Forse il mio ex-ragazzo è Bipolare?

Inviata da ilRisoFaBeneAll'ANima · 2 lug 2013 Disturbo bipolare

Egregi Dottori,
ho 27 anni e da sei mesi sto (o meglio "stavo") con un ragazzo di 31 anni. Da quando abbiamo cominciato la nostra relazione ho notato, con sempre maggiore energia, un atteggiamento strano e, oserei dire, manipolativo da parte del mio ex-ragazzo. In una prima fase ha cominciato a lamentarsi continuamente della madre e del padre (divorziati): lei donna ineccepibile, insegnante, con a carico entrambi i genitori anziani e malati e con evidenti disturbi di alimentazione (anoressia, quasi sicuramente) e che controlla il figlio tramite le finanze, poichè a parte qualche lavoretto, lui è disoccupato.
Il padre: insegnante, fedifrago, con assenza di controllo sulle proprie spese a scapito di sè stesso e della famiglia.
Il suddeto "ex", quindi, continua a disprezzare questi genitori, la cui separazione fu anche causa della sua psoriasi e della sua incapacità a relazionarsi con il mondo esterno (non riesce a laurearsi a meno 3 materie). Dal suo canto egli mostra evidenti incapacità di dimostrare affetto (se non per il suo dolcissimo cane) e qua "spunto" io...da critica verso il mondo,la famiglia e sè stesso, passa a criticare me...il mio modo di vestire, il mio atteggiamento, lo stesso modo in cui cucino...premetto che mi trovo in una situazione di ipersensibilità (mi sono lauerata l'anno scorso e molti progetti protratti da più di un anno si sono infranti). Ovviamente le sue lamentele continue, il mio essere innamorata, hanno condotto ad un mio iniziale stadio di empatia verso la sua situazione...mi dispiaceva e cercavo di confortarlo, lo ascoltavo senza parlare, sentendomi sempre più affranta...lui continuava a parlare, parlare e parlare, senza dar segno di ripresa...iperattività motoria come costante. Ad un certo punto la situazione cambia: lavoricchia un pò, si sfoga fisicamente...e appare più rilassato. Non cambia però l'atteggiamento negativo, elucubrazione sul "noi" alternate a frasi "meglio star soli"... la critica si sposta su di me: non mi adeguo alla società, perchè mi vesto così e non colì, fumo troppo, cucino male, sono disordinata...poi sei "vergognosa", devi fare così e non così...in pratica, comincia a trattarmi da incapace...quando gli espongo il mio malessere, lui minimizza il problema...io sono "isterica" e porto le mie ansie nella coppia.
La cosa che mi infastidiva di più era la sua tendenza a impersonare due facce opposte nel giro di due minuti: da persona gradevole, cominciava ad andarmi contro senza motivo...poteva trattarsi anche della "scelta di cosa mangiare" o "dove andare"...non aveva importanza: prima garbato, poi maleducato. Cominciava, per così dire, a "giocare con le mani" e ad andarmi contro. L'altroieri, dopo un "gioco di mani", gli dò uno schiaffo forte sulla spalla...lui si arrabbia al punto da minacciarmi di cavarmi un occhio e lasciarmi monca...in preda all'esasperazione, gli svuoto una bottiglia d'acqua sulla testa e me ne vado...
Adessso: provo per questo ragazzo tantissima pena...le sue storie passate lo hanno sicuramente colpito e fatto star male fino a tal punto. Ma il senso di colpa, vero e proprio, a cui mi sottometteva per "quisquilie" è finito...non si può giocare con l'equilibrio degli altri senza conseguenze.
La mia intenzione è stare lontano da lui il più possibile...ma vorrei avere un consiglio sull'entità del suo problema, per capire meglio anche me stessa e perchè sottostavo a tali angherie e manipolazioni.
Cordiali saluti.

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Miglior risposta 7 LUG 2013

gentile signora,
la eventuale diagnosi di "bipolare" è di competenza dello psicologo così come dello psichiatra, mai on line, ma sempre previo visita specialistica personale, magari se necessatio con l'aiuto di specifici reattivi psicodiagnostici che per legge possono essere somministrati ed interpreati dagli iscritti all'albo dell'ordine professionale degli psicologi.
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamemehtale

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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3 LUG 2013

Gentile ragazza, al di là di quale etichetta si possa dare alla sofferenza del suo ex ( e poi perchè tutta questa necessità di comprendere esattamente il tipo di patologia??) è certo il fatto che sia una persona sofferente, con evidenti difficoltà a gestire la rabbia che ha dentro. Non è neanche necessariamente detto che abbia una patologia, fatto sta che un aiuto psicologico gli gioverebbe parecchio. Riguardo a Lei, beh, si è attratti dalle persone per infiniti e mutevoli motivi ... Un cordiale saluto. Dott.ssa S. Orlandini

Dott.ssa Sabina Orlandini Psicologo a Torino

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2 LUG 2013

gent.le IlRisoFaBeneAllAnima,
ho letto attentamente le sue righe e traspare chiaramente il vostro e suo malessere. Come potrà facilmente comprendere, è arduo e neanche corretto da parte nostra dare un'opinione d'inquadramento clinico su terzi e in questa sede.
Posso dirle che mi è sembrata alquanto sottile nella visione e trascrizione di quanto le sembra di osservare nel suo fidanzato. Tuttavia ipotizzare un funzionamento bipolare mi sembra piuttosto avventato: è necessaria una diagnosi clinica di uno specialista,quale lo psichiatra in primis, per poter pensare ad aspetti direi importanti,che vanno trattati dallo stesso medico e supportati da uno psicoterapeuta in stretta collaborazione.
Pertanto, avendo ben notato le difficoltà di questo ragazzo (se sono tali), suggerirei di indirizzarlo verso un aiuto psicologico ,se è nelle sue possibilità ancora, e di chiedersi perchè lei ha bisogno di sapere con precisione clinica quale sia il motivo " diagnostico" per dare un senso alla sofferenza che prova: credo che ,tra le righe, stia cercando forse una causa "oggettiva" per non sentirsi responsabile del disagio del suo compagno. Non credo lo sia:le relazioni non si costruiscono nè si sciolgono da soli!
Intanto, pensi a prendersi cura anche di se stessa.
un grosso augurio,
cordialmente

Dott.ssa Elisa Fagotto Psicologo a Portogruaro

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2 LUG 2013

Cara ragazza,
potrebbe comprendere meglio le sue modalità relazionali approfonendo in un percorso psicoterapeutico la propria storia, il rapporto con i genitori e le questioni transgenerazionali rimaste irrisolte.

Cordiali saluti.

Dr. Antonio Cisternino

Anonimo-128762 Psicologo a Torino

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2 LUG 2013

Buongiorno gentile Signorina,
la domanda che si pone sul come mai Lei sottostava alle angherie e umiliazioni del suo ragazzo, è la domanda giusta da porsi in quanto apre ad uno scenario importante sulla sua vita relazionale. Con questo quesito una risposta on line non ha il potere di farle cambiare direzione, per questo ci vuole un attento lavoro psicologico de visu. Per quanto riguarda la "diagnosi" che richiede per il suo ragazzo, oltre che fuorviante e deontologicamente assurdo, è anche uno spostamento dal suo dolore di non essere riuscita ad avere un rapporto amoroso ricambiato.
Cordialmente

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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2 LUG 2013

Gentile Utente,
per comprendere se il suo ex-partner sia affetto o meno da un disturbo dell'umore è necessario che si avvalga di una consulenza specialistica (psicologica o psichiatrica). Per lei invece potrebbe essere utile fare una consulenza psicologica per comprendere meglio la natura di questo rapporto e le dinamiche che ne stanno alla base.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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