Trovare piacere nella sofferenza
Buongiorno,
Sono un uomo di 40anni con famiglia, socialmente ben integrato e professionalmente attivo.
Sin dalla pubertà sono stato attratto inconsapevolmente da voglie inerenti l’ambito bdsm, traendo piacere dalla mia sottomissione. Con il passare degli anni queste voglie si sono trasformate in bisogni delineando un drastico confine dal mio io quotidiano, due realtà della mia vita opposte l’una dall’altra che non riescono a coesistere.
Questo bisogno, sempre presente in me, si acuisce quando vivo periodi difficili, quando mi sento in colpa o più semplicemente sbaglio, portandomi ad aver bisogno di soffrire, sottomettermi, annullarmi e degradarmi, quasi volessi espiare le mie colpe.
Questo bisogno non posso più reputarlo un gioco in/off che vivo con serenità. Ne sono vittima, fatico più a controllarlo e continua ad aumentare sino a quando non eiaculo.
Tutto questo mi porta a fare ed essere ciò che non voglio. Guardarmi allo specchio mi fa soffrire e mette a repentaglio la mia “seconda vita” sociale e privata.
In passato ho affrontato questo problema con alcuni professionisti in ambito psicologico, ma le sedute hanno creato in me un forte senso di frustrazione come se non fossi compreso e/o accettato, inoltre, con mio grande sconforto, trasferivo questi bisogni nei confronti del terapista.
Oggi, consapevole di non riuscire a conviverci, sto cercando terapie alternative che possano estirpare questo male e darmi la serenità.
Con questo post spero di trovare qualche risposta o strada da seguire.
Grazie
Massimo