in modalità selfie accanto alla sua faccia, così che vedi lei e la tua faccia allo stesso tempo. Ora immagina invece di guardare questa persona attraverso il cell in modalità foto: ora sei tu l'osservatore, e non l'osservato. Passi cioè da oggetto (che viene giudicato) a soggetto (che sta nel momento). Sarebbe utile trovare modalità che riducano il tuo guardarti e il "vederti da fuori".
Un caro saluto

Dott. David Maddalon

Dott. David Maddalon Psicologo a Treviso

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28 APR 2022

Salve Rayden, sono rimasta molto colpita dal titolo che ha deciso di dare alla sua riflessione, al suo stato. Credo che vivere così sia molto difficile, dalle sue parole trapela la sua sofferenza, il suo dolore e disagio. Credo che sia in una fase della sua vita in cui sia opportuno chiedere aiuto per poter capire quali risorse ha per andare avanti e non vivere più così. Le risorse sono certa che le abbia, ha solo bisogno di qualcuno che l'aiuti a individuarle.
Dott.ssa Noemi Barlone

Dott.ssa Noemi Barlone Psicologo a Roma

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28 APR 2022

Gentile Reyden,
Margaret Mead sosteneva che ognuno di noi porta dentro di sé l'idea del così detto Altro Generalizzato. E' un'astrazione delle nostre esperienze che ci fa credere che tutti siano come le persone che abbiamo incontrato. Le sue convinzioni sulla società, che peraltro contraddice lei stesso affermando che alle ragazze piace, nascono probabilmente da esperienze personali non proprio piacevoli, che hanno avuto un valore traumatico, occorse in tutta probabilità a cavallo tra la fine dell'adolescenza e la prima età adulta. Sarebbe opportuno che avviasse un percorso psicoterapico per elaborare i fatti avvenuti fra i 19 e 21 anni, dandosi la possibilità di narrare ciò che è avvenuto, quali emozioni e pensieri hanno provocato e come essi hanno determinato la scelta difensiva di evitare il contatto sociale.
Mi sembra molto indicativo il fatto che piaccia alle ragazze e che questo la spaventi. Se piace alle ragazze significa che il suo fisico non le impedisce di piacere e quindi gli standard che ha elencato non sono poi così determinanti. Il fatto che sia spaventato dal piacere alle ragazze mi fa pensare che non si sente in grado di sostenere una relazione. Ciò avviene perché si conosce poco e quel poco che conosce della sua interiorità non le fornisce un buon livello di autostima. Tutte le cose che ha elencato che una persona "dovrebbe" avere, fisico, lavoro, ecc. sono solo un'armatura, un bel vestito che serve a chi non crede di avere caratteristiche di personalità per attrarre e far star bene gli altri.
Anche da un punto di vista strettamente sessuale, la lunghezza del pene, è uno stereotipo che non ha alcuna attinenza con la capacità di dare piacere alle partner. Capisco che nel linguaggio corrente per indicare uno uomo in gamba, con grandi capacità e temperamento coraggioso ed assertivo, si usa la parola "cazzuto" o si dice che ha gli "attributi", ma sono ovviamente luoghi comuni.
Tutto ciò per invitarla a smettere di essere ossessionato dall'esteriorità, sua e degli altri, in quanto essa ha un valore assolutamente relativo. Inizi a guardare dentro di sé con un occhio benevolo. Dia spazio ai suoi ricordi, ai pensieri e alle emozioni. Dia spazio ai feedback positivi che riceve dalle persone, dalle ragazze. Ascolti la paura che le instillano, non la eviti e risponda ad essa individuando le sue caratteristiche positive, le sue qualità, a livello relazionale. Soprattutto, viva ed assapori le cose belle che la vita le regala.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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28 APR 2022

Buongiorno Rayden, con molta vividezza lei descrive il suo disagio, ma allo stesso tempo pensa di volersi addormentare e risvegliare trovandosi una persona diversa. Ecco, quel sonno risolutivo e riparatore potrebbe essere un punto da cui partire. Un sonno come pausa rispetto al chiacchiericcio caotico che la condiziona. Il tunnel in cui si trova origina probabilmente, e in buona parte, da una condizione di solitudine e dalle voci che lei sente portatrici di giudizi, di paragoni. Trasformiamo l'idea nel sonno in una relazione diversa con se stesso, ripartendo dalla bassa autostima che nel suo caso la condiziona anche fisicamente, nonostante lei riconosca di piacere alle ragazze ma di ritirarsi dai possibili incontri. Probabilmente lei rimugina su questo suo disagio, e non trova soluzioni. Metta al centro della sua vita la sua singolarità, il suo valore, le sue attitudini. Si liberi dai condizionamenti attraverso un percorso di consapevolezza e il recupero dell'autostima. Potrebbero esserle di aiuto degli incontri di consulenza psicologica basati sull'assertività, sul dialogo improntato alla valorizzazione dei suoi punti di forza che, per quanto lei non riesca a coglierli in questo momento, ci sono. Potrebbe anche iniziare a scrivere un diario delle ossessioni che la distraggono dalla serenità, e dedicare una mezz'ora al giorno per quello, liberando un po' il peso del suo disagio, cercando anche di parlarne con qualche amico. Un buona giornata e auguri sinceri.

Dott. Lasagna Roberto Psicologo a Alessandria

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28 APR 2022

Salve Rayden, la sofferenza di cui parla ha bisogno di essere espressa e accolta, questa lettera è il primo passo che ha fatto per affrontare questo suo malessere e iniziare a cercare una strada per migliorare la sua condizione di vita. La psicoterapia è il luogo ideale per iniziare a occuparsi delle sue emozioni, poiché è un luogo sicuro in cui non c'è giudizio ma comprensione. Spero che la mia risposta e quella dei colleghi possa essere per lei uno stimolo a continuare ad affrontare le difficoltà che sta vivendo e se posso esserle d'aiuto sono a disposizione.
Dott.ssa Mangiagli Laura

Dott.ssa Laura Mangiagli Psicologo a Roma

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28 APR 2022

Caro Rayden, a volte i giudici più severi di noi stessi siamo proprio noi, e dalle sue parole capisco che il suo livello di autocritica, oltre ad essere eccessivo, la sta tenendo intrappolato e le impedisce di sentirsi capace di far qualcosa per cambiare la situazione.
Il mio consiglio è di chiedere aiuto ad un professionista, che la possa guidare al meglio in un cammino di presa di consapevolezza e poi di miglioramento di ogni area della sua vita. Purtroppo non è un percorso rapido, i cambiamenti non arrivano dall'oggi al domani, ma spesso il solo fatto di iniziare un percorso ci fa sentire più sollevato e meno soli.
Buona fortuna!

Dott.ssa Sara Pieri Psicologo a Campi Bisenzio

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27 APR 2022

Gentile utente,

dal suo racconto emerge quanto soffra per essersi ritirato dal mondo e per questa sue difficoltà nel poter stare all'interno delle relazioni indipendentemente dai contesti cui si faccia riferimento. Le sarebbe di aiuto intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di poter meglio approfondire le dinamiche che sottostanno dietro al suo malessere e alla difficoltà di vivere la vita con maggior serenità. Nel caso decidesse di aprirsi a tale possibilità non esiti a contattarci.

Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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26 APR 2022

Buongiorno Rayden,
capisco il suo malessere. Lei deve considerare che ci sono cose che non è possibile cambiare, cioè il suo corpo, come madre natura le ha foto. Però ci sono altre cose che lei può cambiare in sé, ma non
svegliandosi e trovandosi magicamente trasformato fisicamente, come sarebbe il suo desiderio. Quello che lei può cambiare è la bassa stima che ha di sé, la sua pessima immagine corporale e valutazione del suo corpo, e tutto questo ha più a che fare con la sua mente e il modo come si vede ( in modo tanto diverso da come è visto dalle ragazze alle quelle lei piace!). I cambiamenti possibili sono interni e richiedono tempo, pazienza e impegno. Non sono magici ma realisticamente possibili. Come? Attraverso una psicoterapia, che è quello che le suggerisco di prendere seriamente in considerazione! Se ha bisogno di qualche chiarimento può contattarmi.
Un saluto e una buona giornata.


Dr. Gilberto G. Villela Psicologo a Roma

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26 APR 2022

Rayden buongiorno. Immagino quanto sia doloroso e frustrante avere degli standard e un giudice interno così esigente e volto alla perfezione. Non solo ti senti non all'altezza o inadeguato ma anche la percezione della realtà è completamente negativa e ostile. Ma se dovessi pensare a una risorsa a qualcosa che è luminoso dentro di te sei certo di non trovarla? Sei sicuro che ogni persona fuori nel mondo sia pronto a giudicarti? Credo che dietro tutto il dolore connesso al sentirsi un fallito ci sia molto di più, mi piacerebbe vedere insieme come ti impedisci di essere gentile con te stesso e che senso ha per te. I sintomi e i comportamenti che fanno soffrire e che sembrano solo disfunzionali in realtà hanno una loro funzione e in parte ci proteggono. Sono qui nel caso volessi iniziare un percorso di terapia online. Le auguro il meglio

Dott.ssa Giada Alberti Psicologo a Roma

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26 APR 2022

Caro Rayden, dal suo racconto emerge tutto il suo malessere e comprendo la sua sofferenza. Purtroppo il suo desiderio di svegliarsi ed essere magicamente un'altra persona non è realizzabile, quello che però può fare è iniziare un lavoro su se stesso, che la porti a comprendere questo suo malessere e a trovare in lei le risorse necessarie per ritrovare la serenità di un tempo.
Resto a disposizione, anche online.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Manzoni

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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26 APR 2022

Ciao Rayden,
Quasi riesco a sentire il tuo disagio, la tua vergogna, la tua solitudine ma anche oggi la tua voglia di uscirne fuori.
A volte si riesce ad essere i peggiori nemici di se stessi, vedi non e' tanto il confronto con gli altri che ti atterra ma e' soprattutto con una parte di te stesso con cui ti valuti costantemente e che non ti da tregua.
Del resto in anni di solitudine te stesso e' l'unica compagnia che hai!
Pero' dalla tua lettera colgo anche messaggi di speranza, come a dire non sono ancora perduto! In qualche modo sai che la strada da percorrere passa per l'accettazione di se stessi ma da solo non riesci.
Te lo dico con il cuore, da soli a volte e' difficile sconfiggere i nostri demoni, hai fatto il primo passo scrivendo questa lettera ora fai il secondo e rivolgiti ad un professionista con cui sei in grado di affrontare la tua sofferenza ed uscire dal microcosmo che ti sei creato. Anche tu hai diritto alla felicita'.
Non perdere la speranza!
Dott.ssa Emanuela Tornabene




Dott.ssa Emanuela Tornabene Psicologo a Palermo

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26 APR 2022

Salve Rayden, pensi che il tuo problema sia stato generato dagli alti target che la società ti propone o dal giudizio negativo continuo costante che hai di te stesso ?

Dott.ssa Perinu Silvia Celestina Psicologo a Olbia

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26 APR 2022

Caro Rayden,
Ciò che riferisci é un vissuto che negli ultimi tempi stanno vivendo parecchie persone, in parte come conseguenza all'isolamento dovuto alla pandemia, dall'altra parte per l'utilizzo sempre più intensivo dei social network che ormai, in molti casi, hanno sostituito le interazioni sociali reali. L'isolamento sociale spesso ha delle conseguenze negative sia a livello fisiologico che psicologico che potrebbero delineare quadri depressivi che vanno a minare la nostra autostima e conseguentemente la qualità dei nostri pensieri che diventano svalutanti e iper giudicanti verso se stessi. Le tue preoccupazioni fisiche eccessive riguardo l'altezza, le dimensioni del pene e il corpo in generale fanno pensare a un dismorfismo corporeo che é legato a una sofferenza psicologica che stai attraversando che si esprime attraverso il tuo corpo. Il fatto di esserti reso conto di vivere un momento buio della tua vita e di averlo scritto qui, denota una volontà di cambiare la rotta delle cose. Se senti di averne bisogno, inizia un percorso terapeutico con un professionista che saprà consigliarti e dotarti di strumenti utili alla conoscenza di te stesso e soprattutto all'accettazione delle tue diversità, che sono per ognuno di noi essenziali al raggiungimento del benessere individuale.

Dr. Simone Tetti Psicologo a Aprilia

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