Ho 50 anni e da 30 in seguito a forti periodi e atti anticonservativi uno pschiatra mi diagnostico un grave disturbo di personalità borderline. Ho tirato avanti tra alti e bassi ma ho periodi in cui mi taglio molto braccia e gambe....Ho un ansia incontenibile che si placa solo con la visione del sangue e con il dolore che le ferite mi procurano x giorni. Prendo molti psicofarmaci ma la mia ansia prevarica la mia capacità di contenimento. Ma un borden line non guarisce mai?
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23 OTT 2018
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gentile Maria, i disturbi che lamenti non mi sembrano veramente tipici del border line.
Se Ti è stata fatta questa diagnosi è però probabile che visiano altre profonde dolorose inconsce ragioni.
Per rispondere alla Tua domanda finale Ti dirò che si, si può risolvere il disturbo border line. Npon certo con i farmaci. che, al massimo, contengono e mitigano i sintomi, ma vanno assunti per tutta la vita.
Occorre un percorso francamente psicoanalitivco. Ma sarò franco, è un percorso impegnativo e non breve.
Ma ce la si fà.
Resto a Tua disposizione, anche per eventuali chiarimenti, magari telefonici, e Ti saluto con cordialità ed empatia.
Dr. Marco Tartari, Roatto Asti
23 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Maria,
se la psichiatria di zona le ha diagnosticato un disturbo borderline di personalità oltre ai farmaci necessità di una psicoterapia che solitamente è lunga e con miglioramenti e a volte un senso di peggioramento. È importante che la famiglia (i suoi genitori e/o la sua famiglia personale)sia di aiuto e sia consapevole del disturbo che la riguarda e che coinvolge tutti intorno a lei.
Se non ha mai iniziato un suo percorso psicoterapeutico forse è giunto il momento di affrontarlo.
22 OTT 2018
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Buongiorno Maria,
Al di là dell'etichetta diagnostica, penso sia importante comprendere la sua storia e successivamente i sintomi che riporta. Le consiglio di intraprendere una psicoterapia con un professionista della sua zona, se non dovesse avere le possibilità economiche provi a chiedere all'asl del suo paese o direttamente al suo psichiatra.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda
