Salve,
sono Arianna, laureata in Neuropsicologia e a settembre inizierò il tirocinio pratico valutativo per accedere all'Esame di Stato ed iscrivermi all'Albo degli Psicologi. L'anno scorso ho avuto la grande fortuna di aver partecipato due volte al programma Erasmus che mi ha salvata, cambiata e migliorata: in Olanda ho svolto un periodo di studio di 6 mesi, in Spagna ho completato il tirocinio curriculare. Quando sono tornata a casa, ho capito di non essere ancora pronta a rinunciare all'estero, adesso che sono giovane. Tuttavia, ho ancora tanti dubbi. Mi domandavo quanto dal punto di vista professionale abbia senso svolgere un'altra esperienza lavorativa fuori dall'Italia. Inoltre, una volta (neuro)psicologa abilitata, posso lavorare anche in altri paesi?
Grazie per le vostre risposte, sicuramente mi saranno di grande aiuto!
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1 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 29 persone
Ciao Arianna. Io credo che ogni cosa abbia un pro e un contro da mettere sulla bilancia, e credo anche che sia tu a doverlo stabilire. In ogni caso questo tipo di esperienza amplia il proprio bagaglio personale ed è una cosa positiva; ovviamente il tempo è quello che è, sono tante le formazioni o esperienze che una persona può fare. Bisogna capire cosa ti fa stare più comoda come decisione e di conseguenza cosa ti rende più serena a prescindere di come andranno le cose nel futuro, anche perché non possiamo prevederlo. Si può fare ipotesi/previsioni ma l'unica cosa certa è quello che senti ora e come ti immagini nel tuo futuro; sei fai quello che ti piace è già una buona percentuale che lo farai bene, e nel nostro mestiere questo è molto importante per poter aiutare il prossimo. Tempo e intuito possono essere buoni alleati. Ascolta pure i consigli che ti verranno dati ma soprattutto ascoltati TU che hai potere della tua decisione.
2 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Arianna,
grazie per la tua domanda, che penso possa essere utile anche a persone che si trovano in situazioni simili alla tua e non sanno cosa sia meglio fare.
Intanto congratulazioni per la laurea e un grosso in bocca al lupo per l'esame di Stato, traguardo importante per la nostra professione!
Le esperienze che hai già svolto in altri Paesi possono essere un punto di partenza per riflettere sui punti di forza e sulle difficoltà che vivere all'estero comporta, sia da un punto di vista professionale sia a livello personale.
Prova a pensare quali potrebbero essere gli elementi a favore di una nuova partenza e quali invece sfavorevoli, immaginando anche gli obiettivi che vorresti raggiungere e le strategie e strumenti che potresti mettere in campo.
Rispetto alla spendibilità della laurea italiana all'estero, in linea di massima il titolo di studio dovrebbe essere riconosciuto in quanto Paesi europei. Tuttavia, l'ambito neuropsicologico potrebbe avere delle peculiarità. Per questo se ti è possibile ti consiglierei di informarti presso la tua Università e quella del Paese in cui andrai, se deciderai di ripartire.
Un caro saluto futura collega!
Giorgia Colombo
