Salve sono un anonima, sono in terapia da sette mesi,si è effettuato il transfert da parte mia verso il terapeuta, di cui mi ha spiegato il tutto e per un po' andava bene. Però dall' ultima seduta ho iniziato a provare una grande sofferenza, sentimenti di rabbia e delusione nei suoi confronti che mi fan stare tanto male.....Non capisco cosa mi sta succedendo, voi mi sapete dire il perchè? Visto che vedro' il mio terapeuta a fine mese?
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15 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Cara Anonima,
vedo che tanti colleghi le hanno già risposto con correttezza e professionalità. Aggiungo soltanto che è molto importante che lei espliciti questi sentimenti al terapeuta: il nostro compito è quello di comprendere empaticamente e a fondo il paziente, ma per quanto ci proviamo è possibile a volte non riconoscere tutto. E' prezioso quindi apprendere dal paziente anche le sfumature meno gradevoli, per chiarire e proseguire serenamente. E poi ricordi che lei ha diritto a provare qualunque sentimento, non se ne deve vergognare, nella terapia è previsto. Un grande analista (Gill) sosteneva che è fondamentale che il paziente possa esprimere tutti i sentimenti del transfert per trovare nel terapeuta una risposta empatica e riparatoria, è un passo enorme verso la guarigione.
Le auguro di cuore un buon proseguimento e di superare questo momento difficile e doloroso della sua terapia
25 FEB 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Capita anche a me e come te sento stessi sentimenti e ci soffro..che fare??Non mi piace, è una controindicazione della psicoanalisi, se lo sapevo andavo a fare la cognitivo comportamentale dove ciò non accade.E' vero che fa soffrire molto e non passa...giulia
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21 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, il collega le avrà sicuramente detto che è molto importante esternare le proprie emozioni in seduta quindi, senza alcun problema, dica ciò che prova e sarà materiale prezioso per il vostro incontro. Cordialità
16 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Anonima navigante,
quanto le capita può succedere anche ad altre persone, non solo a lei durante le sedute terapeutiche: il terapeuta si occupa con disponibilità e trasporto tale per cui è possibile che nasca un sentimento verso le attenzioni che il terapeuta attua nei confronti del paziente. Gli psicoanalisti spiegano questi fenomeni con il concetto di "transfert", mentre psicoterapeuti di formazione cognitivo comportamentale non danno nessuna importanza alla teoria del "transfert" che quindi non viene considerato. Tuttavia se emerge, risolto senza problemi e anche velocemente per non intaccare troppo la relazione terapeutica
Se il suo psicoterapeuta ha una formazione psicoanalitica è importante parlarne e riparlarne fino alla soluzione completa del problema che può creare veramente grande sofferenza.
dr paolo zucconi, sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
15 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara anonima, condivida in terapia il suo stato emotivo, senza alcuna paura. Il trasfert e' un importante strumento terapeutico e non costituisce un ostacolo al percorso. Attenda con calma l'incontro di fine mese e vedrà che rabbia e delusione saranno contenute e superate. Cordialmente, Dott.ssa Raffaella Orlando
13 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve,
nel rapporto terapeutico vengono fuori parti di noi, istinti, sentimenti, emozioni fortissime. Naturale che ciò avvenga. Ritengo sia opportuno discutere di ognuna di queste cariche emotive direttamente con il terapeuta dato che queste possono avere un significato specifico, esclusivo e vostro, all'interno del rapporto terapeutico. Provi a parlarne con la persona che la segue.
Cordialmente, Dottor Antonino Savasta,
Pistoia.
13 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Anonima,
l'elaborazione dei vissuti di transfert è possibile effettuarla esclusivamente in seduta con il suo terapeuta. Non si preoccupi se parlerà solo di questo, anzi in questo modo darà al suo terapeuta la possibilità di comprenderla meglio e di capire che stile di attaccamento affettivo ha ricevuto nella sua infanzia. Diventa,così, un lavoro sul profondo proficuo e risolutivo. Attenda pazientemente l'incontro a fine mese, magari appuntandosi gli stati d'animo che prova mano mano che passa il tempo e poi riporti con esaustività i suoi vissuti in terapia.
Cordialmente
13 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Comprendo la tua sofferenza, del resto, come ti ha spiegato il tuo terapeuta, si tratta di 'transfert' che nelle sue varie manifestazioni, è lo strumento chiave nella relazione terapeutica. Con questo, non intendo alleviare la tua sofferenza in quanto è necessaria. Intuisco che il tuo terapeuta è bene preparato a sostenere e ad accogliere empaticamente le tue emozioni. Stringi i denti e vai avanti senza reprimerti affinché i 'fantasmi' del passato possano incarnarsi nella persona della tua vita in attesa di abbracciarti e fondersi con te.
13 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile anonima,
è già complesso esplorare i meccanismi di transfert all'interno della stanza di terapia, figuriamoci da qui.
Vede è importante che il transfert venga analizzato proprio all'interno della relazione terapeutica, cercando di capire come mai una figura di riferimento come il proprio psicologo, inneschi in lei sentimenti di rabbia e delusione.
Che cosa si aspettava da lui?
In cosa è rimasta delusa?
Queste sono alcune delle domande da porre.
Non crede?
13 MAG 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile anonima,
il transfert in psicoterapia ha diverse forme e sfaccettature, ma deve sempre essere affrontato in seduta e il modo migliore è parlarne apertamente con il Collega, soprattutto se prova sentimenti di "rabbia e delusione".
Cosa di aspettava dal terapeuta, forse una risposta diversa da quella che ha ricevuto?
E' possibile che emozioni come la rabbia e la delusione siano connessi alla frustrazione che ha ricevuto, ossia ad una mancanza di corrispondenza?
Che ne pensa a riguardo?
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo