Grande sofferenza

Inviata da Ste · 4 set 2023 Depressione

Buonasera Dottori
Soffro da tre anni di depressione. Sono in cura presso un CSM. Premetto che non ho altre psicosi, ma una depressione resistente. Sono seguita da una Psichiatra e da una Psicoterapeuta del servizio pubblico quindi.
Sono sincera e senza giri di parole inutili confesso che sento una forte attrazione verso il mondo femminile, sia mentale che fisico, con un conseguente rifiuto del maschile. Sono altresì sposata e madre, anche se la depressione così lunga sta mettendo a dura prova il mio matrimonio purtroppo.
Un questo contesto rientra il fatto che io provo un forte sentimento verso la mia psichiatra. So bene del transfert. Ne ho accennato alla Psicoterapeuta la quale mi ha confermato che a volte è difficile distinguere fra transfert e innamoramento. Ma io ho la certezza sia un vero sentimento. È un'attrazione mentale, prima che fisica.
Tenendo conto del fatto che naturalmente la dottoressa potrebbe non contraccambiare, perché un sentimento del genere non è giusto? Perché non può esistere? Sono pazza? Perché è condannabile? Perché non è esternabile? Esistesse anche solo come amicizia, perché non sarebbe possibile? Io sento di volerle davvero molto bene.
So che un rapporto personale fra Terapeuta e paziente non è possibile, ma vi chiedo, nemmeno se io cambiassi medico? Cosa lo proibirebbe?
Come posso fare ad andare avanti? Cosa mi consigliate?
Grazie per le eventuali risposte.

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Miglior risposta 30 GEN 2024

Gentile Ste,
essendo sposata e madre potrebbe essere che la sua attrazione mentale e fisica verso il mondo femminile abbia una qualche correlazione con il suo disturbo depressivo per cui fa bene a parlarne con la psicoterapeuta che la sta seguendo.
Come le hanno già spiegato i miei Colleghi, per un terapeuta che si occupa di salute mentale, intrattenere rapporti di natura sentimentale o sessuale con un proprio paziente è deontologicamente scorretto.
Tuttavia, a mio parere, in teoria lei potrebbe cambiare psichiatra e poi esprimere il suo sentimento alla dottoressa da cui è attratta col risultato quasi certo di un garbato rifiuto (per cui glielo sconsiglio) ma su questo può consultarsi con la sua psicoterapeuta e lavorare su questa ed altre sue problematiche.
Cordiali saluti.
Dr.Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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17 OTT 2023

Gentile Ste,
mi sembra già abbastanza consapevole che un'attrazione fra paziente e terapeuta, che sia univoca o corrisposta, rientri in una dinamica ben nota e frequente nella dimensione terapeutica. Ciò, al di là della possibilità o impossibilità, ci dice anche che non si tratta di una stranezza inaudita o di qualcosa per la quale bisogna vergognarsi o occorre celare. Soprattutto alla terapeuta, direi, dato che i suoi vissuti, anche e soprattutto quelli di amore e attrazione, sono un materiale molto molto importante. In terapia, certo, ma sappiamo tutti che lo sono ovunque!
Allora, ecco, direi di non aver paura di ciò che prova e di raccontarsi. Non tanto di dichiararsi ma di raccontarsi, di raccontare cosa prova, che sia mentale o fisico. Parlare farà anche comprendere a lei così come alla collega se questo sentimento è integrabile nella dimensione terapeutica o ha connotazioni o forme tali da impedire la terapia, poiché vuole trasferirsi unicamente fuori di essa.
Dopodiché, se mi chiede, fuori dai denti, se la relazione è fattibile una volta interrotta la terapia, così le risponderò: non ufficialmente, e al di fuori dalle regole, tutto può essere fatto ma deve comprendere che le regole deontologiche non esistono per impedire la felicità degli individui (ivi compresi noi) ma si costruiscono su un'esperienza professionale che ci dice che le relazioni nate fra pazienti e psicologi rarissimamente sono relazioni che hanno un buon esito e che portano equilibrio agli uni e agli altri. Perciò, mi creda, se ha trovato una terapeuta "amorevole ed amabile" se la tenga stretta come professionista!

Cara, Ste, spero di averle dato (seppur tardivamente) qualche spunto di riflessione
In bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi

dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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7 SET 2023

Carissima, certo, sì, potrebbe essere un sentimento sincero e, ugualmente, la terapeuta potrebbe essere etero o potrebbe essere lesbica e non attratta da lei.
Vuole provare ad accennarglielo?
Mal che vada, esattamente come qualsiasi altra relazione, potrebbe sentirsi dire di no.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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7 SET 2023

Buongiorno Ste,
credo che sia importante per lei lavorare su questo tema con la sua psicoterapeuta
Resto a disposizione
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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6 SET 2023

Comprendo che stai affrontando una situazione emotivamente complessa legata ai tuoi sentimenti verso la tua psichiatra. È importante considerare che nel contesto terapeutico, i sentimenti di transfert possono emergere ed è un aspetto che la psicoterapia può affrontare in modo costruttivo. Tuttavia, è essenziale mantenere chiare alcune linee guida etiche e professionali:

1. **Distinzione tra sentimenti e terapia**: È normale che i pazienti sviluppino sentimenti di transfert verso i loro terapeuti, ma è importante riconoscere che questi sentimenti sono parte del processo terapeutico e non devono essere confusi con una relazione romantica o amorosa.

2. **Etica professionale**: La maggior parte degli organismi professionali e associazioni di psicoterapia stabilisce chiaramente che una relazione romantica o sessuale tra un terapeuta e un paziente è eticamente inaccettabile e spesso vietata per evitare possibili abusi di potere e danni al paziente.

3. **Cambiare terapeuta**: Se ritieni che i tuoi sentimenti siano così intensi da influenzare negativamente la tua terapia, potresti considerare la possibilità di cambiare terapeuta. Tuttavia, è importante affrontare questi sentimenti con il nuovo terapeuta e continuare il lavoro terapeutico per comprendere meglio il loro significato.

4. **Lavoro sulla relazione**: Puoi anche lavorare con il tuo attuale terapeuta per esplorare questi sentimenti e comprendere meglio le dinamiche sottostanti. La psicoterapia può essere uno spazio sicuro per esaminare tali questioni.

5. **Supporto esterno**: Inoltre, potresti cercare il supporto di amici o familiari per discutere dei tuoi sentimenti e delle tue preoccupazioni. Avere un sistema di supporto esterno può aiutarti a gestire meglio questa situazione.

In generale, è importante rispettare le linee guida etiche e professionali nella terapia e cercare di comprendere meglio il significato dei tuoi sentimenti. La terapia può aiutarti ad affrontare queste sfide e trovare modi per migliorare il tuo benessere emotivo.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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6 SET 2023

Gentile Ste,
forse andrò un po' fuori dal coro dicendo che il punto principale non è la causa del sentimento (che derivi da dinamiche transferali o si tratti di innamoramento vero e proprio), il punto è che questo sentimento c'è, esiste e ti fa soffrire; il fatto di trovare una causa nel fenomeno del transfert non rende l'attrazione che provi meno forte, meno autentica, nè la fa magicamente sparire. Il punto è cosa fare con questi sentimenti, che possono assolutamente esistere e provarli non vuol dire essere pazzi, non è qualcosa di condannabile; semplicemente è probabile che a qualche livello inficino la relazione che hai con la tua psichiatra e dunque anche il tuo percorso di cura. Nutri delle aspettative nei confronti di questa donna e se queste aspettative verranno disilluse, essendo lei una professionista che ti segue da anni e che con il tempo è diventata importante per te, ciò avrà delle ripercussioni anche sul tuo stato di benessere psicologico; Il fatto stesso che tu desideri avere un tipo di relazione diversa da quella che hai, o magari il desiderio inconscio che il tuo sentimento venga ricambiato, potrebbe portarti a comportarti in maniera non autentica in seduta, mentre invece è importante essere il più possibile onesti e se stessi con un medico che cura la nostra psiche, è importante per la cura stessa. Se il tuo desiderio di confessare ciò che provi è così grande, dovresti riflettere sul fatto che dopo che lo avrai fatto le cose potrebbero cambiare e magari la stessa psichiatra decidere di interrompere il rapporto di cura. Ripeto, non perchè non sia lecito innamorarsi, ma perchè il rapporto che si instaura tra medico/terapeuta e paziente quando si tratta di cura della psiche è molto delicato ed è tutelato anche da un codice deontologico a cui psichiatri e psicologi devono attenersi e che vieta di intrattenere relazioni con i propri pazienti che esulino dall'ambito lavorativo; nel caso in cui ciò avvenga (perchè comunque siamo umani) non è sbagliato, semplicemente non può più esistere il rapporto di tipo lavorativo perchè perseguibile. Potrebbe sembrare ingiusto, ma ciò è finalizzato all'assoluta tutela del benessere del paziente. Dunque la scelta è solo tua, essere libera di esternare i tuoi sentimenti con il rischio di dover cambiare psichiatra oppure provare a comprendere meglio questo sentimento in seduta, con la tua psicoterapeuta, per analizzare la profondità di esso, ma anche le tue aspettative e bisogni al riguardo.
Spero di essere stata d'aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi informazione.
Un abbraccio,
Valeria

Dott.ssa Valeria Passavanti Psicologo a Meda

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5 SET 2023

Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Un rapporto paziente-dottore è sempre da evitare, in primis proprio per tutelare il paziente stesso. Inoltre l'attrazione per la sua psichiatra potrebbe essere reale ma anche una dinamica transferale, come le ha suggerito la sua terapeuta. Le consiglio di continuare il suo lavoro di psicoterapia e magari, se ne sente la necessità, avere anche un secondo parere da un altro medico. Queste situazioni sono molto più frequenti di quello che si pensa.
Un saluto

Dr.ssa Chiara Sartori
Psicologa clinica e forense, specializzata in dipendenza affettiva
Follonica e Online

Dott.ssa Chiara Sartori Psicologo a Follonica

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5 SET 2023

Buongiorno
Il rapporto psicoterapeuta è paziente e utile che sia solo professionale.
Inoltre lo vieta L'ordine degli psicologi
Qualsiasi rapporto, che non sia professionale
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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5 SET 2023

Grazie per aver condiviso la sua situazione con tanta apertura. È evidente che sta attraversando un periodo molto complesso della sua vita. La questione del transfert in terapia è un fenomeno ben noto e può manifestarsi in vari modi, incluso l'innamoramento o l'attrazione verso il terapeuta.

La ragione per cui un rapporto personale tra terapeuta e paziente è generalmente sconsigliato è legata all'etica professionale e alla necessità di mantenere un ambiente terapeutico sicuro e imparziale. Un coinvolgimento emotivo o romantico potrebbe compromettere l'efficacia del trattamento e potrebbe avere conseguenze etiche e legali per il professionista.

Se sente che questi sentimenti stanno influenzando la sua terapia, potrebbe essere utile discuterne apertamente con la sua psicoterapeuta, come ha già iniziato a fare. In alcuni casi, potrebbe essere consigliabile consultare un altro professionista per una seconda opinione o per proseguire la terapia in un contesto diverso.

Cambiare medico potrebbe essere una soluzione, ma è importante considerare che il nuovo contesto terapeutico dovrebbe essere scelto in base alle sue necessità cliniche e non per facilitare un potenziale rapporto personale con il precedente terapeuta.

Le consiglio di continuare a lavorare con la sua psicoterapeuta per esplorare questi sentimenti e come influenzano la sua vita e il suo benessere generale. Questo potrebbe anche offrire spunti utili per affrontare altri aspetti della sua depressione e della sua vita emotiva.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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