Sei un grande, bella risposta!

Inviata da Marco Privacy · 14 ott 2016 Autorealizzazione e orientamento personale

Ho riflettuto molto sulla risposta. Sei un Grande Sai. Mi sono reso conto che un modo per delegittimare quella Ferita ci sarebbe. Da piccolo almeno io ma penso tutti qua dentro ho amato in modo incondizionato i miei Genitori. Direi infinito. Le cose non mi sono andate bene perché pur amando tanto mi sono imbattuto in questo Gigante che puntava il dito contro di Me usando un nemico mortale: IL GIUDIZIO. Beh questo porta a due scelte o depresso o narciso o dico TU NON SEI OK O IO NN SONO OK, ma io cmq ti Amo incondizionatamente perché sono nato così con questo Temperamento e non posso tornare su in Cielo e dire scusatemi potevate farmi con meno sensibilità! Ora però vedi che cosa strana succede. Se io Recupero quel contatto escono dei paradossi cognitivi:Se faccio cosa sento e' sbagliato se faccio cosa non sento e' giusto se faccio da me e' sbagliato se faccio come dici Tu è giusto. Qua serve la Teologia: MA CHE DIO E' UN DIO CATTIVO CHE AMO ALLA FOLLIA E NON MI VEDE? Beh credo non sia Dio. E infatti cosa e'? Un Introietto Umano elevato a Dio: Mamma e Papà un sostituto dell'Amore che mi sarei aspettato in epoca preverbale: alla Nascita. Se tu mi sgridi risuona perché è come se mi dicessi vai all'Inferno, non è un semplice sgrido ma un Giudizio Apocalittico Universale perche Dio e' un altro Uomo. E' stata una interpretazione infantile incredibile pur di sopravvivere. L'attaccamento all'Amore per il Male produce la ferita narcisistica vista dal depresso o se scegli la reazione diventi come quel Male,un Altro Bullo Autistico che chiamo Narciso e punta su tutti il Dito Onnipotente. Il Terrore per la destrudo è questo la paura di un Bullo creduto Dio Vero. Nn la potevo reggere la destrudo non per la destrudo in se che so incassare ma perché rispondere significava distruggere il Dio interiorizzato cioè abbandonare il Primo Amore che e' stato come dire..sconvolgente per non dire patologico. Cioè se mi difendo perdo l'Amore e se lo Perdo mi autodisintegro. Nn so se rendo l'Idea. L'Immobilismo nasce con il duplice messaggio paradossale:Se agisco per Me,uccido i Miei Genitori interni perché l'esperienza di un Dio Buono che soffre con Te ti insegna ad accettare la sofferenza a vedere solo cosa esiste ovvero la lealtà e a combattere con la presenza di Se fino alla fine come un Guerriero il Male fisico,il Male Umano,il Male della propria condizione finita,io l'ho solo studiata ma l'esperienza,la Gestalt da Illuminato non l'ho vissuta. Mi sono preparato a lungo per non temere più il Persecutore Interno delegettimandolo: TU NON SEI DIO E SE NN LO SEI,NN HO NIENTE DA TEMERE !L'Ho pensata,posso magicamente farla mia questa convinzione da frapporsi tra Me e un Altro nella relazione,ma introiettarla significa fissare dentro il Dio Cristiano non l'Oggetto della Gnostica dove Bene e Male sono Uno insieme. Il Male va via non fuori come nel Paranoico perché ti accetti e se risuona ristrutturi la sofferenza con la cognitiva di volta in volta crescendo nell'esperienza personale. Cioè dirsi quello non è Dio,spazza tutte le subpersonalità e Sei qui ed ora ma e' un cambiamento molto forte,violento..stai bene sei libero di sbagliare senza dimenticare quest'esperienza infantile durissima:TU NON SEI OK,mentre Ami. La Cognitiva mi sbagliavo..serve a strutturare la Convinzione ed e' quella che produce lo scudo di contatto sul Mondo. Cambi la convinzione cambia dove sposti la sofferenza. Cambi la convinzione sulla sofferenza ti sposti sempre più in Alto m partendo dal Basso e dall'Esperienza non come gli Schizoidi. La valutazione preverbale su un Dio incarnato (Mamma poi Papà) produce l'Emozione e insieme creano la Convinzione Magica e poi con il Pensiero si formano tutte le altre a seguire. Ma se sono Dei problematici..i propri Caregiver bisogna correre da tre sorelle: Filosofia, Psicologia, Teologia. Dio, Figlio e Materia sono i veri problemi da risolvere per avere un buon visus coerente e congruente sul Mondo. l'Armatura mi sa che la tengo posso uscirmene tranquillamente di "casa"..senti un po' grazie del Tempo perché mi hai dedicato. Mi sbagliavo sulla cognitiva. Il Terapeuta defunto voleva che mi innervosissi essendo sempre sottomesso. Mi ricordo che arrivò a dirmi perché avevo una faccia da ebete con un sorriso sardonico da imbecille e io dissi hai ragione,scusami eviterò di ridere. Manco lo risposi per difendermi. Un Martire. SE NN SPIEGHI NN PUOI ARRIVARCI DA SOLO, però..questo e' il limite della Psicoterapia. Nn esagerate con le offese ai clienti con personalità depressa..fate malissimo come i Caregiver.

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Miglior risposta 14 OTT 2016

Caro Franco,
forse da piccoli è più corretto dire che ci si "attacca" ai genitori piuttosto che li si "ama"(essendo l'amore un sentimento congruo all'adulto).
Comunque il Giudizio del Gigante è inevitabile ma il problema è se questo Gigante è buono e saggio oppure se è cattivo e ignorante e non è detto che questo giudizio debba per forza far nascere un Depresso o un Narciso anche perchè un giudizio di condanna (ovviamente non totale ma parziale!) dato con amore e un giudizio di approvazione dato senza amore possono produrre effetti anche molto diversi tra loro.
Inoltre credo che nessuno è completamente OK oppure completamente NON OK e d'altra parte non credo nemmeno che il temperamento e la sensibilità siano veramente doti innate scritte nei cromosomi ma pur sempre plasmate dall'ambiente.
Penso anche che non temere il Persecutore Interno significa acquisire più autostima e cambiare le convinzioni con la cognitiva va bene se le convinzioni sono disfunzionali in quanto producono sofferenza che andrebbe possibilmente eliminata e non sublimata (al massimo quando proprio non la si può evitare la si subisce e la si sopporta!).
Infine, per difendersi dai Caregiver problematici può essere una buona idea, da grandi, correre dalle tre sorelle Filosofia, Psicologia, Teologia ma ognuna di esse ha un suo modo personale di accudire e la Psicologia ha poco in comune con le altre due sorelle.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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23 DIC 2018

Carissimo Marco,
mi sembra che la psicoterapia abbia avuto dei limiti che forse lei non ha accettato. Ho come l'impressione che lei abbia il bisogno di cose alte, come le maiuscolo che mette. Ma di infinito c'è solo l'assoluto.

Angelo Feggi

Dott. Angelo Feggi Psicologo a Genova

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17 OTT 2016

Caro Franco,
ha ragione! Sono felice nel leggere e cogliere la sua rabbia che esprime nella lettera per non rivivere ancora l'offesa di non essere riconosciuto emotivamente e psicologicamente dai "caregiver" del passato e del presente.
Condivido ogni suo punto e mi emoziono di fronte alla sua voglia o bisogno o desiderio di "liberarsi" di un passato (o parte di esso) che non le ha permesso di esistere come figlio, come essere umano per quello che lei "è".
La SPIEGAZIONE degli eventi, che normalmente dovrebbe saper fare un genitore col figlio/a, è un atteggiamento educativo che purtroppo non tutti i genitori manifestano. Tecnicamente si chiama "metabolizzare" l'esperienza traumatica. È un po' come "masticare" l'esperienza traumatica o incomprensibile per renderla più "digeribile" al bambino che può vederne i LIMITI. Non voglio dilungarmi negli aspetti teorici in quanto lei ha espresso una richiesta chiara e diretta sul suo bisogno, verso la figura dello psicoterapeuta: "Non esagerate con le offese...".
Ha ragione per almeno 2 motivi.
1- comunicare la struttura di Personalità deve avvenire solo se è UTILE alla persona (cliente o paziente) e se lo DESIDERA;
2- la diagnosi di Personalità Depressa (è una diagnosi specifica con un trattamento specifico) si comunica NON come disturbo della persona, ma come struttura che si è instaurata nel tempo per sopravvivere nel proprio ambiente affettivo. Era l'unica soluzione possibile!
NON ha senso dire "Sei una Personalità Depressa". Ha senso SPIEGARE, utilizzando la storia reale della persona e portando altre storie simili (se necessario), per LEGITTIMARE come si è sviluppata. La persona ha DIRITTO di riparare EMOTIVAMENTE queste esperienze passate con degli interventi specifici come il reparenting ed altre tecniche. L'approccio della Schema Therapy lavora specificatamente sull'attaccamento dell'infanzia e dell'età adulta.
Oltre a SPIEGARE l'esperienza è quindi necessario RISTRUTTURARLA EMOTIVAMENTE.
Inoltre la struttura di personalità Depressa e il disturbo di Depressione hanno interventi specifici e DIFFERENTI. Per questo ci si DEVE affidare a un test sulla Personalità che verifichi se è un struttura o un disturbo perché il trattamento è DIVERSO.
Ripeto, ha ragione!
Lo psicoterapeuta NON può spingere in una direzione (giusta o sbagliata che sia), deve saper attendere i tempi della persona perché possa arrivarci da sola, ma DEVE sostenerla, guidarla, SPIEGARLE cosa sta succedendo, RIPARARE psicologicamente ed emotivamente la ferita che, pur essendo del passato, porta ancora sofferenza nel presente.

Ha fatto bene a esprimere il suo disagio e so che molti colleghi lo coglieranno.

Un caro saluto.
Dott.ssa Patrizia Baroncini
Psicologa Psicoterapeuta di Verona

Dott.ssa Patrizia Baroncini L.D. Psicologo a San Martino Buon Albergo

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