Come allontanare una persona che ci perseguita?

Inviata da Giulia · 8 mar 2016 Disturbo ossessivo compulsivo

Forse ricorderete le mie domande su quella mia collega che mi aveva manipolata, fingendosi mia amica, convincendomi a confidarmi su cose estremamente private (bulimia e disturbo ossessivo compulsivo, entrambe cose per cui sono in cura) e che però poi ha iniziato a prendermi in giro alle spalle. Si è allontanata da me, ha iniziato a fare commentini cattivi sottovoce con altri colleghi e io la sentivo. Poi veniva da me e si fingeva amica mia. Io ero totalmente sottomessa per paura che lei dicesse in giro le mie cose. E accettavo tutto, addirittura le chiedevo scusa per cose che lei mi accusava di fare (tipo non chiederle come stava dopo che era stata male). A un certo punto mi sono stancata e le ho detto che non mi andava più di farmi trattare così, lei ha negato tutto e ha fatto passare me per la paranoica.. In pratica ha accusato me di tutte le cattiverie che mi aveva fatto lei. Io ho iniziato a ignorarla perché mi sono disgustata da tanta falsità e cattiveria. Ora sta cercando di riavvicinarsi a me, facendomi anche sentire in colpa per averle voltato le spalle, per averla ferita. Capite, ora che ho finalmente avuto il coraggio di allontanarmi, lei non mi lascia in pace: mi viene ad abbracciare, mi dice che non la considero più, mi perseguita perché non accetta questo mio allontanamento. Dice che non le piace questo mio comportamento distaccato. Tenta diversi approcci: con la dolcezza, con l'aggressività passiva, con la finta bontà...io però non ci casco più. Cosa faccio? La mia migliore amica mi consiglia di essere meno fredda perché se continuo così lei si vendicherà è tutto finirà in litigata con conseguenti problemi perenni sul lavoro. Ma io non ce la faccio nemmeno a guardarla in faccia, si è comportata davvero troppo male con me, e ora vorrei proprio chiudere. Ma non posso, perché non me lo permetterà. Inoltre dobbiamo lavorare insieme quindi non posso andare avanti cosi.. Ma se io smetto di essere fredda lei pretenderà sempre di più da me, vorrà tornare amica mia, non mi lascerà mai in pace.
Se la ignoro mi sta addosso o me la fa pagare (o dicendo in giro i fatti miei privatissimi, o parlando male di me e cose simili)
Se non la ignoro mi starà sempre più addosso, finché non mi riavrà come amica, e io non voglio saperne.
Che faccio?

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Miglior risposta 11 MAR 2016

Gentile utente,
se lei è già in psicoterapia, mi sembra opportuno e doveroso parlarne in seduta con il suo terapeuta ( o la sua terapeuta ).
Tenga conto che in psicoterapia è possibile acquisire, tra le altre cose, anche buone capacità sociali e comunicative nonchè di assertività e queste competenze, una volta acquisite, potranno consentirle di relazionarsi a questa sua collega con garbo ed educazione ma senza farsi invadere o sottomettere, in modo da poter uscire dagli estremi del doverla ignorare o subire.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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18 MAR 2016

Cara Giulia
sei riuscita a parlare con questa ragazza e ad allontanarla ma non hai ancora acquisito il distacco emotivo necessario.
Questo lo dico perché è evidente che tutti i tuoi pensieri continuano a girare su di lei...lei dice...lei fa...lei dirà e lei farà...
Come ho cercato di dirti anche nelle altre lettere, cara, il tuo modo di trattare la questione dovrebbe essere più sicuro, corretto ma distaccato.
Non hai bisogno di tenerla lontana ma chiedi a lei un atteggiamento "più neutro" e dille semplicemente di non profondersi in atteggiamenti superaffettuosi perché a te questo non va,se ha capito il problema, dille che è sufficiente che lei sia corretta con te e tu con lei.
Se lei davvero ti vuole rispettare deve darti il tempo e seguire una modalità in progressione.
Lei vorrebbe che tu dimenticassi tutto e che tutto tornasse come prima (è un ottimo modo per non mettersi in discussione), tu, invece vuoi essere rispettata e devi cercare di farlo con modalità neutre ed equilibrate.
Supera la paura di quello che lei dirà e cerca di avere un atteggiamento corretto con lei ma non intimo.
Questo il mio consiglio.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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18 MAR 2016

Salve
Dalle sue parole emerge già chiaramente cosa dentro di lei sarebbe giusto fare per proteggere se stessa da ulteriori dolori..questa persona con i suoi comportamenti nn l ha rispettata e ha approfittato della sua buona fede e giustamente lei ha reagito allontanandosi. Sembra però che questa persona usi modi indiretti x offenderla e ferirla e forse la modalità più sana ma anche coraggiosa sarebbe quella di metacomunicare sulla situazione. Credo che se lei dicesse chiaramente a questa ragazza i motivi che l hanno portata ad allontanarsi forse sarebbe l inizio di una comunicazione chiara e senza equivoci. Riguardo all aspetto emotivo e le reazioni che la situazione le ha suscitato sicuramente la sua terapeuta potrebbe accoglierla a aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Calderaro Nadia

Nadia Calderaro Psicologo a San Giorgio in Bosco

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8 MAR 2016

Gentile Sara,
la sua difficoltà nel gestire i rapporti con questa collega è dovuta principalmente al fatto di essersi sentita tradita dalla donna che considerava amica, tuttavia mantenere un “comportamento freddo” in un ambiente lavorativo, potrebbe indurla a svolgere male le sue mansioni nonostante ami il suo lavoro.
In riferimento a quanto scrive, lei stessa riferisce che è già seguita da una psicologa rispetto al suo disturbo ossessivo compulsivo; di conseguenza, le consiglio di condividere con la sua specialista i timori e i disagi che avverte in questa gestione relazionale.
In genere, il principio cardine che ogni assetto lavorativo dovrebbe seguire è quello di non mischiare mai vita privata con quella del lavoro al fine di evitare poi queste dinamiche difficili da riparare.
Il mio personale consiglio, sarebbe quello di chiarirsi con la sua collega, condividendo con la stessa e in modo sereno le situazioni che le hanno recato fastidio e disagio. Sulla base di un rispetto reciproco, quindi, dovrebbe sottolineare di voler continuare a relazionarsi con la signora ma solo in qualità di collega.
Cordiali saluti,
Dr. Felicia Burno’
Psicologa – Cernusco sul Naviglio (MI)

Dott.ssa Felicia Burno Psicologo a Pioltello

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8 MAR 2016

Gentile Sara,
la cosa migliore da fare è parlarne con il suo teraputa in quanto il problema che presenta, sopratutto il suo modo di porsi con questa persona e le conseguenti paure che l'assalgono, potrebbero far parte del disturbo per il quale è entrata in terapia. Nello stesso tempo, potrerebbe materiale importante in seduta che darebbe modo al suo terapeuta di conoscerla meglio.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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