Ogni volta che mio padre torna dal lavoro provo uno stimolo di paura/ansia, soprattutto quando magari porto a casa un'insufficienza da scuola. Ne ho parlato con mia mamma (che è molto più pacifica e comprensiva), mi ha detto che devo "sopportare" il papà. Molte volte durante i litigi con mio papà, lui mi fa notare il fatto che io sia stata bocciata e il fatto che sono ignorante per alcuni aspetti facendomi star male. Ogni volta che alza la voce ho paura che possa "mettermi" le mani addosso. Lui ha questo comportamento sin da quando ho iniziato ad andare alle elementari (alle elementari ha avuto dei comportamenti "violenti"). In casa sento un'aria pesante da gestire e ogni giorno è sempre più dura.
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2 NOV 2016
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Ciao Greta,
dalla tua lettera mi sembra di capire che sei molto giovane. Non è indicata la città in cui vivi, per cui non riesco a darti informazioni precise. Esistono comunque centri o associazioni che danno sostegno psicologico agli adolescenti, o anche perché no, potresti provare a rivolgerti alla psicologa presente all'interno della scuola che frequenti: spesso i colleghi offrono anche uno sportello di ascolto.
È auspicabile che tu riesca a trovare uno spazio solo tuo dove poter raccontare le emozioni che provi e ciò che ti accade senza timore di essere giudicata.
In bocca al lupo.
3 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Greta
ciò che prova e' assolutamente coerente con ciò che vive. A casa si mette in allerta per un possibile "attacco" di suo padre. Da qui sentire ansia e paura. Mi sembra di capire che la scuola sia l'aspetto che attivi maggiormente i conflitti.
La invito a trovare uno spazio in cui possa sentirsi al sicuro, non giudicata, accettata in cui possa farsi sostenere. Può chiedere nella sua scuola se c'è uno sportello di ascolto, cercare una struttura pubblica.
Rimango a disposizione se volesse.
J. Ferrigno
3 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Greta,
premesso che l'atteggiamento aggressivo di tuo padre è ovviamente da condannare, se sei stata già bocciata perdendo un anno e continui a prendere brutti voti perchè probabilmente a scuola ti impegni poco, non credo che ti dovresti aspettare lodi e abbracci.
Perchè non provi a cambiare questa situazione con uno scatto d'orgoglio studiando e applicandoti di più soprattutto per una soddisfazione tua personale prima ancora che dei tuoi genitori?
Sono sicuro che tuo padre apprezzerebbe e la tua ansia per il suo atteggiamento ostile diminuirebbe.
Informati se nella tua scuola esiste uno sportello di ascolto e nel caso vai a parlare con lo psicologo che di sicuro ti darà altri buoni consigli.
Cordiali saluti,
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).