Salve, mio padre ha scoperto di avere un tumore. non ha più molto tempo e io mi sento come se non mi importasse.. premetto che i miei gemitori non vivono più assieme da un pò..ero molto legata a mio padre, poi a causa di suoi certi atteggiamenti, con l andare del tempo, meno lo vedevo meglio era. non è stato un padre presente..e io ho sempre desiderato avere un padre vicino.. sono fidanzata e a volte ho dei periodi in cui sto male, mi sento confusa, dal nulla ripenso alla mia infanzia con rabbia, del perché gli altri ragazzi sembrano sempre felici con i propri genitori e io perché non ho avuto questa fortuna? A volte ho pensato di essere depressa..ma non riesco a darmi risposte sta sola.. ho solo 19 anni e penso che la vita che mi aspetta sara troppo dura e non mi sento pronta ad affrontare tutto. Soffro di attacchi d'ansia e non riesco a raggiungere i miei obbiettivi..un periodo nero che dura da tanti anni..grazie dell' attenzione.
mirella
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15 DIC 2014
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Cara Mirella
tenga molto presente il fatto che questa sua reazione di "bassa emotività" rispetto quanto sta succedendo a suo padre può essere considerata (anzi è senz'altro) una reazione di difesa al dolore.
Lei dice di essere stata, un tempo, molto legata a suo padre e poi questo legame, in qualche modo, si è perso.
Io credo che non sia "perso" ma che sia sommerso in profondità e che verrà fuori nuovamente quando la sua consapevolezza potrà riprendere a scorrere con più libertà.
Lei ha 19 anni eppure ha sofferto già tanto nella vita per solitudine e incomprensioni varie. Si sente triste.
Ora l'aspetta un periodo ancora difficile per la malattia di suo padre e tutto sembra insormontabile.
E' importante che lei, oltre al suo ragazzo, abbia anche vicine altre persone e altri affetti. Inoltre consideri molto importante la figura esperta di uno Psicoterapeuta che possa aiutarla a fare chiarezza e sostenerla.
Piano piano tornerà il sole per lei nella vita. Ora c'è da sopportare questo lungo e freddo inverno.
Le sue potenzialità nascoste stanno dormendo sotto la terra ma sia certa che al momento opportuno torneranno a germogliare e vinceranno le dure zolle delle difficoltà della vita.
Con queste prove scoprirà di essere forte, molto forte.
Le auguro tantissime cose belle.
Trovi uno PsicoTerapeuta e non abbia dubbi che le sarà di aiuto!.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
9 DIC 2014
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Cara Mirella, perdere il proprio padre è di per sé una cosa molto dolorosa. Credo inoltre che possa essere molto più complesso e doloroso quando si ha solo diciannove anni e il rapporto è stato segnato da profonde ferite e grosse incomprensioni come da te accennato.
Posso cercare di immaginare come ti senti, ma credo che un dolore così meriti di essere ascoltato e capito profondamente da una persona che possa starti vicino per un certo periodo di tempo. A volte si può essere cosi spaventati dal dolore che ci si può sentire come anestetizzati. A volte l' "anestesia" può essere la cosa giusta da fare, come per esempio se si deve subire un certo tipo di intervento. Altre vole si tratta solo di una soluzione "costretta", quando si pensa di non avere altra scelta, e che purtroppo però, nel tempo, non è sufficiente a risolvere un problema.
Credo che ti potrà in parte rassicurare sapere che, quando vorrai, uno psicoterapeuta potrebbe aiutarti a capire perché ti senti "come se" non ti importasse di quello che sta accadendo a tuo padre. Purtroppo la maggior parte del dolore che hai sentito in tutti questi anni non potrà essere cancellato. Ma con una "buona relazione terapeutica" quel dolore potrebbe acquisire un significato diverso, adesso forse inimmaginabile, apparirti meno spaventoso, e potresti sentirti più pronta e fiduciosa nell'affrontare la vita. Un carissimo saluto. Dott. Massimo Perrini
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9 DIC 2014
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Buongiorno gentile Mirella,
se lei soffre di attacchi d'ansia è opportuno che si curi adeguatamente iniziando un percorso di psicoterapia in presenza. Questo potrà anche aiutarla ad affrontare la malattia di suo padre da cui lei non potrà scappare a lungo negando l'evidenza della realtà. Nella sua famiglia, colpita da questa tragedia, ci sarà un momento in cui si avrà bisogno di lei come sostegno pratico e morale ed è bene che lei sia pronta ad affrontare anche questo al di là delle sue insicurezze, delle sue rabbie, dei suoi problemi. Si faccia coraggio e chieda aiuto adesso. Questo le permetterà di recuperare il rapporto con suo padre.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
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9 DIC 2014
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Buongiorno gentile Mirella,
se lei soffre di attacchi d'ansia è opportuno che si curi adeguatamente iniziando un percorso di psicoterapia in presenza. Questo potrà anche aiutarla ad affrontare la malattia di suo padre da cui lei non potrà scappare a lungo negando l'evidenza della realtà. Nella sua famiglia, colpita da questa tragedia, ci sarà un momento in cui si avrà bisogno di lei come sostegno pratico e morale ed è bene che lei sia pronta ad affrontare anche questo al di là delle sue insicurezze, delle sue rabbie, dei suoi problemi. Si faccia coraggio e chieda aiuto adesso. Questo le permetterà di recuperare il rapporto con suo padre.
Cordialmente
