Vorrei riuscire a non dipendere emotivamente da mia madre

Inviata da Clara · 9 giu 2023 Dipendenza affettiva

Buongiorno, ho 28 anni e da qualche anno sempre di più mi sto rendendo conto di come mia madre condizioni la mia vita. Il suo parere è sempre stato molto brusco e vincolante su scelte di vita, relazioni ed amici, sicuramente perché da me permesso. Ha spesso svalutato o visto ombre negative in persone e situazioni che mi riguardano, condizionandomi e portandomi spesso a tagli netti.
Nonostante io sappia che operi per il mio bene, ha sempre utilizzato metodi svalutanti e di ricatto emotivo, facendomi sentire sempre non meritevole e in debito.
Sono bloccata in una situazione universitaria che non riesco a terminare e mi crea dei forti conflitti, nonostante prima non abbia mai avuto problemi accademici, anzi, sono sempre stata una “studentessa modello. Attualmente lavoro in un ambito inerente ai miei studi, ma mi sento sempre come se fossi un impostore, in più vivo da un anno una relazione sentimentale stabile ed appagante. Tuttavia, mi rendo conto a volte che, nonostante il mio partner sia dolce, presente e mi dia tutte le attenzioni del caso, io tenda a fare dei test per potermi fidare, forse per un retaggio familiare sbagliato che mi porta a non fidarmi (immotivatamente) del prossimo. Vorrei risolvere questi conflitti, terminare finalmente l’università sbloccando la mia enorme ansia ad ogni esame, e non far influenzare la mia relazione sentimentale da modelli sbagliati.
Spero in qualche gradito consiglio, grazie.

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Miglior risposta 12 GIU 2023

Buongiorno Clara,
La ringrazio per aver scelto di condividere parte della sua storia, nonostante il rammarico e la confusione che sembra causarle.
Sembra che lei stia vivendo una situazione difficile su più punti di vista e ha ben individuato uno dei motivi che potrebbe starne alla base: ha ragione nel dire che i genitori vogliono il bene dei figli e dunque provano a spronarli portandoli a muoversi verso la strada che ritengono più sicura e appagante, il problema è che, a volte, lo fanno con "modalità discutibili" che potrebbero portare a sentirsi ancora dipendente dalle loro scelte e dai loro desideri, facendo scaturire il pensiero di non essere all'altezza, unito alla paura di deludere le alte aspettative che hanno creato nei nostri confronti. Non è facile dover essere sempre bravi: la figlia modello, la studentessa modello, la fidanzata modello. Sembra che lei stia subendo il peso delle aspettative che gli altri le hanno cucito addosso, consapevole che lo facciano per la stima e l'affetto che nutrono nei suoi confronti. Si tratta di un peso che potrebbe arrivare a sovraccaricarci e a schiacciarci, con le conseguenti problematiche di concentrazione nel percorso universitario e le continue messe alla prova verso una relazione funzionale che non sembra aver bisogno di essere "testata", probabilmente replicando l'atteggiamento che sua madre ha messo in atto nei suoi confronti nel suo percorso di crescita.

La terapia individuale potrebbe aiutarla a comprendere il motivo del suo bisogno di far sempre felici le persone che la circondano, pur a patto di sacrificare la propria felicità e serenità. Attraverso l'approfondimento della sua storia personale, familiare e relazionale sarà possibile trovare e attivare le risorse necessarie a farla diventare realmente protagonista e padrona della sua vita e delle sue scelte, stabilendo confini adeguati all'età adulta tra lei e la sua famiglia d'origine.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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12 GIU 2023

Buonasera Clara,
Grazie per la condivisione. Se siamo cresciuti in un clima di ricatto e svalutazione risulta compensibile la necessità di fare dei test per capire se possiamo fidarci degli altri.
Sicuramente ci sarebbero molti aspetti da approfondire sulla situazione riportata. Motivo per cui potrebbe essere utile avere uno spazio dedicato e non giudicante dove poter riportare la sua sofferenza e lavorare su alcune strategie che le permettano di emanciparsi da sua mamma.
Un saluto

Dott.ssa Denise Ferrazzi

Dott.ssa Denise Ferrazzi Psicologo a Trento

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12 GIU 2023

Salve Clara, la comprendo benissimo in quanto per anni ho vissuto la stessa esperienza e sentirsi prigionieri, continuamente controllati e criticati porta indubbiamente ad un malessere interno, insicurezza e dipendenza oltre a che a mettere in dubbio anche le relazioni. Le suggerisco di non attendere oltre e di farsi aiutare a risolvere questo suo stato in quanto più il tempo passa e più le nuove esperienze vengono bloccate o comunque compromesse, il passato si fa sempre più pesante ed asfissiante ripercuotendosi su quanto abbiamo intrapreso precedentemente come il percorso universitario. La di risoluzione di questi conflitti farà cessare l'ansia e le permetterà di vedere le cose in modo diverso oltre a ridarle quel benessere che da tanto tempo non può assaporare. Mi contatti senza esitare qualora volesse iniziare ad affrontare questo percorso insieme. Un saluto.

Dott.ssa Marina Brusadelli Psicologo a Cisano Bergamasco

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12 GIU 2023

Buongiorno , e grazie per quello che ha scritto qui.
Alla fine lei mette nella sue lista dei desideri : risolvere i conflitti , terminare l'università sbloccando l'ansia pre-esame e non fare influenzare la sua relazione sentimentale da modelli che ritiene sbagliati.
Tra queste situazioni da gestire e risolvere , la presenza della relazione con sua madre si fa sentire in modo forte e a tratti soffocante.
Onestamente le posso dire da che cosa si può partire , cioè dalla gestione dell'ansia enorme che la blocca ad ogni esame .
L'ansia non si può eliminare(è una parte degli esseri umani) , ma si può imparare a gestirla molto meglio, e si riflette su tanti aspetti della nostra vita , non riguarda solo lo studio , e potremmo stare meglio anche nelle nostre relazioni di coppia , comprendendo la nostra parte ansiosa.
Se ascoltiamo le nostre parti e quello che hanno da dirci, possiamo imparare a gestire meglio i conflitti , e ad un certo punto saranno un altro punto a nostro favore.
Se volesse approfondire , sono disponibile on line , e anche dal vivo.

Dott. Aldo Tandurella Psicologo a Torino

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12 GIU 2023

Buongiorno Clara,
ad oggi le influenze del passato possono arrivare in due modi: perchè continuiamo a permettere anche nel presente e perchè abbiamo appreso dei modelli e imparato a leggere gli altri e noi stessi in un certo modo.
Riguardo il primo le chiedo come lei oggi permette a sua madre di avere ancora influenza su di lei? Quanto le permette di entrarci e quindi mettere in atto in SUO modo, che assolutamente dettato da affetto, ma che a lei non fa bene, nonostante le voglia bene. Il volere bene quindi, con il fare bene, non è assolutamente collegato e può non coincidere e quindi tocca separarlo se serve.
Riguardo il secondo punto, la rilettura profonda di tutto quello che racconta, ritengo sia opportuno da affrontare in una sede in cui lei possa vivere una relazione di fiducia, riparativa e terapeutica.
Un abbraccio,
Roberta Del Monte

Dott.ssa Roberta Del Monte Psicologo a L'Aquila

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11 GIU 2023

Buongiorno Clara, la ringrazio per aver condiviso qui le sue incertezze e mi dispiace per il momento di difficoltà che sta attraversando.
Purtroppo non credo che non esistno una frase o un consiglio che possano indurre una modificazione nel suo modo di sentirsi nei confronti di sua madre o nella maniera in cui lei vive le sue osservazioni e i suoi giudizi. Come lei stessa ha intuito si tratta di condizionamenti che influenzano più o meno fortemente anche le sue aspettative verso gli altri e verso sè stessa. Si tratta di meccanismi che avvengono in grossa parte al di sotto del nostro livello di consapevolezza e che non possono venire trasformati attraverso ragionamenti logici o spiegazioni. Avere accesso a queste dinamiche e modificarle in senso migliorativo è sicuramente possibile, ma per farlo è necessario intraprendere un percorso terapeutico. Al riguardo credo che diversi approcci potrebbero aiutarla a raggiungere dei buoni risultati anche se personalmente le suggerirei di provare con l'EMDR, un tipo di terapia validata scientificamente e molto efficace nella risoluzione di svariate problematiche tra cui sicuramente quella per cui lei ha chiesto consiglio. Resto a sua disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti, un cordiale saluto.
Dott.ssa Claudia Cenni

Claudia Cenni Psicologo a Pietra Ligure

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11 GIU 2023

Carissima Clara,

forse vivi ancora con la famiglia di origine? Se è così ti consiglierei di allontanarti dai tuoi genitori prima possibile. Credo inoltre che la tua difficoltà agli esami, la tua ansia, vada compresa come una difficoltà a separarti dalla tua famiglia che deve essere pienamente risolta.
Dal momento che lavori, se ho capito bene, ti consiglierei di autofinanziarti una psicoterapia analitica, perchè nel mercato delle terapie è la più indicata per te. Infatti, mi sembri capace di introspezione e non accetti compromessi facili sulla tua persona.
Se vuoi, manteniamo il nostro contatto.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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11 GIU 2023

Buongiorno Clara,

quello che traspare dalle sue parole indubbiamente è una scarsa fiducia in se stessa e negli altri che ha maturato molto probabilmente a causa dell'iperprotettività di sua madre. Sicuramente sua madre si comporta così per proteggerla e perché le vuole bene e si preoccupa per lei, allo stesso tempo i messaggi che inconsapevolmente in questo modo le ha sempre inviato è che gli altri sono "pericolosi", per cui non bisogna mai fidarsi, e che lei non è in grado di affrontare la vita da sola e ha bisogno di qualcuno che la protegga costantemente.

Dalle sue parole sembra emergere che si sia finora iperadattata alle aspettative di sua madre, comportandosi da brava ragazza studioso e compiacendola per sentirsi amata e apprezzata da lei. Quando ci si adatta per tanti anni, mettendo da parte i propri bisogni e trascurandoli per adeguarsi a quelli degli altri, solitamente arriva un momento in cui, inconsapevolmente, si finisce per bloccarsi e non riuscire ad andare avanti; nel suo caso il blocco è soprattutto nel percorso di studi intrapreso.

Quello che mi sento di dirle è che questo momento di crisi, nonostante il disagio e la sofferenza che comporta, rappresenta un prezioso campanello d'allarme che la sta avvertendo che dovrà cambiare qualcosa e che così avanti non potrà andare. I "sintomi" sono sempre dei segnali importanti da non sottovalutare, ci informano che qualcosa non va e che abbiamo bisogno di fare dei cambiamenti per andare verso la serenità.

Termino dicendo che, a mio parere, ha bisogno di imparare ad ascoltarsi, a dar voce e concretizzare i suoi bisogni e desideri, ha bisogno di acquisire fiducia in se stessa e negli altri, perché solo così potrà trovare la sua strada e diventare autenticamente autonoma, leggera e capace di prendersi cura di sé.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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10 GIU 2023

Buon pomeriggio
Per la tuaansia ti consiglio di effettuare il training autogeno tecnica elettiva per l ansia, con la Mindfulness.
Con dei colloqui con uno psicoterapeuta.
Che ti faranno comprendere diverse cose sulla tua personalità.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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10 GIU 2023

Gentilissima, mi sembra sia un tipico caso di conflitto edipico non risolto. Dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo e fare un percorso di ricostruzione delle sue dinamiche affettive a partire dall'infanzia e dal rapporto con i genitori. Anche la sua vita sociale potrebbe ritornare a buoni livelli già raggiunti ma poi ritornata a livelli precedenti per qualche conflitto con il quale ha dovuto confrontarsi e, probabilmente regredente a stadi precedenti ai suoi modelli.ùCordiali saluti

Callegari Giovanni Psicologo a Villafranca d'Asti

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10 GIU 2023

Cara Clara,

Capisco che si trovi in una situazione complessa e difficile. La manipolazione emotiva da parte di una figura genitoriale può avere un impatto significativo sulla propria autostima e sul modo in cui si affrontano le relazioni e le sfide della vita.

Innanzitutto, è importante riconoscere che la manipolazione emotiva non è un comportamento sano o accettabile. Può essere utile cercare il supporto di un professionista della salute mentale, come un terapeuta o un consulente, che può fornire strumenti e strategie per affrontare e superare queste dinamiche.

Per quanto riguarda la sensazione di essere un "impostore", è un fenomeno comune noto come "sindrome dell'impostore". Questa sindrome può portare a dubitare delle proprie capacità e a sentirsi come se non meritassimo il successo o le opportunità che abbiamo. Anche in questo caso, lavorare con un professionista della salute mentale può essere molto utile.

Inoltre, potrebbe essere utile cercare di stabilire dei limiti con sua madre. Questo potrebbe includere la limitazione del tempo che trascorrete insieme, o la discussione di specifici argomenti. Potrebbe anche essere utile esprimere i propri sentimenti a sua madre, se si sente a suo agio a farlo.

Per quanto riguarda la sua relazione, è importante ricordare che la fiducia è fondamentale. Se si sente insicura o ha difficoltà a fidarsi del suo partner, potrebbe essere utile discuterne con lui o cercare il supporto di un consulente di coppia.

Infine, per quanto riguarda la sua situazione universitaria, potrebbe essere utile cercare il supporto di un consulente accademico o di un tutor. Essi possono fornire strategie e risorse per aiutarla a gestire l'ansia legata agli esami e a progredire nei suoi studi.

Ricordi, non è sola in questo. Ci sono molte risorse disponibili per aiutarla a navigare in queste sfide. Non esiti a cercare aiuto se ne sente il bisogno.

Con tutto il mio supporto,
Piccioni Matteo

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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10 GIU 2023

Buongiorno cara,
Mi permetto di sottolineare quattro parole che lei ha usato, perché a mio avviso cuore della questione, sebbene essa sia decisamente più complessa.
“Perché da me permesso”
Il consiglio che le posso dare è di intraprendere un percorso per cambiare questo modo di stare in rapporto con sua madre, perché diventare l’adulta (non più l’eterna figlia) che merita di diventare, per diventare protagonista della vita che merita di vivere, in base ai SUOI valori, valutazioni, pensieri, emozioni.
Spesso il primo impostore di noi stessi, siamo proprio noi.

Se volesse, io sono qui
In bocca al lupo per tutto, buona giornata

Dott.ssa Cecilia Autelli Psicologo a Pavia

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10 GIU 2023

Buongiorno, credo che tutto giri intorno al concetto di dipendenza: i giudizi di sua madre non avrebbero peso se si fidasse più della sua capacità di valutare situazioni e persone, il suo blocco nel percorso universitario è dovuto al timore di dover fare scelte di vita che la porterebbero ad allontanarsi da lei per lavoro o per crearsi una famiglia e, infine, la sfiducia nei confronti del suo compagno non avrebbe motivo di esistere se non temesse di essere abbandonata e rimanere senza il suo compagno e senza sua madre.
L'indipendenza è, in ultima analisi, questione di stare bene con se stessi, di avere un nucleo di accettazione, fedeltà e congruenza con se stessi, con le proprie risorse e i propri limiti. Avere il controllo della propria vita acquisendo competenze pratiche, ma soprattutto relazionali che le consentono di costruire tante relazioni nutrienti e funzionali, in modo che tutti siano importanti per il suo benessere, ma nessuno sia indispensabile.
Questo è l'approccio che fa superare la paura e fa smettere di interrogarsi sull'onestà altrui: nessuno può garantirle che non avrà delusioni e tradimenti, anche perché il più delle volte essi sono semplicemente comportamenti che non incontrano i nostri desideri e le nostre aspettative. Non sono comportamenti immorali in assoluto.
Credo che il focus di una terapia che potrebbe esserle utile, sia quel "non essere meritevole e in debito". Il diritto di essere al mondo e di ricevere amore incondizionato è connesso alla pura e semplice esistenza, non deve essere meritato.
Le suggerisco pertanto di attivarsi per iniziare un percorso con un/a terapeuta al fine di lavorare su questi temi.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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10 GIU 2023

Buongiorno Clara,

Lei ha già individuato un tema molto importante della sua vita: il rapporto con la figura genitoriale di sua madre. Il nostro altro materno è un oceano da navigare, scoprire, decostruire e ricostruire in modo nuovo. È un percorso complesso ma, se portato fino in fondo, liberatorio che apre a nuove forme di amore verso l’altro e noi stessi. Le auguro di avere il desiderio di iniziare il suo viaggio!

Rimango disponibile.
Un caro saluto.

Dott.ssa Deborah De Luca

Deborah De Luca Psicologo a Colfosco

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