Buonasera a tutti,
Mi chiamo Francesca, ho quasi 34 anni e vivo con mia madre da sempre. Negli anni ho intrapreso vari tentativi di andare a vivere per conto mio che sono durati pochi mesi a causa del mio cane che è stato male e perciò sono tornata indietro. Mia madre è divorziata da quando io avevo 15 anni e con lei si è instaurato un rapporto simbiotico e dipendente fin dall'infanzia che con l'allontanamento di mio padre(con quale non ho rapporto e vive in uno stato di depressione profonda) si è intensificato e credo che mia madre mi abbia in qualche modo sostituito con lui. Da un recente litigio con lei ho potuto capire ciò ed anche la mia fidanzata con la quale sto insieme da circa un anno e mezzo vede questo rapporto con mia mamma non sano e tossico per me. Io ho sempre avuto relazioni sentimentali con donne, con le quali però non sono mai riuscita ad avere una relazione sana, duratura e matura, proprio a causa dei vari miei problemi personali (le facevo scappare tutte anche se le lasciavo io). Al momento questa ragazza mi sta accanto nonostante tutto, ma ho paura di perderla perché il rapporto con mia madre sta influenzando la nostra relazione. Io sono in terapia da diversi mesi, dopo essere sprofondata in una crisi profonda con ansia e depressione in cui avevo pensieri suicidi (anni fa tentai il suicidio). Ora sto meglio e sono più cosciente di diverse cose, soprattutto del rapporto con mia madre che sento come un gancio che mi trascina via dall'essere adulta e che mi impedisce di andare a vivere da sola. La sua influenza è talmente forte che certe volte mi ritrovo a non essere serena e libera nemmeno quando sono a letto con la mia compagna. Cerco di scacciare via i pensieri, ma è come se non potessi permettermi di essere felice siccome mia madre non lo è e mi sento in colpa e talvolta mi sento di tradirla e se dovessi andare via da casa (nonostante io non ci stia bene ) mi sembra appunto di tradirla e farla soffrire con ricatti morali al seguito che mi ha sempre fatto.
Vi ringrazio in anticipo per il Vostro tempo e le Vostre risposte.
Francesca
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
1 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Francesca,
mi spiace molto per la sua storia e per tutte i vissuti dolorosi che riporta in questo suo resoconto. Lei scrive di aver intrapreso un percorso di psicoterapia e credo che ci voglia un pò di tempo per riuscire ad elaborare questo forte legame di dipendenza reciproca con la figura materna, così come tutti gli episodi negativa che hanno accompagnato la sua vita. Si concentro sul lavoro che sta facendo senza cercare risposte diverse che possono sviarla dal percorso intrapreso vedrà che le cose andranno sempre meglio.
Le auguro il meglio
Cordialmente
Dott.ssa Loredana Luise
2 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Francesca,
come lei stessa riconosce, si è nel tempo consolidato e cronicizzato un rapporto simbiotico e di dipendenza reciproca tra lei e sua madre complicato da sensi di colpa da un lato e ricatti morali dall'altro.
Ovviamente questa situazione è fonte di sofferenza e per entrambe c'è bisogno di supporto psicologico.
Nel mentre lei guadagnerà insight e stabilità mediante la psicoterapia, le suggerisco di provare ad aiutare sua madre a comprendere l'importanza dell'autonomia e autodeterminazione personale nel rispetto del legame affettivo madre-figlia e possibilmente incoraggiarla ad intraprendere anche per se stessa un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
2 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Francesca , il processo di separazione dalla famiglia di origine per la propria indipendenza non è mai semplice da adulti.La sua difficolta' nel vivere le relazioni con più ottimismo e riuscita dipende solo da un buon lavoro su se stessa .Sedute di psicoterapia strategica associate a sedute di ipnoterapia portano in casi simili al suo ottimi risultati in tempi brevi.
Rimango a sua completa disposizione!
Dott.Fabio Nesi
1 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Francesca cara,
la tua storia quì riportata mi lascia intravedere il volto di una donna intrappolata nel ruolo di figlia adattata ai bisogni di una mamma sofferente. Mi arriva con forza il disagio che ormai da anni ti appesantisce la leggerezza di goderti una vibrante libertà, anche nelle relazione, come quì scrivi, l'ombra latente di questa mamma invischiata è sempre presente. Provo a immaginare cosa provi e ti confesso che mi sento intimamente vicina a te. Credo però che le consapevolezze acquisite durante il tuo percorso psicologico, l'amore che nutri per la tua compagna e, il desiderio di rompere questo cordone ombelicale siano dei preziosi elementi da cui partire per cominciarti a scoprire Francesca, una creatura umana di quasi 34 anni non solo come figlia ma appunto come donna. Sento che questo è un momento delicato della tua vita, un capitolo importante che tu hai il potere e la libertà di scrivere.. Ti consiglio di farlo accanto alla presenza attenta, sensibile ed empatica di un terapeuta che ti offra nello spazio della relazione autentica la possibilità di esprimere tutto il tuo dolore, la rabbia per renderti conto di come fin ora tu abbia rinunciato ad aspetti vitali di te pur di mantenere questo legame fondamentale di attaccamento. Il terapeuta, fungendo da base sicura, ti permetterà di aprirti in modo creativo alla vita attivando le tue potenziali risorse.
Io resto quì a tua disposizione, anche online.
Ti abbraccio forte, un caro saluto.
Dott.ssa Guercioni Clarissa
1 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Francesca,
Capisco la sua fatica e la sua sofferenza. Le consiglio di rivolgersi a un/a psicoterapeuta (se necessario anche un/a psichiatra psicoterapeuta) per aiutarla a sciogliere questa matassa che la tiene aggrovigliata in questo rapporto che, come dice lei stessa è tossico. Le auguro di riscoprire che l'amore, soprattutto filiale, è libertà e non prigione, e le auguro che questo lavoro le possa permettere di lavorare sui suoi sensi di colpa così da autorizzarsi a vivere la sua vita.
Un caro saluto.
Dott.ssa Claudia Tedde
1 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Francesca,
provi a vederla da un'altra prospettiva: se lei rimane a vivere con sua madre, potrebbe essere quest'ultima che in realtà la tradisce, infatti lei non può compensare a vita l'assenza di suo padre rimanendo "sposata" a lei. Fino a che sarà vincolata a questo ruolo/compito che non le compete, non potrà vivere pienamente le sue scelte e appropriarsi dei suoi legittimi spazi, rischiando anche di perdere il rapporto con la sua ragazza.
Pertanto la invito a intraprendere un percorso psicologico, in modo da approfondire e sciogliere i nodi relazionali più o meno intrecciati che possono parere inestricabili.
A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche online.
1 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Francesca, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
