Ho bisogno di aiuto. Aiutatemi a capire perché sto andando in depressione

Inviata da Giorgia · 6 dic 2023 Depressione

Questo incubo ha avuto inizio i primi di Settembre quando ho scoperto un tradimento. Il mio compagno, l’amore della mia vita, quello per cui avrei dato la vita e di cui mi fidavo ciecamente si era rivelato un bugiardo.
Il mondo mi è crollato addosso. Le avvisaglie c’erano state, le solite, lui freddo distaccato mentre io mendicavo un abbraccio o un semplice bacio, lui sempre con il telefono in mano, io che gli domandavo in tutte le lingue del mondo cosa stesse succedendo ma lui con un sorriso mi tranquillizzava dicendomi che era solo a causa di un periodo particolarmente stressante. Non potevo che credergli, un po’ perché mi fidavo di lui un po perché in quel periodo sia a livello lavorativo che familiare stava attraversando un periodo tosto. Essendo un imprenditore a capo di una grossa azienda che in quel periodo era in grande espansione si trovava a dover gestire un carico di responsabilità non da poco e una grossa mole di lavoro, ad aggiungersi c’era la madre che da tempo malata era stata ricoverata, stabile ma in una situazione di non ritorno. Non potevo che credergli e stargli accanto. Non facevamo più l’amore ma lui si giustificava dicendomi che era mentale e che in quel periodo non riusciva. Nel frattempo passano i mesi e le distanze sono sempre più tangibili e dolorose. Lui spesso a cena fuori, più del solito, sempre più attaccato al telefono ma non potevo dire nulla perché con il ruolo che svolgeva era tutto giustificabile. Ad un certo punto però come spesso accade, il sesto senso ha prevalso ed anche se c’era una lotta tra cuore e mente, qualcosa mi diceva che dovevo indagare. Vi risparmio il calvario durato mesi alla ricerca di indizi che ogni volta si palesavano ed io volutamente cercavo di giustificare, fino al giorno in cui feci una cosa mai fatta prima, guardai nel suo portafogli e trovai uno scontrino… quello fu l’indizio più palese che mi aprí definitivamente gli occhi.

Inutili i dettagli, era palese che avesse mentito su luogo e compagnia ed infatti lo scontrino riportava una cena x2 in un ristorante di lusso. Attesi di avere altre prove che non tardarono ad arrivare, un giorno in macchina insieme, sul display comparve nome e cognome di una ragazza (di cui avevo sospetti) risposi io alla chiamata e lei disse “ok dai io stacco, ci sentiamo”. Era lei, era una sua ex stagista. Subito dopo trovai una foto, una polaroid scattata da lei stile selfie mentre loro due si guardavano occhi negli occhi. A quel punto andai via di casa, tra pianti isterici e dolore straziante. Stazionai per 10 giorni a casa di un’amica che era in ferie. Non mangiavo, vomitavo e avevo pensieri suicidi. Lui ha cercato in tutti i modi di riavvicinarsi, mi ha promesso l’impossibile mi ha giurato e spergiurato che era stato un coglione ma non ci era mai andato a letto, che in quel periodo stava passando il momento più brutto della sua vita e che aveva iniziato a chattare con lei scambiandosi confidenze sul suo disagio perché non aveva amici con i quali aprirsi e che inizialmente lei era stata al gioco ascoltandolo e dandogli supporto ma poi aveva palesato secondi fini, data la sua posizione di potere e le sue disponibilità economiche note a tanti, a detta sua, lei aveva messo in atto un piano di seduzione con secondi fini. La foto a detta sua è stata da lei scattata per lasciare tracce.
Un uomo di potere che si è ritrovato come un idiota tra le braccia di una ragazzina che ha saputo giocare sul suo momento di debolezza.
Lui non ha amici perché ha dedicato la sua vita al lavoro sino a trovarsi praticamente quasi solo e giura di aver agito da cretino perché in me all’improvviso ha visto una nemica, mi aveva usata come valvola di sfogo perdendo completamente di vista il mio ruolo di compagna/famiglia. Premetto che sua mamma gli ha fatto mancare l’affetto e lo ha sempre trattato come un soldato. Questo non per giustificarlo ma perché ha sempre mostrato evidenti strascichi/lacune durante la relazione che ho sempre cercato di colmare con l’amore. Probabilmente troppo amore, che mi ha portata ad essere scontata ai suoi occhi.
Morale, sono tornata, perché il sentimento ha prevalso sulla razionalità. Inizialmente ha fatto di tutto per riconquistarmi, siamo andati in terapia ma sfortunatamente abbiamo trovato una persona che alla terza seduta ci ha liquidati dicendoci che eravamo pronti a farcela da soli ed è stato lì l’inizio del vero inferno. Abbiamo passato due mesi in cui lui si era tolto lo zaino con il peso dalle spalle e lo aveva messo sulle mie, per lui era finito un incubo e per me era iniziato il calvario. Entrambi avevamo voglia di ricominciare e ci siamo illusi di poter dimenticare. Se non fosse che all’improvviso dopo due mesi dal fattaccio ho iniziato ad avere i postumi come in un lutto, quando dopo lo shock inizia il vero dolore o come dopo un incidente, che si sentono i dolori solo dopo e lui non è stato in grado di comprendere cosa mi stesse succedendo, mi diceva che non capiva, che era spiazzato, che sembrava essere ricominciato l’incubo ed io a spiegargli in lacrime che l’incubo non era mai realmente finito, che avevo bisogno di sostegno perché forse non ero davvero riuscita a superarla, che mi ci voleva tempo. Nel frattempo la madre si è aggravata e lui ha iniziato a rimproverarmi di essere una bambina viziata ed egoista, di non avere a cuore la situazione di una madre in fin di vita. Ed io mi sono sentita persa, ho cercato di accantonare il mio dolore e le mie “paranoie”, per stargli vicino ma con scarsi risultati. Non sono MAI stata una ragazza gelosa, non ho MAI controllato nulla, telefono, Instagram… ma sono diventata molto diffidente e ho iniziato a indagare esaminando i post e i like mentre prima avevo cieca fiducia.

Gli ho parlato in tutti i modi spiegandogli che andavo solo rassicurata ogni tanto, che mi bastava la sua comprensione ma tutte le volte che avevo un momento down, tirava fuori la storia della madre in fin di vita, che tra l’altro è cosa vera, è seriamente alla fine

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