Sono una ragazza di 26 anni e non ho mai avuto una relazione. A volte penso di volerla e mi sento ridicola, ma poi quando capita l’occasione di conoscere qualcuna attratta da me sparisco. Mi sono sempre innamorata solo di donne mature che non mi hanno mai ricambiato. In primis le mie maestre e professoresse. All’inizio pensavo fosse una cosa normale ma poi in ogni ambiente scolastico o di lavoro che cambiavo si ripeteva la stessa cosa. Sono innamoramenti fortissimi, simili a ossessioni ma molto dolci. Anche perché non ho mai avuto il coraggio di dirlo a tutte. L’anno scorso mi sono dichiarata alla mia ultima professoressa e anche se siamo ancora in contatto e ogni tanto la rivedo non riesco ad andare avanti. Mi manca il suo sguardo, la sua voce, e insomma le do troppa importanza anche rispetto ai miei amici e a me stessa. Mi sento ridicola e bisognosa di affetto. Cerco sempre la sua attenzione o quella di altre donne che incontro, anche attrici. Spero sempre di poterle colpire, di essere speciale, cerco la loro approvazione continuamente. E mi sento di sparire. Ho dei buoni amici ma mi sento sempre bloccata in questo meccanismo che non sembrano comprendere. So solo che questo grande innamoramento lo sento solo per loro e non verso chi potrebbe ricambiarmi. Come se avessi paura di perdermi davvero. Ho sempre vissuto con mia madre con cui ho un bel rapporto. Lavorava molto quando ero piccola e non stavamo tanto insieme ma io non me ne ricordo molto. È sempre stata ansiosa nei miei confronti ma anche comprensiva. Mio padre si è creato un’altra famiglia quando avevo 5 anni. Tuttora lo vedo ogni tanto e anche se il rapporto è difficile, soprattutto con la sua compagna, e lui non si esprime molto è una persona molto sensibile e gli somiglio moltissimo in tutte le mie insicurezze. Anche se non ne parlo più di tanto ne con lui ne con mia madre. Ho già iniziato alcuni percorsi psicologici che però non hanno funzionato sempre bene. Ho sensi di colpa verso chiunque e la mia insicurezza mi sta complicando i rapporti lavorativi…non voglio una relazione per forza però mi accorgo, quando ne sento la mancanza, di essere bloccata in questa situazione. Mi è sempre piaciuto stare con gli adulti (da piccola stavo con le amiche di mia madre), non so bene perché mi sento più compresa e spesso ho più cose in comune con loro. Anche se non sono mai stata ricambiata dal punto di vista amoroso sono sempre stata comunque ricambiata in quello affettivo perché tendenzialmente piaccio a molti; ma mai evidentemente abbastanza . O non mi basta mai diciamo.
Anche se le professoresse di cui mi innamoro sono sempre state molto sensibili e intelligenti ma anche fredde ed emotivamente staccate.
Ecco direi che è tutto. Non so se potete rispondermi o avrete voglia o modo. Mi piacerebbe riprendere un percorso terapeutico ma vorrei sapere la direzione da prendere…
Mi sento incasinata come un’adolescente e infantile nel gestire questi innamoramenti.
Però è come se non riuscissi a farne a meno.
Grazie a chi mi risponderà!
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12 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Gentile Milla, ha una buona consapevolezza e le risorse per prendersi cura di sé e mi trova d'accorso all'idea di riprendere un percorso terapeutico. Ha bisogno non solo di esplorare il suo pattern di attaccamento ma soprattutto di pensarsi all'interno di una relazione di coppia. Si dia fiducia. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
18 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Milla, grazie per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso a questi innamoramenti così travolgenti, ma anche così dolorosi da come li descrive.
Dalle sue parole emergono una buona consapevolezza e risorse sulle quali lavorare per comprendere le sue idee in merito alle relazioni ed eventualmente rimodularle.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per sentirsi più efficace nelle relazioni sentimentali.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
18 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, fin da bambini costruiamo schemi di interazione con gli altri basati sulle aspettative circa il loro comportamento con noi. A seconda di come l'altro si comporta noi, ricaviamo informazioni su come siamo percepiti da lui, e su come dobbiamo comportarci per sentirci amati o stimati, sicuri e protetti.
Questi schemi li portiamo con noi quando incontriamo una nuova persona con cui vogliamo instaurare un qualsiasi tipo di relazione, e ci indicano di scegliere chi potrebbe rispondere meglio alle nostre necessità.
Un percorso di psicoterapia permetterebbe di indagare in che modo funzionano questi schemi, cosa li ha modellati in questo modo, e di aggiornare alcune modalità che le erano utili in età infantile a ottenere sicurezza, vicinanza e protezione, per renderle più efficienti e al passo con il suo attuale stile di vita.
Spero che la mia risposta possa esserle stata d'aiuto. Rimango a disposizione per ulteriori dubbi.
Cordialmente
Dott. Giacomo Ginestrone
17 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Milla,
essere bisognosi di affetto non rende le persone ridicole, tuttavia non è sufficientemente chiaro il tipo di relazione che lei desidererebbe avere con queste donne mature ed in particolare con alcune sue professoresse, il che fa pensare ad un particolare tipo di target in cui dovrebbero rientrare cultura, protezione, saggezza oltre probabilmente all'attrazione fisica.
Può essere allora utile e interessante per lei approfondire in un percorso di psicoterapia le origini di questa sua preferenza sentimentale allo scopo di poterla eventualmente indirizzare in una direzione più compatibile con il suo reale benessere psicologico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
15 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Milla,
Mi sembra che abbia portato un argomento importante. Ognuno di noi è caratterizzato da storie e temi che si ripetono, da un proprio funzionamento. Arrivando a comprendere questo si sviluppa una nuova consapevolezza e si arriva ad un maggior stato di benessere. Io andrei in questa direzione, cercando di comprendere come mai le capita di infatuarsi di queste persone. Per ulteriori approfondimenti o informazioni resto a disposizione.
14 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Milla,
tutti abbiamo bisogno di un legame che ci faccia sentire al sicuro. Fin dalla nascita. Probabilmente, data la sua storia, lei ha bisogno di avere un legame con persone che le diano questa sicurezza, e non è un caso che si innamori o che si leghi emotivamente a persone che abbiano un ruolo "guida" come può essere una professoressa. Cerchi di non giudicarsi male, e di accogliere i suoi bisogni come parti del sè, con curiosità. Intraprendere un percorso di psicoterapia che esplori i suoi modelli interni di attaccamento e che la aiuti a diventare emotivamente sicura sarebbe auspicabile. Spero di esserle stata utile,
Sono disponibile anche on line. Dott.ssa Valentina Borsari
14 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Milla,
Immagino la difficoltà di non riuscire ad appagare un bisogno di vicinanza e affetto. Credo che l'idea di intraprendere un percorso che la supporti nell'esplorazione della sua modalità di entrare in relazione con gli altri sia ottima.
Spero che trovi presto qualcuno con cui intraprendere questo percorso e che possa portarla ad essere più felice.
13 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Milla, la sua domanda è particolare.
Lei prova un forte trasporto affettivo (e suppongo sessuale, anche se le definisce "ossessioni dolci") verso donne che occupano una posizione di rilievo nel suo ambiente, non verso donne qualsiasi, che invece non risultano mai abbastanza interessanti per una relazione.
A me sembra che sia il riconoscimento sociale a mediare l'affetto tra lei e queste "donne irraggiungibili", che vengono desiderate principalmente perché sono lì a occupare un certo ruolo e non tanto per la loro unicità (ovviamente senza nulla togliere alla realtà e all'intensità del suo sentimento per ciascuna di loro).
È possibile che sentendosi amata da una donna a cui lei attribuisce determinate caratteristiche (ad esempio, una professoressa di solito è comprensiva, un po' severa, interessante, a volte dolce, paziente, colta...) riesce a lasciarsi alle spalle l'incertezza di un incontro "senza garanzie".
Posso anche immaginare che potrebbe trattarsi di un bisogno suo di ricevere conferme e approvazioni da queste figure di riferimento "socialmente validate" che possono ricordare le figure genitoriali. Le mie sono solo ipotesi che potrebbero non rispecchiare affatto la sua storia e il suo vissuto.
Un percorso con uno psicologo a orientamento psicoanalitico potrebbe aiutarla a indagare meglio le fantasie che lei ha su queste donne, nonché a esplorare la sua sessualità, dunque il rapporto che ha con il maschile e con il femminile. Avrà modo di riflettere sul legame con i suoi genitori e anche sul suo rapporto con l'autorità.
Voglio comunque tranquillizzarla: nessuna fantasia viene per nuocere. Non abbia paura di questi forti sentimenti, si goda questo percorso alla scoperta del suo mondo interno e ogni cosa verrà a suo tempo.
Io sono a disposizione.
Un caro saluto
13 DIC 2023
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Buongiorno, si trova confrontata con gli enigmi del suo desiderio che si concentra su un particolare tipo di donne e che ruota in una ripetizione infernale e quindi insoddisfacente, mi pare leggendola. Forse desidera capirci qualcosa, sul perché questo si ripete incessantemente non permettendole di amare e di essere amata liberamente. La sua è una domanda molto importante: la indirizzi ad uno psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Un saluto
12 DIC 2023
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Buongiorno Mila,
Ho letto con attenzione la sua storia e si percepisce il suo sentimento di scoraggiamento.
Il suo volere una relazione non la rende ridicola, è più che normale volere una persona al proprio fianco con la quale poter condividere.
Le sue relazioni l’hanno portata a sentirsi insicura e, come ha detto lei, a “sentirsi di sparire” anche se poi quando una donna è attratta da lei è lei che decide di sparire.
Credo possa esserle utile approfondire il significato di questo in un percorso per poter affrontare le sue insicurezze e trovare così la strada più giusta per lei.
Resto a disposizione nel caso in cui fosse interessata.
Ricevo sia in studio che online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Silvia Brandini
