Per come mi raccontano, molte persone scappano dagli psichiatri per correre verso qualcuno che non si limita a prescrivere psicofarmaci, perché creano problemi invece di ripararli. Vorrei sapere, se psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti devono conoscere gli psicofarmaci e anche i loro principi attivi. Grazie
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9 AGO 2016
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Gentile Giuseppe,
gli psicologi nel loro piano di studi non hanno corsi di farmacologia. Avviene spesso però che durante la pratica clinica si apprende a conoscere le categorie farmacologiche e i loro effetti principali. Lo psicologo in ogni caso non ha MAI possibilità di prescrizione.
Lo psichiatra, di contro, ha sia possibilità di prescrizione farmacologica che di pratica psicoterapeutica, quindi non per forza chi va dallo psichiatra riceve solo la ricetta.
Cordialmente
Dott.ssa Annalisa Caretti
19 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Giuseppe
nella formazione degli psicoterapeuti c'è anche la parte inerente gli psicofarmaci, non potrebbe essere diversamente.
Tuttavia gli psicoterapeuti non possono prescrivere psicofarmaci e questo è il compito degli psichiatri.
Cosa buona e ottima è che le due categorie collaborino e siano in contatto qualora ci siano casi di pazienti che necessitano sia dell'uno che dell'altro.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta.
16 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Giuseppe,
non so se davvero molte persone fuggano dagli psichiatri per andare dagli psicologi, una cosa è certa, personalmente condivido l'idea che in una buona terapia possa e debba esistere la buona collaborazione tra psicologo e psichiatra.
Laddove il farmaco non "lavora" entra in gioco la collaborazione con lo psicologo/psicoterapeuta e viceversa.
Inoltre lo psicologo non è tenuto a conoscere i principi attivi degli psicofarmaci essendo questo il "campo" dello psichoatra, certo è che anche lo psicologo se conosce gli psicofarmaci più somministrati può districarsi meglio in alcune situazioni ma laddove finisce la conoscenza di uno specialista è giusto che cominci quella dell'altro.
16 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Giuseppe,
Gli psicologi non sono obbligati a conoscere gli psicofarmaci, ma personalmente ritengo utile che li conoscano per i loro effetti terapeutici, collaterali, assuefazione e dipendenza. A volte certi disturbi possono essere causati da farmaci. Ovviamente lo psicologo non può interferire con la terapia prescritta dal medico, ma può instaurare un rapporto di collaborazione con lo specialista al fine di migliorare la terapia ed eventualmente coadiuvare il processo di disassuefazione che spesso è più complesso elungo di quanto si creda
Cordiali saluti
Giovanni Iustulin
Psicologo psicoterapeuta Udine
10 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Chi e' preparato li conosce, nonche' conosce le malattie mentali, oltre ai disturbi psicologici.
E' indispensabile perche' occorre saper individuare chi sta troppo male per "parlare" solamente ed ha bisogno di farmaci "tampone", da eliminare appena possibile, a meno che il soggetto non abbia una malattia mentale (es. schizofrenia)
9 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Giuseppe,
gli psicologi non sono tenuti a conoscere gli psicofarmaci e i loro princìpi attivi (o meccanismi di azione) e tanto meno possono prescriverli.
Il disagio mentale può essere curato sia farmacologicamente ma la cura è sintomatica e può comportare dipendenza ed effetti collaterali che con la psicoterapia cercando di andare all'origine del problema ma questa è una cura più impegnativa e duratura.
Nei casi più gravi è possibile associare i due tipi di terapia ma è comunque necessaria una buona compliance.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
9 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Giuseppe, lo psicologo/psicoterapeuta non è tenuto, per legge, a conoscere nè farmaci nè principi attivi, in quanto competenze strettamente dei medici. Tuttavia, dopo qualche anno di esperienza ed eventuale formazione specifica (esistono dei corsi solo per gli psicologi che vogliano avere maggiori conoscenza degli psicofarmaci e dei principi attivi), si cominciano a maneggiare con una certa facilità, almeno gli ansiolitici, antidepressivi ed antipsicotici (ad es., rispetto a quest'ultima categoria, lavorando in una struttura psichiatrica, personalmente qualcosa l'ho imparata). In ogni caso, deve essere chiaro che lo psicologo/psicoterapeuta NON PUO' nè prescrivere psicofarmaci nè indirizzare il paziente verso una categoria farmacologica o un'altra (ad es., "consigliare" di farsi prescrivere un ansiolitico piuttosto che un antidepressivo o altro). Tale indirizzo deve essere dato necessariamente da un medico/psichiatra. Ad ognuno le proprie competenze. Rispetto agli psichiatri che prescrivono solo psicofarmaci, nella mia esperienza ho conosciuto tutte le situazioni: psichiatri che decidono di occuparsi solo della parte medica, psichiatri che (magari previa ulteriore formazione specifica psicoterapeutica anche se, per legge, non ne avrebbero bisogno) si occupano sia della parte farmacologica che psicoterapica ed, infine, psichiatri che hanno deciso di diventare proprio psicologi, nel senso che delegano la parte medica ad altri colleghi (di quest'ultima categoria ne conosco davvero tanti). E' una questione di scelta personale, l'importante è che sia chiara e che venga seguita. Personalmente, mi affido ad uno psicofarmacologo che ha effettuato un training di formazione psicoterapeutica della mia stessa teoria di riferimento, per cui si lavora con coerenza e facilità. Spero di essere stato esaustivo.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma